Elisa Cella mostra alla galleria arte Villa contemporanea Monza

Elisa Cella- L’impossibilità del reale – Villa Contemporanea – Monza

Elisa Cella presenta a Monza, presso la galleria Villa Contemporanea, la mostra “L’impossibilità del reale”, a cura di Leda Lunghi

L’impossibilità del reale

Villa contemporanea

Monza

A cura di Leda Lunghi

Sabato 18 maggio 2019 dalle ore 18.30
La mostra proseguirà fino al 29 giugno 2019
Da martedì a sabato dalle ore 15 alle 19 e su appuntamento

Villa Contemporanea è lieta di presentare L’impossibilità del reale, personale di Elisa Cella, artista di formazione matematica, da sempre affascinata dalla scienza e dalla biologia cellulare.

Da qui, infatti, deriva la sua personalissima ricerca pittorica circolare che, in questa mostra, si fa tridimensionale ed installativa. La cellula, unità fondamentale di ogni organismo vivente, base della vita e della sua capacità riproduttiva, diventa l’elemento distintivo delle opere di Cella e, ancor più che nelle tele, l’intrico dei cerchi tridimensionali ci trasporta nel mistero della vita che si manifesta sotto forma di scultura.

Scrive Leda Lunghi nel testo che accompagna la mostra: “Quest’artista, raccontando la complessa semplicità di una cellula, descrive noi, nella nostra più grande incognita. Sono sculture dell’inafferrabile quelle create da lei, che partono dal concetto di nascita e rielaborano quello di fine. Un’arte che passa per la scienza, incontrando i concetti più profondi della filosofia teoretica. Arte che parla di conoscenza, coscienza, etica ed estetica.

Le opere di Elisa Cella rappresentano l’impossibilità del reale, in quanto evidenziano la nostra piccola essenza dinanzi all’immensità dei misteri del mondo, l’infinita riproducibilità degli organismi, il loro essere eterni nel rigenerarsi continuamente. Opere, che rielaborano ed intrecciano fisica e filosofia, esse ci fanno riflettere, ponendo domande, senza la pretesa di trovare risposte”.

E ancora “Elisa Cella ripropone attraverso le sue strutture biologiche, ovvero con la rappresentazione dei suoi molteplici cerchi concentrici ed ossessivi, l’idea che conduce all’imperfezione, all’errore, al caos, che in quanto tale, paradossalmente, possiamo considerare perfetto. Le sue piccole monadi, tutte differenti tra loro rappresentano l’individualità umana, la sua unicità e la sua intelligenza, ma anche la sua capacità di creare mondi contingenti, aggregati, la capacità di coniugarsi e contemporaneamente di dividersi e di dissolversi”.

Ecco allora che le opere di Elisa si trasformano nella magia della vita che pulsa e crea forme, ipotetici organismi cellulari misteriosi ed eterni nel loro rigenerarsi continuamente, strutture affascinanti proprio perché in esse vi scorgiamo l’infinito racconto dell’esistenza.

Mostra e testo critico a cura di Leda Lunghi.

Villa contemporanea

via Bergamo 20, Monza

www.villacontemporanea.it