SPAZIO DIFFUSO -Viterbo – 11/12 – 08/01

SPAZIO DIFFUSO
Temporary art exhibition
Via Saffi Cantieri Viterbo
undici dicembre duemilasedici – otto gennaio duemiladiciasette

Inaugurazione:
domenica 11 dicembre ore 11.30

L’artista Lidia Bachis, direttore artistico dell’evento, coinvolge un gruppo d’artisti diversi per nascita, generazione e cifra stilistica il cui unico filo conduttore è l’affinità elettiva e l’adesione ad un progetto, che vede, come protagonisti assoluti, l’arte e la concezione dello spazio nelle sue diverse declinazioni, non solo spazio fisico, luogo da abitare, come i negozi di una strada del centro storico di Viterbo, ma anche spazio mentale, dove i confini tradizionali di tempo e misura lasciano il campo alla dimensione immaginifica.

Spazio Diffuso è una mostra che si sviluppa lungo una strada, Via Saffi, a vocazione commerciale, dove sei negozi sonomessi a disposizione, grazie ad un progetto di riqualificazione e promozione di Via Saffi Cantieri, dell’arte e dei suoiprotagonisti per colmare e arricchire un vuoto.

Lo spazio del negozio si trasforma in un luogo altro, si esce dalla formula galleria, museo e fiera per abbracciare la strada: passaggio, vetrina “struscio”, shopping, curiosità, novità, quadri, sculture, installazioni, incontri, performance,video e molto altro, per andare incontro ad un pubblico più ampio, occasionale e non definito.

Spazio Diffuso è una mostra che, al di là della sua unicità nella scelta espositiva, propone una ricerca artistica e delle tematiche che richiamano alcune urgenze comunicative e sociali della piazza: distrazione, velocità, frammentazione, sintesi e vuoto di contenuti e proposte, elementi che ben caratterizzano la nostra società mediatica, e che si trasformano, per opera degli artisti, in elementi visuali di grande impatto e sincerità.

La grammatica, l’impostazione, le caratteristiche di un luogo, scelto ad uso e consumo anche dell’opera d’arte, producono uno spazio aperto a nuove modalità, dove l’artista si offre al pubblico per confondersi e, contaminandosi, contaminare.

La parola d’ordine di Spazio Diffuso è presenza.

 

artisti invitati
pasquale altieri lidia bachis stefano bolcato alessandro calizza massimo de giovanni eva gerd leila grani jan incoronato marta pesta stefano di maulo federico paris marco paolini sophie savoie samuele vesuvio omino71

 

via Saffi n° 73 75 76 85 87 96
Viterbo

 

Lidia Bachis
direttore artistico

Nata a Roma nel 1969, vive e lavora a Viterbo.
Dopo gli studi compiuti presso il Liceo Artistico si diploma all’istituto Poligrafico e Zecca di Stato. Cultrice della simbologia pop, nelle sue opere rivivono, attraverso un linguaggiopittorico colto, le icone Made in Japan del mondo animato che hanno accompagnato la sua generazione. Sue opere si trovano in collezione permanente nella Galleria Comunale d’Arte  Contemporanea di Arezzo, nel Museo Internazionale della Donna di Scontrone (L’Aquila), al Museo di Arte Contemporanea di Teano (Caserta), nella Collezione Civica D’Arte Contemporanea di Pinerolo (Torino), in Russia al Novosibirsk State Art Museum e al Madou Tower di Bruxelles. Qui in particolare nel 2011 l’artista ha allestito la sua personale “Woman as Philosopher”, un percorso tra affermazione e negazione della donna attraverso ritratti in bianco e nero che raccontano la potenza di un sesso costretto ad essere “debole”, mettendo in campo, “contro violenze, abusi, ostentazioni, mutilazioni o, più semplicemente, spettacolarizzazioni… un esercito di idee, prima ancora che di donne, armate della forza necessaria per non dare risposte, ma porre infinite nuove domande”
(Valeria Arnaldi).

Tra le sue esposizioni più recenti “Fragile”, Lussemburgo-European Commission; 54° Biennale di Venezia, Padiglione Italia-Torino; 55th International Art Exibhition, La Biennale di Venezia “The Arab Sirian Pavilion”; “C’era una volta…”, Macro La Pelanda- Roma e la personale “Better to eat you” a cura di Valeria Arnaldi, (Civita di Bagnoregio – Viterbo, 25-28 agosto 2016).

Pasquale Altieri

Attivo come artista dal 1985, la produzione di Pasquale Altieri spazia dalla pittura all’assemblaggio, dal ready-made alla realizzazione di installazioni site-specific. Ha esposto in decine di mostre personali e collettive, sia in Italia che all’estero. Nel 1989 e 1990 ha partecipato come borsista al Progetto Civitella D’Agliano, a cura di Carla Zickfeld, Stefan Karkof e Massimo Carboni. E’ stato selezionato come finalista al Premio Arte Laguna (2011) . Opere site-specific in esposizione permanente si trovano presso il MAAM, Museo dell’Altro e dell’Altrove Metropoliz (Roma – 2013), il Parco-Museo di Sant’Anna del Furlo (Sant’Anna del Furlo – 2013), La Serpara – il giardino di Paul Wiedmer (Civitella d’Agliano – 2014), le antiche scuderie di Castel di Piero (San Michele in Teverina – 2015). Hanno scritto di lui Giovanna Caterina De Feo, Miriam Mirolla, Gabriella Dalesio, Angelo Capasso, Domenico Scudero, Marco Trulli, Marcello Carriero, Fulvio Abbate, Manuel Anselmi, Anton Giulio Niccoli, Giuseppe Salerno, Patrizia Mania.

Principali mostre personali: 2010 “Utopia Patetica” Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Università La Sapienza, Roma – a cura di Domenico Scudero; 2007 “Cose Ultime” Galleria Art Up, Viterbo – a cura di Marcello Carriero; 2001 “Abschussrampe (rampa di lancio)” Theater und Kunst Foundation, Berlino – a cura di Patrizia Bisci e Gabriella Dalesio; 1999 “Ritrosia” Galleria Miralli, Viterbo – a cura di Angelo Capasso.
Principali mostre collettive: 2014 “Wind vom Mittelmeer…sonderliche Künstler”, Kunsthausrot, Köniz (Svizzera) – a cura di Kunsthausrot & Vesuvio; 2011 “Italian History X” Festival “Ex-Polis”, Fabbrica del Vapore, Milano – a cura di Marco Trulli, Marco Maria Linzi, e Massimo Mazzone; 2000 “Proposte” Magazzini Generali, Roma – a cura di Barbara Martuscello; 1995/1996 “Incantesimi” Museo Laboratorio Università della Tuscia, Bomarzo – a cura di Simonetta Lux e Miriam Mirolla.

Stefano Bolcato

Stefano Bolcato vive e lavora a Roma inizia come autodidatta con il disegno e la pittura a fine anni ’80 Ha proseguito la sua formazioni presso La Scuola delle Arti Ornamentali del comune di Roma e l ‘Accademia di Belle arti di Roma Espone da metà ’90 in Italia e all’estero Dal 2013 i suoi lavori vengono presentati anche in spazi espositivi istituzionali, GNAM (ora La Galleria Nazionale) di Roma, Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Galleria Nazionale di Arte Contemporanea di Sofia. Presente anche in collezione pubblica nel Museo di Palazzo Simoni Fè (Comune di Bienno) Brescia

Alessandro Calizza 

Nato nel 1983, Alessandro Calizza vive e lavora a Roma. I suoi lavori sono stati esposti in numerose città italiane ed all’estero e in questi ultimi anni diverse testate giornalistiche e televisive hanno parlato del suo lavoro, tra cui ad esempio TG2 Insieme, Repubblica.it, Trovaroma di Repubblica, Il Messaggero, Telegramme, Le petit Bleu, Insideart, Artribune, Eos Arte, Art HUB, La Nouvelle Vogue, Daily Storm e altri.

Tra le esposizioni personali che ha realizzato durante il suo percorso ci sono ad esempio DON’T LET THEM CATCH US, curata da Carlotta Monteverde e realizzata in collaborazione con Takeawaygallery, CARNE FRESCA, presso la Mondo Bizzarro Gallery di Roma e GLOBAL WARNING, la sua personale presso la Galleria Il Canovaccio di Terni. Per quel che riguarda i progetti collettivi invece da sottolineare SURREALITY SHOW a cura di Julie Kogler, I LORO DESIDERI HANNO LA FORMA DELLE NUVOLE a cura di Takeawaygallery, NO(W) REGRETS tenutasi al MLAC(Museo Laboratorio di Arte contemporanea),
prima esposizione del progetto ULTRA che lo vede protagonista assieme a Cristiano Carotti, Desiderio e Marco Piantoni. Ha preso parte poi a importanti collettive che hanno riunito artisti internazionali come WAITING FOR THE MOON a cura della NERO Gallery e ANY GIVEN BOOK, realizzata dalla White Noise Gallery, con cui ha partecipato anche all’Affordable Art Fair
Milano a marzo 2015. Vincitore del Premio Speciale del Concorso Arte Per Oggi indetto da Windosr&Newton, Lefranc Burgeois e Poggi ha preso parte ad una residenza d’artista di 3 mesi in Francia. Altre residenze d’artista per cui è stato selezionato sono il FESTIVAL ALTERAZIONI 2014, al Castello di Arcidosso e la residenza a cura di Lori Adragna Project Room presso il Casale dei Cedrati di Roma, nel dicembre 2015.

Dal 2014 è attivo anche come scenografo realizzando scenografie per diverse compagnie teatrali, con spettacoli andati in scena in diverse città italiane tra cui Roma (teatro dell’orologio, Teatro Petrolini, Teatro Belli), Todi (Todi Festival), Civitavecchia, Ostia, Napoli ed altre.

Massimo De Giovanni

Massimo De Giovanni nasce a Winterthur (ch) nel 1967, vive lavora a Viterbo. La sua ricerca artistica si fonda sul riuso di materiali, storie, frammenti trovati al fine di rielaborarli nelle proprie installazioni o sculture. In tutti i progetti in cui ha avuto occasione di cimentarsi è stato propenso ha costruire opere site specific, declinando ogni volta la sua ricerca a seconda dei contesti ambientali e formali. Alcune tra le ultime esposizioni: Contemporanea-contemporanei, opere di artisti della Tuscia, Viterbo- ex mattatoio a cura di Anonimi Talenti s.r.l.; 2014 BIENNALE DI VITERBO (Palazzo dei Papi)_in eXtremis. Mostra a cura di Giorgio de Finis; Suoni della Serpara, Festival” nomen est omen”, Wangen an der aare, Svizzera; Lifeboat-(Barca di salvataggio) Fuga Dalla catastrofe; 3)5 Artecontemporanea Rieti; Triennale di Grenchen Fiere d’Arte,Svizzera, Galleria Mobile Art.

Opere site-specific presso: il Parco-Museo di Sant’Anna del Furlo; il giardino di Paul Wiedmar; le antiche scuderie di Castel di Piero (San Michele in Teverina); Opera Bosco di Anne Demitteranee, Calcata,Roma, Civita di Bagnoregio per Algoritmo Festival a cura di Serena Achilli, L.U.N.A.; Maam. Museo dell’altro e dell’altrove, città meticcia (Roma)a cura di Giorgio de Finis; opera stabile a Castiglione in Teverina a cura di Marco Trulli. Internationaler Waldkunstpfad -“Kreisläufe und Systeme”
“Cycles and Systems“ . Foresta Nera di Darmstad, Darmstad, Germania; centro d’arte contemporanea di Carbognano,a cura di Anna Ajò e Daniela Bigi; CANTIERI D’ ARTE, Cortile di Donna Olimpia. Viterbo La Città dei biSogni, Curatori del progetto, Isabella Aquilanti,Paolo Martore, Marco Trulli, Claudio Zecchi; Horti d’artista, A cura di Elisabetta Cristallini, Orto Botanico e Azienda Agraria di Viterbo. Kyo Art Gallery, Viterbo.

Eva Gerd

Nata in Danimarca. Dal 1983 al 1986 ha frequentato studi di disegno classico presso il museo Ny Carlsberg Glyptotek a Copenaghen. 1986-93 Accademia Reale delle Belle Arti, Copenaghen. 1994, 2007 e 2008 borsista all’Accademia di Danimarca, Roma. Da 1995 ha vissuto a Roma, Catania, Città del Messico e da 4 anni a Viterbo. 2015 – Portami via con te rubiamo insieme un’isola, performance. Con Chiara Tommasi-video installazione, a cura di Fabrizio Pizzuto, la rana muta, Montefiascone 2014 – Et Curis, (doppia personale con Giovanni Gaggia), a cura di Loretta Di Tuccio, Rossmut, Roma 2013 – Minima Mortalia, (dopppia personale con Cristiano Carotti) a cura di Francesco Paolo del Re, Sponge arte contemporanea, Pergola. – Oblio lento, a cura di Antonio Arevalo, Galleria Miralli, Viterbo 2012 – Still life – quiet tales from nothingness, a cura di Enrico Mattei, Barbara Paci Galleria d’arte, Pietrasanta 2009 – El descanso de los huesos viajeros. Terreno Baldío Arte, Città del Messico 2008 – D.S.M. Departamento de Salud Mental. (in collaborazione con Alejandro Gómez de Tuddo). Museo de Arte Contemporáneo, Morelia, Messico. – Presente Remoto. (performance) a cura di Federica La Paglia, Fondazione Volume, Roma

Leila Grani

Leila Grani nasce a Viterbo, dove vive e lavora. Frequenta il liceo artistico e poi l’accademia di belle arti, specializzandosi in seguito nella didattica scolastica. Terminata l’accademia collabora, come assistente personale del Maestro Mario Schifano, fino alla precoce scomparsa del genio della pop italiana. Il percorso artistico intrapreso nasce, inevitabilmente, dall’influenza pop, dove il tema centrale inizialmente è la figura femminile vista nelle molteplici facce proposte dai media, prosegue eliminando l’elemento che cattura maggiormente l’attenzione dell’osservatore, il colore, fino a raggiungere una quasi monocromia pittorica, per approdare all’installazione come mezzo espressivo. La pittura è anche mezzo per la collaborazione decennale con l’alta moda romana, presso la maison Gattinoni, per Guillermo Mariotto. Contemporaneamente insegna in alcune scuole secondarie di primo e secondo grado la disciplina di arte e immagine, ora è titolare della cattedra di arte presso I.C. di Fabrica di Roma. Interrompe temporaneamente la produzione artistica per dedicarsi alle sue due figlie.

Jan Incoronato

Jan Incoronato nasce nell’ottobre del 1985 a Katovice, in Polonia, e si trasferisce in Italia all’età di tre anni. E’ dotato di una personalità eclettica che si manifesta nella ricerca infaticabile di materiali, forme, tecniche combinate in un divenire sempre nuovo ed originale frutto della sua fine sensibilità. Attraverso la sperimentazione trasforma la materia in scultura che diventa rappresentazione del pensato e del sentito muovendosi su sviluppi totalmente inediti. Ogni sua opera, frutto di continua ricerca, è la trasmigrazione della folgorazione di un attimo unita al desiderio di penetrare sempre più a fondo la materia, di interpretarne la struttura e le possibili varianti sprofondando nella forma. Sue opere sono esposte in Italia, Turchia, Polonia Da alcuni anni collabora con la Casa di moda Gattinoni nella realizzazione di scenografie per le sfilate di moda.

Marta Pesta 

Nata a Catania, cresciuta nella Tuscia Viterbese. Mi diplomo all’ Istituto d’arte di Orvieto. E conseguo la laurea in Scienze e Tecnologie della Produzione Artistica di Perugia. Nel 2005 scopro la cartapesta e le sue infinitá espressive, ospite come modellista presso la bottega Cartura di Catania. Nasce una passione che, con il passare del tempo, si trasforma in un progetto individuale, Martapesta, rivolto all’utilizzo della carta privilegiando materiali di recupero. Da 10 anni creo oggettistica, sculture, installazioni, arredamento, progetti su misura, occasionalmente vetrinista e collaboratrice nella realizzazione di video in stop motion, gestisco attivitá laboratoriali e didattiche,dal 2014, collaboro nella progettazione e realizzazione di laboratori presso la casa circondariale di Viterbo.

Oltre a partecipare a numerose mostre, dal 2011 collaboro al progetto ArteLiberaTutti, mostra collettiva, presso Montefiascone (Vt), dove attualmente vivo e creo.

Stefano Di Maulo

Stefano di Maulo è pittore e scultore metafisico, realizza installazioni, quadri e scenografie da circa quarant’anni. Utilizza tecniche ipnotiche visionarie stimolando la coscienza collettiva. Ironicamente sceglie un soggetto semplice eppur complesso nella sua natura. Le formiche nella loro organizzazione sociale dimostrano di possedere senso pratico, disciplina e solidarietà, caratteristiche che la società umana non possiede. L’uomo è l’unico animale che non interagisce con la natura, ma cerca di distruggerla continuamente. Di Maulo ci parla di un Rinascimento interiore che deve avvenire nel profondo della nostra natura umana, suggerendoci una nuova prospettiva di vita da prendere in considerazione, in questa nostra epoca che con le sue contraddizioni sembra non offrire risposte concrete. (Elisabetta Bernardinetti)

Mostre più importanti: 1992 – Sala Anselmi, Collettiva con Sol LeWitt e Cunnellis (Viterbo); 1996 – Teatro Verdi (Terni); 1997 – Galleria Mirò (Poggibonzi); 1997 – Galleria La Bacheca (Cagliari); 2000 – Soto Rosa Art Gallery (Boston); 2004 – Stendhal 36 (Milano); 2004 – I giardini d’Artista, Parco Arcionello (Viterbo); 2005 – Galleria Blanca Soto Arte (Madrid); 2005 – Vitarte Regionevolmente (Viterbo); 2008 – Galleria Monteoliveto (Nizza); 2009 – Biennale della Reggia di Caserta (CE); 2011
– Galleria Monteoliveto (Napoli); 2014 – Sogni in H2o, ICult Bic Lazio, (Viterbo); 2016, Biennale di Viterbo, Palazzo dei Papi (Viterbo).

Federico Paris

Federico Paris è pittore e scultore. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni italiane ed estere, ha al suo attivo numerose personali, cataloghi, e collaborazioni nel cinema e nell’alta moda con case come Gattinoni, Dior, Eliee Saab, Emilio Pucci, Gucci e molte altre. Negli ultimi anni ha esposto a Roma nella mostra “Eroine di stile”, al Museo Nazionale Romano a Palazzo Altemps, in una mostra curata da Stefano Dominella, una sua opera è stata esposta ai Mercati Traianei a Rome nell’ambito della mostra “L’eleganza del cibo” legata ad EXPO 2015. Ha realizzato le maschere di scena per il film “Smitten” in uscita nel 2016 per la regia dello sceneggiatore Barry Morrow, premio Oscar per Rain Man. Nel 2015 ha ricevuto il “Calliope Premio Arte” assegnatogli dal’ Accademia internazionale Francesco Petrarca, e il premio “Pitagora”, assegnatogli nel museo Pitagora a Crotone, dove sono esposte in permanenza alcune sue opere, ha esposto in una collettiva dal titolo “Contemporanea contemporanei duemilasedici” alla fondazione Carivit a Viterbo, a Roma all’ex planetario di piazza Esedra nella mostra In Acqua. Molecole di creatività”, a Pechino in occasione della biennale Italia-Cina curata dalla società EBLand e a Limestre nella DynamoArtFactory.

Marco Paolini

” La fotografia è il mezzo che mi è più congeniale per esprimere semplicemente lo stupore per quello che vedo”. Dopo molti anni dedicati alla professione di psicologo analista Marco Paolini ha scelto la via dell’arte realizzando progetti in cui le sue fotografie diventano finestre per entrare in un mondo apparentemente statico e freddo, carico – invece – di emozione e movimento. Le persone incontrate e I viaggi fatti gli hanno permesso di realizzare mostre sia in Italia che in nord Europa. Le sue immagini descrivono un modo di percepire la realtà molto diverso dalla visione limitata e unilaterale che ci contraddistingue. E finalmente la semplicità non viene trasformata in becera banalità.

Sophie Savoie

Sophie Savoie è un artista francese di Arti Visive. E’ residente a Viterbo dove lavora come fotografo e video maker. Ha realizzato video promozionali (Lancia, Alta Moda, AppetitoFilm…) e installazioni video per eventi di Haute Couture (Gattinonni, D’Inzillo, Pitti Filati…), è direttrice artistica del Gruppo Cicala che si occupa della promozione di nuovi linguaggi culturali e artistici, ha ideato e pubblicato la guida di Viterbo per bambini “Alla conquista del leone d’oro” e il libro “La vita non è un lungo fiume tranquillo”. Nel 2016, ha esposto con video-installazioni presso la fondazione Carivit nella mostra “Contemporanea contemporanei” a Viterbo, alla Biennale di Viterbo presso il Palazzo dei Papi, al Sonic Art Box presso il Palazzo Orsini di Bomarzo, a “Pensilina 10 mostra di arte contemporanea” a Viterbo. I soggetti principali delle sue fotografie sono bambini che crescono in un mondo ad alta velocità, con confini e limiti sempre più lontani, un mondo dove tutto è possibile, realizzare sogni grandi ma anche perdersi. Le sue fotografie hanno spesso un atmosfera dark e onirica, con contrasti forti, B/N o tendono all’astratto con colori vivaci.

Samuele Vesuvio

Samuele Vesuvio, nasce nel 1987 a Berna (CH). Cresce nel giardino di sculture “La Serpara“ nel viterbese fondato dai genitori Paul Wiedmer e Jacqueline Dolder. A quattordici prende il brevetto di volo come pilota di Fantacotteri presso la Ingold Airlines. Dal 2007 apre il suo atelier a Civitella d’Agliano ed un anno dopo anche a Burgdorf (CH). Nel 2009 esce il suo primo fumetto che viene pubblicato dal “Museum Tinguely“ di Basilea (CH), e nel 2011 presenta la sua prima personale dal titolo “Eruzione“ presso la “Gesellschaft Freunde der jungen Kunst“ a Baden-Baden (DE). Seguono numerose collettive tra Italia, Svizzera e Germania. Il lavoro di Vesuvio si caratterizza per una forte componente fumettistica, il disegno è sempre al centro del suo lavoro anche quando crea grandi installazioni come “Monitoring BadRadarZ“, un Autovelox ispirato ad un modello messicano con filo spinato e filo elettrico alla Triennale svizzera della scultura del 2015 a Bad-Ragaz (CH). Tra i lavori più recenti il “Vulcano Bifronte“ al MAAM di Roma nell’autunno 2016.

Omino71

omino71 nasce nel 1971 a Roma, città dove vive, sobilla e lavora. Dalla fine degli anni novanta diffonde la sua idea di arte pop(olare) tra supereroi, santi, giocattoli e bambini in un “mash up” dalle tinte decisamente sature. Nella sua produzione alterna interventi in strada a base di murales, poster e sticker a un’attività espositiva che si riconosce nelle c.d. tendenze neopop partecipando a un centinaio di mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Irrequieto dalla nascita, all’attività personale affianca quella di autore e curatore di progetti collettivi, tra i quali “StickMyWorld”, “Vinyl Factory”, “Versus2009”, “20keiTH”, “Suburban”, “eikonprOJeKt”,“ RomaStreetFood”, “THE BEST(iarium)” e “#iononmilasciofregare”, vantando numerose collaborazioni nazionali ed internazionali.

Negli ultimi anni omino71 è stato invitato a realizzare alcune installazioni site specific per realtà istituzionali come il M.A.C.RO. Pelanda (Museo di Arte Contemporanea Roma), la Casa dell’Architettura di Roma (ex Acquario Romano) e il Teatro Palladium di Roma, senza abbandonare l’attività per gli spazi autogestiti più attivi della capitale come il M.A.A.M./Metropoliz e il Volturno Occupato. Nel 2012 è stato selezionato dall’Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro per rappresentare l’Italia nel progetto Memento Italia-Brasil.

I suoi lavori sono stati recensiti su diversi media nazionali (Sky Arte, L’Unità, La Repubblica, Corriere della Sera, L’Espresso, Il Messaggero, XL) ed internazionali (Le Monde, Time, CNN, Huffington