DO UT DES – Lorenzo Nardi e Cristian Cimatti – Mostra di pittura e scultura a Cesena nell’ex chiesa delle Monache Benedettine

Mostra di pittura e scultura
DO UT DES
8 febbraio 2025
Via Isei 30 Cesena FC
Orario: dalle 18.00 in poi
Ingresso libero
Mostra di pittura e scultura a Cesena nell’ex chiesa delle Monache Benedettine

Ad un anno di distanza, torna la mostra personale di pittura e scultura di Lorenzo Nardi e Cristian Cimatti, all’interno dell’ex-chiesa delle monache Benedettine a Cesena, in via Isei n.30, presso DO UT DES.

“Do Ut Des” non è solo una frase latina dal significato letterale “io do affinché tu dia”, ma è anche il nome di un negozio di antiquariato e modernariato con angolo ristoro e numerosi eventi temporanei.

È raro trovare una varietà così eterogenea di pittura e scultura cesenate del Novecento, soprattutto in un’ex-chiesa delle monache Benedettine nel pieno centro di Cesena. Le pareti di questo tempio dell’architettura saranno rallegrate dalle opere dei più celebri pittori del Novecento cesenate: Sughi, Cappelli, Caldari, Gazza, Muccini, Festa, Schifano e molti altri, artisti di un’epoca ormai scomparsa.

In questo splendido scenario vintage, curato da Gerry Perrella, è nata l’idea di presentare pittori e scultori contemporanei emergenti con una serata a loro dedicata.

L’evento

Sabato 8 febbraio alle ore 18.00, in via Isei n.30 a Cesena, si terrà la seconda edizione della mostra di pittura e scultura di Cristian Cimatti e Lorenzo Nardi.

Sarà un piacevole pomeriggio conviviale, con la presentazione degli artisti davanti a un tè e biscotti, fino all’aperitivo con le specialità proposte dalla Galleria Café.

Dalle 18.00 sarà possibile assistere alla presentazione della pittura di Lorenzo Nardi e della scultura di Cristian Cimatti.

Lorenzo Nardi – Pittura

Lorenzo Nardi, pittore cesenate nato nel 1981, presenterà i suoi dipinti del 2025, nei quali l’intero concetto di arte viene messo in dubbio e dissacrato: l’idea diventa più importante della forma. La tavolozza e i materiali tradizionali vengono temporaneamente accantonati, e qualunque oggetto può assumere dignità artistica.

“Le opere del 2025 sono scaturite dalle alluvioni degli ultimi due anni in Romagna” – racconta il pittore Nardi – “Queste opere rappresentano ciò che ci ha lasciato l’alluvione, testimone di un dissesto idrogeologico sottovalutato e delle conseguenze del riscaldamento globale. Le mie opere evocano ambienti ed ecosistemi condannati a una fine inevitabile, ma ancora vibranti e pieni di speranza. Le crepe simboleggiano un’interruzione nella continuità, una minaccia alla compattezza e solidità. Le superfici bianche, segnate da fenditure, richiamano il terreno argilloso crepato dopo che il fango dell’alluvione si è ritirato.”

Cristian Cimatti – Scultura

Accanto a lui, lo scultore visionario Cristian Cimatti presenterà il suo lavoro di ricerca artistica attraverso sculture in ceramica tecnica Raku, innestate con materiali come ferro, legno, ingranaggi, vetro e parti organiche.

“Sono uno scultore dalla pelle unta e scivolosa” – dice Cimatti – “Non permetto di essere etichettato. Siamo come detriti evacuati dalla società, accompagnati da miserie e risate lungo il nostro cammino.”

La scultura di Cristian Cimatti è piena di poesia e significati profondi, un equilibrio tra espressione fantastica e riflessione esistenziale. Le sue opere affrontano tematiche intense e sensibili, ma possiedono anche una sottile ironia.

Le ceramiche realizzate con la tecnica Raku creano un corto circuito visivo, esprimendo un’energia dinamica in contrasto con la loro staticità. Le forme figurative mutano espressione a seconda della prospettiva, suscitando emozioni contrastanti.

In fondo, cosa sono le opere di Cristian Cimatti se non la trasposizione dell’anima?

Conclusione

Questa mostra non si limita a esporre immagini, ma invita a riflettere sulla percezione dello spazio come somma di tempo, direzione, suono e luce.

Un’occasione imperdibile per immergersi nell’arte contemporanea e lasciarsi interrogare da linguaggi visivi che oscillano tra denuncia, speranza e trasformazione.