Luisa Lenzerini – Fructidor 2017 – Livorno – 02/09 – 14/09

Luisa Lenzerini sarà presente con una grande tela alla quinta edizione di Fructidor, rassegna d’arte contemporanea a cura de

Il Melograno Art Gallery

Livorno, 2 – 14 settembre 2017

Luisa Lenzerini è nata nel 1963. Dopo il diploma presso il Liceo Artistico ha frequentato a Firenze corsi di grafica pubblicitaria.

Vari sono i temi e le tecniche che affronta.

Le ballerine e la danza la ispirano nelle opere che riguardano il piede e il suo movimento. Il piede diviene anche tema per le opere che guardano a trenta centimetri da terra: realizza lunghe tele di passaggi alla stazione, in un sottopassaggio, persone che camminano in un verso e nell’altro, il cui incrociarsi alla fine intreccia le loro vite in un apparente casuale groviglio. Ognuno ha il suo percorso che si incontra e scontra con quello di tutti gli altri. Ognuno, con il proprio passo, percorre il sentiero della vita intrigandosi con le vite degli altri e creando innumerevoli contrasti di colore.

L’uso di grandi campi di un determinato colore, spatolato con ampi movimenti, caratterizza le opere di quest’ultimo periodo. L’artista ripete uno stesso soggetto, di semplice identificazione, in colori diversi. Questo è un modo per rappresentare gli infiniti colori dell’animo umano e dell’ambiente a lui più prossimo, tenendone fissa l’uguaglianza: siamo tutti esseri umani, anche extra umani, egualmente perfetti. Le tonalità seguono lo stato d’animo; il blu il verde il bianco, potrebbero essere la gradazione del mare, ma anche i colori delle fiabe, il verde il colore della rinascita, il rosso colore della passione, del sangue, il giallo il colore del sole. Ed ecco abiti, vestiti, cappotti nella svariate declinazioni di colore.

La serie degli indumenti focalizza l’attenzione sulla ricerca della traccia, di cosa rimane. Ogni giubbotto, scarpa, corpetto, veste, trattiene qualcosa di chi lo ha indossato, l’impronta dell’anima.

Quest’ultima opera, presentata in occasione di Fructidor 2017, è quasi una sintesi di tutta la poetica dell’artista.

Lo studio del colore si coniuga allo studio dell’impronta, il movimento e le masse evocano una presenza ancora “calda”, la luce vivida che si sprigiona dal cuore del vestito ci restituisce un attimo di vita pulsante.