Lidia Bachis – Mirabilia ed altri paesaggi

Lidia Bachis

Mirabilia ed altri paesaggi

a cura di Andrea Alessi

7 aprile – 30 settembre 2018

Acquapendente

Presso la pinacoteca di San Francesco (piazza Santa Maria), una delle tre sedi del Museo della Città – Civico e Diocesano di Acquapendente, si inaugura sabato 7 aprile alle 20, nell’ambito della rassegna “Francigena Musica: in viaggio con Mozart”, la personale di Lidia Bachis Mirabilia ed altri paesaggi a cura di Andrea Alessi.

Patrocinata dal Comune, dall’associazione culturale Arisa, dalla cooperativa Ape Regina e dal ristorante stellato La Parolina di Trevinano, la mostra conterà ben 46 opere, di cui 44 realizzate per l’occasione, installate nei sontuosi ambienti della ex sagrestia attigua alla basilica duecentesca di San Francesco.

“Con la parola Mirabilia – spiega Lidia Bachis – ho voluto definire il contesto che ospita questa mia esposizione, così ricco di meraviglie, cui ho voluto abbinare altri paesaggi, ovvero il mio sguardo sulla contemporaneità, il mio omaggio all’arte e a questo territorio. Dunque Mirabilia ed altri paesaggi è prima di tutto un viaggio nelle bellezze artistiche della nostra terra con uno sguardo rispettoso al passato. Non solo però. In quel luogo, che per secoli è rimasto inaccessibile al mondo esterno, protetto dalle spesse mura della clausura, cui era possibile guardare solo attraverso piccole feritoie, ho immaginato delle aperture verso l’esterno dove si vede un paesaggio sconfinato e libero. Una visione verso il resto del mondo dunque, ma anche una sorta di specchio che offre l’opportunità di riflettere su ognuno di noi”.

“La Bachis – secondo Andrea Alessi – aveva un compito molto difficile: far coesistere generi molto distanti tra loro in un ambiente angusto e molto connotato come quello della pinacoteca. Partendo da questi presupposti è riuscita, senza stravolgerlo, a trasformare lo spazio museale in un’autentica esperienza estetica cui non sono preclusi approfondimenti e riflessioni, frutto del suo sguardo profondo e lucido sulla società attuale”.

“L’artista tra le più valenti e promettenti che abbiamo nel panorama contemporaneo italiano e non solo italiano – continua Alessi – espone con cura le sue creazioni abbinando il contemporaneo all’antico in un sapiente gioco di rimandi e suggestioni che danno vita ad un interminabile fil rouge che lega l’attualità alla storia. Dunque, percorrendo gli ambienti, tra gli splendidi arredi liturgici, le tele e le tavole che arricchiscono il già cospicuo corpus della pinacoteca, retaggio di un passato fulgido e mai pago di regalare bellezza, si apprezza ancor più il contemporaneo”.

“Sono felicemente sorpreso – ribadisce il curatore – non tanto dalla cura maniacale della professionista, ma dall’amore, dalla passione e dall’umiltà della persona che si approccia al contemporaneo con un’attenzione e una sensibilità davvero encomiabili nei confronti della tradizione e della nostra storia. Mirabilia ed altri paesaggi – conclude Alessi – è prima di tutto una grande occasione offerta a tutti noi per apprezzare il bello in tutte le sue forme, ma anche per riflettere sull’attualità. Dove sta andando la nostra società? Qual è il destino che l’umanità ha deciso di riservarsi? La risposta a queste domande è celata ne il Regno, una splendida Madonna che non guarda all’osservatore, ma rivolge la sua attenzione alla terra, al presente, con una tenera dolcezza che è caratteristica solo di chi ama incondizionatamente nonostante la sofferenza, quella intima, devastante e profonda, derivante dalla perdita di un figlio che si è immolato per una società che troppo spesso cinicamente dimentica la propria umanità. Lo sguardo della Vergine di Lidia Bachis dice esattamente questo e sono lieto che l’artista abbia maturato, proprio in queste nostre terre, un’evoluzione stilistica e interiore tanto significativa. La sua arte qui non solo viene ad arricchirsi di un messaggio rilevante ma si fa verbo, vettore di protesta sociale. Un messaggio potentissimo emesso da una madre prima che da una donna, a fil di voce, che tuttavia serba in sé una forza dirompente”.

Molte opere di Lidia Bachis sono disponibili in galleria