Cetti Tumminia – Pareidolia, Evoluzione di un vuoto pieno  – laranarossagallery – Modena

Cetti Tumminia

Pareidolia, Evoluzione di un vuoto pieno

Inaugurazione sabato 25 marzo ore 18

laranarossagallery

via Montevecchio 21 Modena

Il lavoro di Cetti Tumminia ha una forte connotazione figurativa, nella serie di opere che precedono il progetto Pareidolia, Evoluzione di un vuoto pieno ha rappresentato con estremo realismo la figura prediligendo l’universo femminile, volti e corpi ritratti con minuziosa maestria avvolti da un alone di poesia. Nella sua più recente produzione possiamo ammirare nuovi simbolismi e nuove sfaccettature concettuali. Nelle opere appartenenti alla serie Pareidolia, infatti, la figura e il paesaggio lasciano spazio ad entità quasi surreali, soggetti che sembrano avere un’identità multipla come a richiamare una indagine introspettiva e una interrogazione rivolta allo spettatore. Attraverso le pieghe e i chiaroscuri che li compongono, questi soggetti ci portano ad esplorare un nuovo universo che, reso attraverso gli sfondi neri, ci pone di fronte ad entità sospese, fluttuanti, nell’alternarsi di vuoti e pieni con una pennellata raffinata che si fa impalpabile.

Ersilia Sarrecchia

Il progettoPareidolia, Evoluzione di un vuoto pieno, al quale mi dedico dal settembre 2019, raccoglie tavole grafiche nella mia consolidata tecnica mista (grafite, matite colorate e pastelli morbidi), ma dà finalmente ampio spazio alla pittura ad olio, alla grafica e alla fotografia, quest’ultime essenziali anche per una prima fase di studio e progettazione. Si tratta di un progetto complesso nato in un momento di grande frustrazione, nel quale l’esigenza di rappresentare un senso di smarrimento costante e il desiderio del suo superamento sono stati spinta primaria ed essenziale nello sviluppo di quello che per me ha segnato un cambio di passo, portandomi ad una nuova figurazione. Nel chiedermi come poter rappresentare il mio personale sentire, ho istintivamente preso un foglio di carta bianco e l’ho accartocciato. Ho fatto un gesto semplice che a tutti è capitato di fare, un gesto che nasce per rifiutare ciò che quel foglio contiene. Il mio contenuto era il senso di vuoto che in quel preciso momento sembrava pervadermi. Quel foglio accartocciato, manipolato, fotografato e trasformato, però, oggi è diventato un mezzo imprescindibile per il mio racconto. Tramite esso sono nate entità, luminose e fluttuanti, metafore dell’anima, metamorfosi, multiforme, in cui spesso la pareidolia, ovvero quel processo psichico che ci porta a ricondurre forme casuali a forme note, porta lo spettatore a interrogarsi e a dare nuovi significati a ciò che vede, aprendo a sua volta nuove strade, nuove letture, nuovi scambi.

Cetti Tumminia