Alessandro Trani e Marina Mian – Medina Roma

 La Donna e il Mare. Orizzonti in bilico tra sogno e realtà di Alessandro Trani e Marina Mian

Tornano in mostra negli Spazi Espositivi Medina Roma gli artisti Alessandro Trani e Marina Mian in una doppia personale dal titolo La Donna e il Mare – Orizzonti in bilico fra sogno e realtà. Le opere saranno in mostra dal 16 al 29 Marzo 2018. Inaugurazione con intervento degli artisti e note critiche a cura del prof. Giammarco Puntelli.

Vernissage: Venerdì 16 Marzo ore 18:00.

Apertura al pubblico: 10:00-13:00 e 15:00-19:00.

La Donna e il Mare. Orizzonti in bilico tra sogno e realtà

Dai tempi più remoti all’uomo è stata assegnata la funzione di predominio e comando, mentre la donna veniva relegata alla sfera domestica.

La donna è rimasta storicamente fuori dalla vita di mare e, talvolta, ne è stato sottolineato il potere rassicurante e protettivo nei confronti della navigazione maschile.

Un’assenza diffusa, quindi, attestata fin dall’antichità nella mitologia greca dalla figura esemplare di Ecuba, moglie di Priamo e regina di Troia, che afferma, nelle Troiane di Euripide, di non essere mai salita su una nave, ma di conoscerla solo attraverso i racconti degli uomini.

«Alle donne la terra, agli uomini il mare», si è sempre detto, associando la funzione riproduttiva femminile alla terra madre generatrice di frutti. Un legame forte, quello dell’agricoltura, alla donna, evidente nei momenti dei grandi raccolti, della mietitura o della vendemmia. Come, d’altronde, forte è il legame del viaggio per mare e della pesca all’uomo.

A smentire tale dualità, che è apparsa storicamente come netta divisione, giunge opportuna questa mostra, ove la donna è assoluta protagonista ed è spesso immersa nella natura, che ne completa il fascino, con i suoi scorci e i suoi viatici, al pari del mare, che è metafora di vita nella sua sconfinata dimensione spazio-temporale senza distinzioni di sesso.

La donna di Mian e il mare di Trani sono legati indissolubilmente dalla loro profonda dimensione ideale, che è la stessa, sempre in bilico tra sogno e realtà: entrambi infatti rappresentano il medesimo desiderio alla libera determinazione, che è condivisa tensione e spinta al superamento delle fragilità umane, attraverso prospettive ed orizzonti catartici e di rigenerazione, spesso carichi di poetica malinconia.

Il profumo di donna e la brezza marina così si fondono, in un’unica narrazione, ove la storia è sempre una storia di vita immersa nella natura: vita nata nelle profondità delle acque del mare e vita generata in terra nel grembo materno della donna.