00970: la mostra collettiva sulla diaspora palestinese da ORDET a Milano

ORDET

00970

Opening

giovedì 3 luglio 2025, h. 18–20

Basel Abbas e Ruanne Abou-Rahme, Noor Abed, Noor Abuarafeh, Razan al-Salah, Basma al-Sharif, Marwa Arsanios, Taysir Batniji, Ali Cherri, Shadi Habib Allah, Inas Halabi, Emily Jacir, Mazen Kerbaj, Francisca Khamis Giacoman, Jumana Manna, Dina Mimi, Walid Raad, Huda Takriti, Oraib Toukan, Akram Zaatari.

Il prefisso di una nazione è un codice telefonico internazionale utilizzato per identificarla nelle comunicazioni globali. È la voce del paese nel mondo, il primo numero che si compone per connetterci. Sta all’inizio, come un timbro che dice “da qui provengo” o “è qui che vado”. Quello della Palestina è 00970. 5 cifre apparentemente facili per raggiungere oltre 5 milioni di persone. Ancora oggi quei numeri costituiscono una soglia di una umanità fuori asse, una linea verso una popolazione costretta a lottare per la sopravvivenza, spesso senza accesso a cure mediche, acqua potabile o un rifugio sicuro. Il massacro di decine di migliaia di vite documenta, al di là delle dichiarazioni, l’esitazione e il disimpegno di molti stati ad affrontare questa crisi, come anestetizzati alla quotidiana contabilità di morte. Questa tragedia riguarda anche noi, perché quando si violano i principi basilari del diritto internazionale o si normalizzano crimini di guerra e occupazioni illegali, la violenza smette di essere un’eccezione e diventa una pratica. Il progressivo processo di disumanizzazione sgretola principi fondamentali di giustizia e compassione. Se non riequilibriamo il divario tra empatia individuale e indifferenza collettiva, miniamo i presupposti per regole giuste – quelle pensate per proteggere tutti, soprattutto i più vulnerabili – che garantiscono equità e diritti universali. Una giustizia selettiva e arbitraria non è una giustizia giusta.

00970 è un progetto espositivo che raccoglie le voci di artiste e artisti segnati dalla condizione e dalla diaspora palestinese. La mostra, articolata attraverso opere video, film e immagini in movimento, affronta i temi cruciali dell’identità, della perdita e della memoria, analizzando le conseguenze storiche e personali della guerra, dello sradicamento e dell’occupazione. Il percorso espositivo si configura come una geografia collettiva, intesa a superare confini geopolitici e ricostruire percorsi spezzati. La selezione delle opere è frutto di un processo condiviso, costruito attraverso dialoghi, scambi e confronti continui. 00970 è un contatto con l’altro, è cercare di ridurre le distanze, siano esse fisiche, culturali o emotive. Significa aprire una linea e ascoltare le voci di molte persone per ricostruire relazioni di riconoscimento, di riconciliazione, di convivenza.

Ordet desidera ringraziare: Video Data Bank e la School of the Art Institute of Chicago, Corrado Beldì, Galleria Zero…, Pirelli HangarBicocca, Eva & Franco Mattes, Vistamare.

L’allestimento della mostra è realizzato con il generoso supporto di

ORDET

00970

Opening

giovedì 3 luglio 2025, h. 18–20

4 luglio – 20 settembre 2025

martedì–venerdì, h.14–19

(agosto: chiuso)

Via Filippino Lippi 4, 20131 Milano

(reception Via Lippi 10)

+39 02 47757753

info@ordet.org

@ordet_