XI edizione di Archivi Aperti 2025, Rete Fotografia, tema “Fotografia resistente”

Archivi Aperti 2025 – Fotografia resistente: il ruolo delle immagini nella narrazione storica

Rete Fotografia presenta la XI edizione di ARCHIVI APERTI

FOTOGRAFIA RESISTENTE:

Il RUOLO DELLE IMMAGINI NELLA NARRAZIONE STORICA

Sedi varie | 17-26 ottobre 2025

Convegno di apertura 17 ottobre 2025, ore 17 | Civico Archivio Fotografico, Milano

Comunicato stampa 117.10.2025

Press Kit: https://bit.ly/44s7jbh

In occasione dell’80°Anniversario della Liberazione, Rete Fotografia presenta l’XI edizione di Archivi Aperti, dal titolo Fotografia resistente: il ruolo delle immagini nella narrazione storica.

La nuova edizione si aprirà giovedì 17 ottobre con un convegno al Civico Archivio Fotografico di Milano: un’occasione di confronto tra storici, studiosi della fotografia e professionisti dell’immagine sul ruolo etico e critico delle immagini nel contesto storico.

Dal 17 al 26 ottobre si svolgeranno le visite guidate gratuite ai patrimoni fotografici, incontri e laboratori, in occasione delle quali, archivi e musei pubblici e privati apriranno le proprie porte a tutti i cittadini e alle scuole.

UNA RETE NAZIONALE DI ARCHIVI E CULTURA FOTOGRAFICA

Archivi Aperti ha consolidato negli anni il suo ruolo come iniziativa di riferimento per la valorizzazione degli archivi fotografici in Italia, promuovendo la loro accessibilità e sensibilizzando il pubblico sulla loro importanza storica. Con oltre 400 partecipanti coinvolti dal 2016 a oggi attraverso 10 edizioni, il progetto ha creato una rete di connessioni significative tra realtà diverse, favorendo il dialogo e la collaborazione.

Nel 2025 l’iniziativa segnerà un nuovo traguardo importante: per la prima volta, gli archivi aderenti collaboreranno attivamente in rete, sviluppando progetti condivisi e trasversali, come a Milano, la visita congiunta di Fondazione ATM e Archivio Storico AEM.

Gli incontri si terranno in 10 regioni italiane, con un’ampia adesione in Lombardia, regione d’origine della manifestazione, e una crescente partecipazione in Puglia, grazie alla partecipazione della Sovrintendenza Soprintendenza Archivistica e Bibliografica. Tra le iniziative dell’Ente segnaliamo, in collaborazione con la Fondazione Mario Luzi, la presentazione del volume di Maria Antonietta Catella, dedicato alle strategie di protezione del patrimonio monumentale in Puglia e Basilicata durante la Seconda guerra mondiale.

TEMA 2025 | FOTOGRAFIA RESISTENTE: QUANDO LO SGUARDO DIVENTA MEMORIA

Punto focale della rassegna è la riflessione sul ruolo del medium fotografico all’interno del processo di costruzione, ricostruzione e sedimentazione della memoria.

Quest’anno Archivi aperti ci conduce dalla Resistenza e dalla lotta di Liberazione fino al difficile percorso di ricostruzione post-bellica. Ma non solo: esplora anche la memoria dei luoghi e i processi che danno forma alle identità visive, nelle comunità e nelle imprese.

Al centro di questo viaggio c’è la fotografia: non semplice immagine, ma strumento potente per generare memorie personali e collettive, capace di contribuire alla costruzione di narrazioni storiche.

La fotografia va considerata fonte storica a pieno titolo non solo contenuto iconografico a carattere illustrativo e va sottoposta al vaglio della critica, rivendicando oggi più che mai il ruolo etico e civile.

Accanto agli archivi della Resistenza, non mancheranno esempi recenti di ‘Fotografia resistente’, come la visita alla Fondazione Romano Cagnoni, dedicate alla lotta per la libertà anche nei contesti dove questa non ha trovato esiti positivi, come nei conflitti che hanno attraversato l’ex Jugoslavia negli anni ’90. Un tema affrontato anche attraverso gli scatti di Ivo Saglietti (in una mostra Genova e un incontro a Milano), che ha raccontato luoghi segnati da crisi e conflitti – come Cile, Kosovo, Siria e Perù – e di Ugo Panella (all’Istituto italiano di Fotografia di Milano), testimone delle grandi disuguaglianze del nostro tempo in Paesi come Afghanistan, Ucraina, Kenya e Bangladesh. Un confronto aperto su come la fotografia possa ancora oggi essere un atto di memoria e di resistenza.

CONVEGNO DI APERTURA | 17 ottobre 2025 ore 17-20

Uno spazio di riflessione critica sul ruolo che la fotografia assume nel raccontare la storia. L’incontro presso la Sala Bertarelli del Civico Archivio Fotografico a Milano, introdotto da Fabrizio Trisoglio, Presidente di Rete Fotografia, si articolerà in due momenti distinti.

La prima parte (ore 17-18), prevede una tavola rotonda moderata da Silvia Paoli con studiosi che da anni si dedicano all’analisi del rapporto tra fotografia e storia come Adolfo Mignemi, Elisabetta Ruffini e Luigi Tomassini. La seconda parte (ore 18.15– 19.30) dal titolo ‘Fotografia resistente’ sarà moderata da Fabrizio Trisoglio e darà voce ai fotografi, autori e progetti che hanno scelto di raccontare la storia attraverso la fotografia, con uno sguardo consapevole e partecipe. Con Fabio Bucciarelli e il collettivo CHEAP – Street Poster Art. A seguire, Sara Zanisi direttrice dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri proporrà un approfondimento sul ruolo della fonte fotografica nei percorsi di valorizzazione e trasmissione della memoria.

PARTECIPANTI | LA MEMORIA VISIVA DELLA LIBERAZIONE: ARCHIVI, SGUARDI, NARRAZIONI

Tra le proposte di visita in programma, legate al tema della manifestazione, citiamo la visita all’Archivio Storico Intesa Sanpaolo a Milano e all’Archivio Publifoto a Torino, dove il racconto intreccia storia civile, memoria e solidarietà attraverso le vite di impiegati resistenti e “presidenti della Liberazione” e i reportage dell’agenzia Publifoto sull’ingresso dei partigiani a Milano – uno degli episodi più iconici della Liberazione – e le fotografie scattate dagli stessi partigiani. Anche il Civico Archivio Fotografico del Comune di Milano partecipa con il proprio fondo dedicato ai bombardamenti del 1943 e ai danni subiti da luoghi simbolici come Santa Maria delle Grazie, il Teatro alla Scala e la Ca’ Granda.

Aldo Aniasi, partigiano e comandante della II Divisione Garibaldi Redi attiva in Val d’Ossola, è al centro della visita proposta dalla Fondazione a lui intitolata, che per la prima volta aderisce ad Archivi Aperti. Un’occasione preziosa per approfondire la figura e l’impegno di Aniasi durante la Resistenza.

Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia racconta invece la vicenda del suo fondatore, Guido Ucelli, attivo nella Resistenza milanese. La sua storia si intreccia con quella dello scultore Arrigo Minerbi, da lui salvato dalle persecuzioni razziali. La porta del Duomo di Milano, realizzata da Minerbi, diventa simbolo tangibile di rinascita e memoria condivisa. A questa narrazione si collega la partecipazione del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC), che propone un approfondimento sugli archivi relativi agli antifascisti e partigiani ebrei, che restituiscono una memoria personale e collettiva della Resistenza ebraica in Italia. Il Museo delle storie di Bergamo, in collaborazione con ANPI, propone un focus sulla sfilata dei partigiani e delle partigiane del 4 maggio 1945 a Bergamo, momento corale e altamente simbolico nella storia della città.

La Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala propone sia un incontro dedicato alle opere perdute durante il pesante bombardamento del 23 gennaio del 1944 che distrusse quasi completamente la Basilica dell’Osservanza, sia una visita alla Fototeca Giuliano Briganti, custode di preziose testimonianze fotografiche e librarie. Tra le opere ricordate, anche la prima versione del San Matteo di Caravaggio e l’Assunta di Sassetta, entrambe perdute a Berlino durante il conflitto.

La Cineteca di Bologna contribuisce con materiali fotografici e filmici sulla Liberazione a Bologna e in collaborazione con la Fondazione Alinari di Firenze e l’Istituto Storico Parri di Bologna, esplora lo ‘sguardo degli Alleati’, documentando con immagini inedite la Linea Gotica in Emilia-Romagna e la presenza di diversi eserciti nella Liberazione.

Lo ‘sguardo’ si amplia poi a Trieste, con la Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte. Protagonista dell’incontro sarà il fondo fotografico USIS (United States Information Service), realizzato tra il 1948 e il 1951 e donato alla città di Trieste con finalità propagandistiche. Un patrimonio visivo che racconta la ricostruzione post-bellica e il ruolo degli Stati Uniti nella diffusione del modello democratico occidentale.

Fondazione Dalmine, Fototeca Gilardi, CDEC propongono a Dalmine una vista condivisa ai loro patrimoni in cui mostreranno materiali sulla resistenza operaia, la propaganda e il mondo del lavoro: testimonianze visive del contributo dei lavoratori alla lotta partigiana e dei meccanismi della comunicazione dell’epoca.

L’XI edizione racconta un’Italia che resiste, si rialza e ricostruisce. L’archivio della Triennale a Milano propone ad esempio un approfondimento del Quartiere Triennale Ottava, il QT8, progetto urbanistico d’avanguardia nato nel dopoguerra su impulso di Piero Bottoni, pensato per migliorare le condizioni di vita attraverso una visione sociale dell’architettura, che comprende il Monte Stella, collina artificiale costituita con le macerie degli edifici distrutti a seguito dei bombardamenti subiti dalla città.

Infine, segnaliamo l’incontro di Fondazione 3M a Milano, incentrato su storie che raccontano fondamentali aspetti tecnici, solitamente trascurati o poco conosciuti, che hanno caratterizzato la fotografia della Resistenza. Si parlerà ad esempio della Leica IIIb, soprannominata “Leica della libertà”, usata da Ernst Leitz per salvare i suoi dipendenti ebrei e di molto altro ancora.

NUOVI PARTECIPANTI

Tra i nuovi partecipanti nel 2025, si distinguono numerose realtà di grande valore documentario come la Fondazione Aldo Aniasi a Milano e la Fondazione Gramsci a Roma.

La Fondazione Paolo e Giuliana Clerici di Genova – nuovo socio di Rete Fotografia – porta l’Archivio Fotografico Francesco Leoni, con oltre tre milioni di immagini che raccontano la storia di Genova dal 1930 agli anni ’90.

La Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania propone un incontro dedicato alla conoscenza di alcuni tra i principali archivi fotografici della regione, pubblici e privati dichiarati di notevole interesse culturale, tra cui l’archivio dell’ex ILVA di Bagnoli.

La collezione privata di Damiano Carrara, Memory Is Not A File, offre un patrimonio unico di diapositive vintage dagli anni ’40 agli ’80, accompagnato da un progetto dedicato al recupero e alla diffusione di questo materiale straordinario. Infine, l’associazione MIP – Matera International Photography presenta dal vivo una selezione degli Archivi Ritrovati, progetto dedicato alla riscoperta di fondi fotografici dimenticati. Tra i materiali, un raro poster book di Franco Fontana sul paesaggio urbano.

SCUOLE

Un focus particolare sarà dedicato alle scuole, con attività pensate appositamente per studenti e insegnanti come le visite a Fondazione Dalmine, Museo Nazionale di Fotografia e Fondazione Pirelli. Quest’ultima partendo dalle immagini dell’archivio e ispirandosi alla sceneggiatura “Questa è la nostra città” – soggetto per un film dedicato al 75° anniversario dell’azienda, commissionato nel 1947 dalla Pirelli ad Alberto Moravia e a Roberto Rossellini – coinvolgerà gli studenti delle superiori nell’ideazione e nella scrittura di una scena originale ambientata nella Milano del dopoguerra. Un esercizio creativo che, intrecciando fonti visive e letterarie, darà forma a una narrazione inedita capace di raccontare, con occhi nuovi, la vita in fabbrica nel tempo della ricostruzione.

LA MANIFESTAZIONE IN BREVE

ARCHIVI APERTI | XI EDIZIONE

FOTOGRAFIA RESISTENTE: Il RUOLO DELLE IMMAGINI NELLA NARRAZIONE STORICA

17 ottobre – 26 ottobre 2025

Regioni coinvolte: Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana.

In collaborazione con: AFIP International, GRIN-Gruppo Redattori Iconografici Nazionale e TAU Visual (soci di Rete Fotografia)

e Milano MuseoCity

Con il contributo di

Un percorso visivo e documentale che propone al pubblico una nuova forma di incontro con la storia: un racconto per immagini fotografiche fatto di volti, gesti, sguardi e luoghi, capace di restituire tutta la complessità e la ricchezza della memoria della Resistenza. LE VISITE alle collezioni degli Archivi partecipanti, IN PROGRAMMA DAL 18 AL 26 OTTOBRE, saranno in gran parte guidate da curatori e fotografi. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti. Viene richiesta la sola prenotazione.

Il programma completo e l’elenco aggiornato degli archivi aderenti sono disponibili sul sito www.archiviaperti.it.


Ufficio stampa Rete Fotografia | Alessandra Pozzi, Mob. +39.3385965789

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