Massimo Bernardi Solo Show at Step Art Fair 2016 – Milano Scultura

Massimo Bernardi Solo Show at

Step Art Fair 2016  – Milano Scultura

Fabbrica del Vapore

Milano

7 – 9 ottobre 2016

by Il Melograno Art Gallery
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In occasione di STEP ART FAIR 2016 Il Melograno Art Gallery presenta le sculture di MASSIMO BERNARDI a Milano

La Fabbrica del Vapore ospita MILANO SCULTURA, la prima fiera d’arte che in Italia indaga in maniera esclusiva il linguaggio delle arti plastiche: declinate secondo linguaggi che spaziano dalle tecniche e materiali più tradizionali – marmo, ceramiche e porcellane, fusioni in bronzo e altri metalli – fino alle installazioni multimediali, ai ready-made, alle evoluzioni della public art. Gli espositori sono selezionati da Valerio Dehò, direttore artistico di Milano Scultura, e interpretano i 1000 metri quadri dell’Ex Locale Cisterne della Fabbrica del Vapore, oggetto di recente restauro, secondo un modello che aggiorna il format della fiera tradizionale. Senza la tipica divisione in booth e padiglioni, costruendo un dialogo tra le diverse opere che avvicina l’esperienza di visita a quella di un’esposizione di carattere museale.
MILANO SCULTURA

Fabbrica del Vapore – Ex Locale Cisterne

via Procaccini 4 Milano

Ingresso libero
www.stepartfair.com www.gallerialivorno.it

 

Rassegna stampa:

<< Il catalogo>>

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by Maria Teresa Majoli per Il Melograno Art Gallery

Max Bernardi, ovverosia scoppiettante inventiva e fantasia applicata.

La trash art dell’artista livornese mette in discussione non solo il concetto di scarto fisico, in quanto usa oggetti che qualcun altro ha gettato, trovandone una nuova utilità, ma il concetto di scarto in senso più ampio, inteso come rifiuto o rigetto della società verso questo o quell’argomento, pensiero, opinione, ripensando il ruolo stesso della persona nel nostro contesto sociale.

Siamo abituati alle opere di riciclo, banalizzate e inflazionate. Qui non si tratta di guardare le cose da un’altra prospettiva, scoprire un diverso significato o uso in un oggetto quotidiano. Si tratta di raccontare la realtà dal proprio critico punto di vista partendo da oggetti familiari.

L’uso di immagini famose, icone popolari che vanno dalla Gioconda fino ad arrivare ai pupazzetti della Kinder, è un grimaldello per entrare in sintonia immediata con lo spettatore, tanto per farlo sentire “a casa”. Un richiamo che attira e coinvolge e suscita un sorriso di comprensione epidermica, che invita ad approfondire e a non banalizzare.  Il messaggio arriva veicolato da qualcosa di noto e al tempo stesso stravolto, tanto per ricordarci che l’apparenza è solo una crosta, un velo che va sollevato se si vuole tentare una qualche comprensione.

Sul filo conduttore dell’ironia e della satira, c’è una seria giocosità, carica di significato, non fine a se stessa, e sempre accompagnata da un’armonia estetica necessaria e mai rinnegata. All’equilibrio compositivo si accompagna un uso sapiente della forma e del colore. Le improbabili tinte, i colori sporchi di alcune opere, quel senso di grezzo e non rifinito, pongono l’accento sull’urgenza e l’ importanza del messaggio e sulla responsabilità del suo impegno. Un modo istintivo per ricordare che lo scherzo diverte, ma cela un profondo coinvolgimento morale.

 Per chi vuole intendere, le opere di Max Bernardi sono un meccanismo che alza il sipario sulla scena dell’esistenza, un foglietto illustrativo, una preziosa guida all’uso della realtà.

© Maria Teresa Majoli

Le foto di Fabio Ricci