ADI HAXHIAJ – LA PIETRA NERA – Superstudiolo – Bergamo

ADI HAXHIAJ – LA PIETRA NERA
Superstudiolo Art Gallery
via San Lorenzo 12b, 24129, Città Alta Bergamo
L’intervento dell’artista sarà fruibile con un dispositivo a vetrina dall’esterno degli spazi della galleria nei giorni sabato 19 e domenica 20 dalle ore 11.00 alle ore 23.00
Adi Haxhiaj nasce a Tirana nel 1989. Nel 2016 si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Vive e lavora a Milano. I lavori di Adi Haxhiaj sono la residuale rievocazione di un trauma fisico infantile vissuto, risolto con una caduta che ha prodotto una ferita. Ferita che trova continuità nella ripetizione teorica e nelle forme di rappresentazione per mezzo di materia e materiali di cui si appropria. Tele o oggetti di vario genere e natura, in cui l’artista si imbatte, in quel nesso di casualità tra il destino (dell’incontro) e la volontà (della scelta). Nessuna ossessione particolare accompagna quella ricerca, che assume la funzione più di un riconoscimento con gli oggetti, come effetto di interferenze visive che instaurano un dialogo con la pittura. Una pittura che si incrosta e riproduce le lesioni di quel trauma, aprendo varchi in cui il pigmento si deposita corposo sulla superficie come una corazza. Ma che lascia altresì scoperti ampi spazi di vuoto. C’è sempre una porzione che resta esclusa dall’intervento dell’artista. Una sezione che si appresta a preservare la sua anatomia originale, come conseguenza di una processualità analitica ma intrisa di una libertà espressiva, lontano da regole e dogmi, che lascia margine alla casualità e alla condizione di sorpresa generata da un’ignota direzione che l’opera prenderà. Adi Haxhiaj usa “la carezza del pennello” carico e denso di colore, generando un organismo che respira, un microcosmo di tracce, rovine e ritrovamenti. L’immagine finale che ne emerge, l’opera che si consolida nel procedere lento dell’artista, non è più qualcosa di riconoscibile con gli elementi della nostra realtà. Tuttavia diventa parte di un vocabolario estetico, di stratificazioni di storie e di luoghi. Segni organici che formano un linguaggio costituito da livelli semantici molteplici che agiscono sulla percezione sensoriale, sulla capacità di informazione e di conoscenza di qualcosa che è dato come un fatto artistico e per questo ascrivibile alla dimensione culturale. L’artista rimane tra l’opera e lo spazio e si fa spettatore di sopravvivenze antropologiche, solidificate nella consistenza materica. Intrise di memorie e restituite alla memoria. (Elena Solito)
Tra i progetti di mostra personali, collettive, partecipazioni a fiere e residenze: RITORNANZE a cura di Leda Lunghi (Villa Contemporanea, Monza), 2019; LUNA NUOVA a cura di Edoardo Manzoni e Giada Olivotto (Residenza La Fornace), 2019; PROJECT ROOM – TERRITORI, (Museo temporaneo navile), Bologna, 2019; APPOCUNDRIA a cura di Marta Cereda, (Casa Testori Novate, Milanese), 2019; PROGRESSIVE (Edicola Radetzky,) Milano, 2019; BIENNALE ALESSANDRIA a cura di Matteo Galbiati (Palazzo del Monferrato, Alessandria), 2018; PREMIO ONUFRI, a cura di Gaetano Centrone (National Gallery of Tirana, Albania), 2017; ART VERONA (Verona), 2017; PREMIO ARTI VISIVE SAN FEDELE (Galleria San Fedele, Milano), 2017
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Superstudiolo nasce nel 2020 con la direzione artistica di Alberto Ceresoli e Carmela Cosco. Un nuovo contenitore per la ricerca artistica contemporanea che abbraccia un modello che intende coniugare pratiche di ricerca attivate da project space e non profit con pratiche espositive e di collezione della galleria d’arte. Con un’attenzione e uno sguardo rivolto alla pittura contemporanea, la programmazione della Galleria si declinerà per l’anno 2020 negli spazi assegnati attraverso il bando “Beni Comuni” promosso dal Comune di Bergamo in dialogo con Bergamo per i Giovani con il fine di attivare una gestione condivisa per la rigenerazione dei beni comuni urbani.