Conferenza di Emanuele Bardazzi – ATANÒR. La Metamorfosi delle Forze – Pinacoteca Comunale Carlo Servolini
Giovedì 20 febbraio, ore 17.00
3° Puntata
Conferenza di Emanuele Bardazzi, Storico dell’arte ed esperto di grafica tra ‘800 e ‘900
Polarità dell’eterno femminino, fascinazione androgina e amour du difforme nell’estetica del Simbolismo e dell’Art Nouveau
In occasione del CALENDARIO CULTURALE 2025
ATANÒR: La Metamorfosi delle Forze
promosso e organizzato da
Comune di Collesalvetti
ideato e curato da
Francesca Cagianelli in collaborazione con Emanuele Bardazzi
Una copia omaggio del catalogo sarà distribuita ai visitatori intervenuti alla conferenza
L’Amministrazione Comunale di Collesalvetti ha il piacere di annunciare, giovedì 20 febbraio 2025, ore 17.00, la 3° Puntata del Calendario Culturale 2025, dal titolo “ATANÒR. La Metamorfosi delle Forze”, promosso e organizzato dal Comune di Collesalvetti, ideato e curato da Francesca Cagianelli in collaborazione con Emanuele Bardazzi, per amplificare l’orizzonte delle coordinate scientifiche tratteggiato nella grande mostra Raoul Dal Molin Ferenzona: Enchiridion Notturno. Un sognatore decadente verso l’occultismo e la teosofia, promossa e organizzata dal Comune di Collesalvetti, ideata e curata da Emanuele Bardazzi e Francesca Cagianelli, con il contributo di Fondazione Livorno, in collaborazione con la Società Teosofica Italiana / MEDIA PARTNER, in programma alla
Pinacoteca Comunale Carlo Servolini
dal 14 novembre 2024 al 15 marzo 2025
(Villa Carmignani, Collesalvetti, via Garibaldi, 79 – INGRESSO GRATUITO: tutti i giovedì, sabato e domenica, ore 15.30-18.30; anche su prenotazione per piccoli gruppi; visite guidate gratuite su prenotazione: info: 0586 980118-227 e 392/6025703; cultura@comune.collesalvetti.li.it; www.comune.collesalvetti.li.it).
Quattro le puntate previste per l’approfondimento scientifico di una delle stagioni più avvincenti dell’Otto-Novecento italiano ed europeo, dove si incrociano gli echi della fortuna baudelaireiana e del dannunzianesimo, così come intermittenti illuminazioni relative alla circuitazione della letteratura belga, in primis Maurice Maeterlinck, destinate a contaminare la compagine letteraria del crepuscolarismo romano afferente a Sergio Corazzini, cui Raoul Dal Molin Ferenzona dedicherà il suo libro di prose e poesie La ghirlanda di stelle. Poemi e disegni di Raoul Dal Molin Ferenzona (Roma, Tipografia Concordia 1912).
Il fil rouge della metamorfosi sotteso al Calendario colligiano si dipana in particolare nell’orazione del Sagittario, racchiusa nel volume Zodiacale, Opera religiosa. Orazioni, acqueforti, aure di Raoul Dal Molin Ferenzona (Roma, Casa Editrice Ausonia, 1919), nell’ambito del quale l’artista evoca “un Re con corpo a triangolo e gambe in croce”, nel quale Upâdâna proietta l’immagine dell’Atanòr, “fucina di trasmutazione”, ovvero il forno alchemico, dove, in nome della Trasformazione, vengono accostati elementi appartenenti a svariate tradizioni (Scarabelli, 2016).
Giovedì 20 febbraio, ore 17.00, Emanuele Bardazzi, storico dell’arte ed esperto di grafica tra ‘800 e ‘900, proporrà al pubblico della Pinacoteca il tema Polarità dell’eterno femminino, fascinazione androgina e amour du difforme nell’estetica del Simbolismo e dell’Art Nouveau.
Al fine di evidenziare i legami profondi e persistenti dell’immaginario ferenzoniano con la trasversalità del Simbolismo internazionale, vengono evidenziati alcuni temi cardine emersi prepotentemente nella cultura figurativa e letteraria di fine Ottocento, ovvero i concetti di polimorfismo e di metamorfosi applicati soprattutto alla femminilità.
La progressiva liberazione della donna dagli stereotipi tradizionali di moglie e madre veniva percepita dall’uomo come pericolo destabilizzante e castrante, ma era al contempo un’attrazione irresistibile per un fascino di tipo nuovo, perverso e trasgressivo. L’immaginario artistico legato alla donna era polarizzato nelle allegorie antinomiche della vergine e della femme fatale. Alla bellezza mistica pervasa di ascesi e di dolente malinconia della prima si contrapponeva il potere malefico e distruttivo della seconda che manipolava il maschio come un burattino.
La trasformazione in mostri mitologici metà donna e metà animale, che gli artisti simbolisti attuavano su questo tipo di femminilità abominevole rimarcava la sua ambiguità e doppiezza, la forza metamorfica del vizio supremo, la corruzione della bellezza e dell’anima. Il polimorfismo femminile che l’Art Nouveau trascrisse in chiave decorativa e quindi più suadente, saziava anche la sete di bizzarria insita nell’estetismo decadente affascinato dall’amour du difforme di derivazione baudelairiana.
In questa visione fondamentalmente astratta, contraddittoria e misogina della donna, entrava in scena il terzo elemento riunificante, ovvero l’androgino, il cui mito fu teorizzato soprattutto dall’estetica rosacrociana di Joséphin Péladan come l’essenza primitiva ancora indifferenziata che riuniva i due principi maschile e femminile confondendoli e riequilibrandoli in un essere perfetto definito sesso artistico per eccellenza.
Emanuele Bardazzi. Storico dell’arte, bibliofilo, collezionista ed esperto in particolare di stampe e disegni dell’800 e ’900, è da molti anni promotore di iniziative culturali volte alla valorizzazione della grafica e alla riscoperta di autori e vicende inedite o poco conosciute della storiografia artistica italiana e internazionale. Ha curato mostre e cataloghi, di cui tra i più recenti Incubi nordici e miti mediterranei. Max Klinger e l’incisione simbolista mitteleuropea (con Giulia Ballerini e M. Donata Spadolini, Firenze 2014), La vergine e la femme fatale. L’eterno femminino nell’immaginario grafico del Simbolismo e dell’Art Nouveau (Firenze 2017), Otto Greiner e l’Italia. Alla ricerca del mito nella terra del sole (con Manuel Carrera, Anticoli Corrado 2017), Eros e Thanatos. L’arte sensuale e macabra di Michel Fingesten (con Giuseppe Mirabella e Giulia Ballerini, Firenze 2020), Alfredo Müller. Il trionfo della grafica nella Parigi della Belle Époque (con Hélène Koehl, Firenze 2022), Grotteschi e arabeschi in nero. La carne, la morte e il diavolo nella grafica del Simbolismo (Firenze 2023).
Ha collaborato con saggi a volumi e cataloghi di mostre pubbliche tra i quali Motivi e figure nell’arte toscana del XX secolo (a cura di Carlo Sisi, Firenze 2000), La commedia dipinta. I Concorsi Alinari e il Simbolismo in Toscana (a cura di Carlo Sisi, Firenze 2002), Visioni e capricci del Novecento: Spartaco Carlini (a cura di Alessandro Tosi), Alberto Martini e Dante. E caddi come l’uom che ’l sonno piglia (a cura di Paola Bonifacio, Oderzo 2004), I tesori del mare. Miti. Trasparenze (Livorno 2004), La maschera e l’artista. Intermezzi, pantomime, acrobazie sul palcoscenico del Novecento (a cura di Francesca Cagianelli, Marina di Pietrasanta 2005), Il Simbolismo in Italia (a cura di Fernando Mazzocca, Carlo Sisi e Maria Vittoria Marini Chiarelli, Padova 2011), Alfredo Müller. Un ineffabile dandy dell’impressionismo (a cura di Francesca Cagianelli, Livorno 2011), L’Ottocento elegante. Arte in Italia nel segno di Fortuny (a cura di Dario Matteoni, Rovigo 2011-2012), Divina Commedia, le visioni di Doré, Scaramuzza e Nattini (a cura di Stefano Roffi, Mamiano di Traversetolo 2012), Secessione Romana 1913-2013 (a cura di Manuel Carrera e Jolanda Nigro Covre, Roma 2013), Alfredo Müller. Sur papier. Su carta. On Paper (a cura di Hélène Koehl, Strasbourg 2014), Il colore dell’ombra. Dalla mostra internazionale del Bianco e Nero. Acquisti per le Gallerie. Firenze 1914 (a cura di Rossella Campana, Firenze 2014- 2015), Liberty in Italia. Artisti alla ricerca del moderno (a cura di Francesco Parisi e Anna Villari, Reggio Emilia 2016-2017), Eclettiche armonie. Percorsi figurativi tra rinnovamenti inizio secolo e nuove frontiere del realismo al tempo della Costituzione (a cura di Marco Moretti), Arte e magia. Il fascino dell’esoterismo in Europa (a cura di Francesco Parisi, Rovigo 2018-2019), Vittorio Corcos. L’avventura dello sguardo (a cura di Carlo Sisi, Torino 2019-2020), La mirabile visione. Dante e la Commedia nell’immaginario simbolista (a cura di Carlo Sisi, Firenze 2021), Mostri. La dimensione dell’Oltre (a cura di Silvia Scaravaggi, Crema 2021), La beata riva. Gino Romiti e lo spiritualismo a Livorno (a cura di Francesca Cagianelli, Collesalvetti 2023), Serafino Macchiati Moi et l’autre. Le frontiere dell’Impressionismo tra euforia Belle Époque e drammi della psiche (a cura di Francesca Cagianelli e Silvana Frezza Macchiati, Collesalvetti 2024), Una minima eleganza. Ex libris e piccola grafica dalla Collezione Ferruccio Proverbio (a cura di Cristina Chiesura, Edoardo Fontana e Silvia Scaravaggi, Crema 2024).
Ha scritto articoli per riviste quali «Grafica d’Arte», «Biblio», «Ex Libris», «Caffè Michelangiolo», «Charta», «Nouvelles de l’Estampe» e «L’Illustrazione».
Francesca Cagianelli