Antonella Mezzani al Castello di Calice al Cornoviglio
Nell’ambito della 60ª Festa del Castagno, il Castello di Calice al Cornoviglio ospita la mostra personale di Antonella Mezzani, intitolata “Nettare di Donna”. L’esposizione, dedicata alla figura femminile in profonda osmosi con la natura e i fiori, sarà inaugurata sabato 11 ottobre alle ore 16. Le opere resteranno visibili nelle giornate di domenica 12 e domenica 19 ottobre, dalle 10:30 alle 17:30, offrendo ai visitatori un percorso poetico e sensoriale dove pittura e fotografia si fondono per celebrare la bellezza e l’introspezione femminile.
Tra le opere spicca “Osmosis”, vincitrice del Premio Nazionale Vasari 2024
“Osmosis” è un’opera che celebra la fusione armoniosa tra Donna e Natura, un’osmosi unica che racconta una storia di bellezza e rispetto. La rosa, con i suoi petali vellutati, si intreccia con la figura femminile, in un abbraccio in cui non esiste confine tra il petalo carnoso e la pelle della donna. Un racconto avvolto dall’oro, simbolo di protezione e sacralità, mentre lo sguardo intenso della protagonista interpella chiunque si fermi a contemplarla.
Antonella Mezzani è un’artista della città di La Spezia che da oltre trent’anni esplora i confini tra tecniche e linguaggi artistici, con un percorso che spazia dalla modellazione di piccole sculture gioiello alla grafica fino alla recente produzione di pittografie su tela. Le sue opere nascono dalla fusione di pittura e fotografia, due linguaggi tradizionalmente distinti che qui si fondono per dare vita a un nuovo genere espressivo. Mezzani definisce le sue creazioni “pittografie”: immagini complesse ottenute dalla sovrapposizione di scatti fotografici stampati su tela e arricchiti con acquerelli, crete, colori per stoffa, foglia oro, perle, pietre, cristalli, piume e ritagli di stampe, che conferiscono tridimensionalità e matericità ai soggetti raffigurati.
Al centro del suo lavoro vi è la donna, rappresentata in una dimensione concettuale in cui natura e femminilità si intrecciano. I volti armoniosi emergono tra pennellate colorate, petali e foglie, mentre sguardi e labbra veicolano emozioni, introspezione e sensazioni di fragilità e bellezza. Gli oggetti aggiunti – piume di pavone, fili dorati, pietre – amplificano il significato simbolico delle immagini, creando un dialogo tra caducità e resistenza, tra elementi naturali e materiali duraturi.
Le opere di Mezzani evocano riferimenti alla tradizione pittorica e fotografica, dai Preraffaeliti a Odilon Redon, dai Pittorialisti ai volti di Arcimboldo, pur sviluppando un linguaggio originale e contemporaneo. Ogni pittografia è unica (1/1), frutto di un processo creativo in cui la fotografia diventa materia e la pittura si fa forma, consentendo di percepire non solo l’immagine visiva, ma anche la profondità emotiva e simbolica dei soggetti. L’arte di Antonella Mezzani non racconta solo il mondo esterno, ma invita lo spettatore a uno sguardo interiore, dove natura, femminilità e immaginazione si incontrano in un dialogo continuo e sorprendente.






