DARIA FAGGI – Il Melograno Art Gallery – Livorno

Venerdì 20 maggio alle ore 19  Il Melograno Art Gallery inaugura la video mostra di
 
DARIA FAGGI
 
Circa 130 opere saranno presentate in videoproiezione accanto ad alcune esposte fisicamente in galleria.
 
Per tre serate, venerdì 20, sabato 21 e domenica 22, dalle 19 alle 21  sarannno proiettate le opere, composte in un video realizzato per l’occasione, per permettere al pubblico di poterle scoprire poco a poco, anche in compagnia di un aperitivo.
 
Architetto, Daria Faggi realizza delle splendide composizioni digitali che vengono stampate su tele di grande formato, pensate per andare ad arricchire pareti e ambienti con immagini ironiche ed esclusive, portatrici e evocatrici di bellezza, che aggiungano un valore estetico alla funzionalità del progetto architettonico.
Le incursioni di Daria Faggi, “ i miei incontri personali con i capolavori dell’arte”, si innestano perfettamente dando vita a degli “ibridi” in cui l’equilibrio compositivo “sopravvive” all’ inserimento degli elementi esterni in una riproposta del bello. Un divertimento scoprire le fonti dei vari componenti: classico e corpo estraneo.
In un mondo in cui tutto è stato fatto e visto, per un’esperta e fine conoscitrice della Storia dell’Arte, il collage digitale diviene una sfida per riproporre grandi capolavori in contesti diversi.
L’approccio è quello di un architetto che pone estrema attenzione al taglio e alla composizione dell’immagine, e che costruisce un nuovo substrato in cui con arditi salti temporali Manet può dialogare con Moana Pozzi, o Botticelli con Nicole Kidman. Nessun contrasto stridente, ma un equilibrio armonico, frutto di grande esperienza, che l’architetto studia per offrire nuove dinamiche di arredamento e valorizzare gli spazi. “déjà vu, già visti: di originale ci sono solo le idee. Si potrebbe chiamarle opere di riciclo di cose già pronte, ma non di cose qualsiasi parliamo, ma di splendidi capolavori della pittura, della fotografia.
Un omaggio personale affettuoso e irriverente, perché comunque niente è come prima.
Nati come collage, si sono evoluti in pittura digitale, ricombinando le immagini scelte con idee compositive inedite.
Maria Teresa Majoli
 
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