Francesca Lucchini. Tra Creato e Creature – Apre la mostra personale alla Galleria Arianna Sartori di Mantova
ARIANNA SARTORI
ARTE & OBJECT DESIGN
MANTOVA – Via Cappello, 17 – Tel. 0376.324260 – info@ariannasartori.eu
Francesca Lucchini
Tra Creato e Creature
17 – 29 maggio 2025
La Galleria Arianna Sartori di Mantova, nella sala di via Cappello 17, presenta la mostra personale dell’Artista mantovana Francesca Lucchini intitolata “Tra Creato e Creature”.
L’esposizione si inaugura Sabato 17 maggio alle ore 18.00 alla presenza dell’Artista, con presentazione di Federico Troletti.
La personale, curata da Arianna Sartori, rimane aperta al pubblico fino al 29 maggio 2025, con orario dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30, chiuso Domenica e festivi.
Per informazioni: tel. 0376.324260, info@ariannasartori.eu
Tra Creato e Creature
La produzione di Francesca Lucchini, artista mantovana formatasi all’Accademia di Brera, si articola in un «non piccolo catalogo» che testimonia i decenni di attività della pittrice. Tra la selezione dei dipinti esposti si nota quante fasi diverse vi si alternano: a volte prevale la componente astratta, talvolta quella più materica e, senza tralasciarla, quella figurativa. Ciò che invece rimane sempre costante, quale un minimo comune denominatore, è l’attenzione verso alcuni temi, declinati in vari soggetti, che potrebbero essere riassunti con diversi sentimenti, al positivo, quali, ad esempio, gioia, speranza e anelito verso qualcosa che sta al di sopra di tutti noi. Per comprendere la produzione dell’artista è fondamentale tener presente ciò che Francesca scrive delle proprie opere: in molte di esse vede «un messaggio di Amore», rivolto verso la natura e l’uomo, avendo come punto di riferimento il Creatore.
L’esposizione verte quindi su quattro capitoli narranti il cammino artistico – e anche spirituale – di Francesca: Agli albori; Natura; Umanità; Elevarsi-Speranza. Le opere e il messaggio si rivolgono a chiunque con l’intento di infondere gioia e «persuadere» gli occhi e le menti.
Agli albori
Il percorso narrativo prende spunto da un’opera polimaterica Il Gelo (1.A) in cui la materia è fissata, quanto bloccata, in un reticolo ‘cristallinizzante’ il pigmento, quasi una massa informe che tenta di prendere le sembianze. Proprio la materia, con la sua potenza di modificare e modificarsi, è un tema che spesso ritorna nelle opere di Lucchini. È interessante come sia la mente che, di notte, tenti di ricostruire e organizzare spazi, forme e colori. Uno sforzo in itinere che si mostra nel Pensiero notturno (1.B) e si decodifica negli Spettri lunari (1.C), una splendida tela, ancora astratta e realizzata con spatolate lievi di pigmento, che dona armonia all’occhio, quanto all’animo, per l’equilibrata distribuzione delle figure di colore. Nella Luce che dissolve le tenebre (1.D) è evidente uno dei momenti più interessanti per il creato delle origini, e di ogni giorno, chiaro infatti il riferimento al primo capitolo della Genesi da cui tutto ebbe origine.
Natura
Torna in modo potente ed evidente la creazione della Natura, con al suo interno anche la forza della distruzione, in quel masso rosso della Roccia infuocata (2.A), che al contempo è per Francesca altresì un ardere di amore. Apparentemente in antitesi, in verità altra faccia della stessa Natura, è Il torrente che porta la vita (2.B) dal chiaro titolo, ma anch’esso possibile portatore di catastrofi. L’opera viene caricata di materia in particolare nel «rivo strozzato che gorgoglia», composto con delle increspature in basso rilievo. Formato da blocchi di colore informi è Un mucchio di letame (2.C), comprensibile solo grazie al titolo, che pare uno dei paesaggi più ‘spinti’ di Paul Cézanne. Lucchini, in effetti, in alcune sue opere sembra guardare in parte al Postimpressionismo come nel Campo di grano e nel Rilievo verde. La tavolozza impiegata per il letame riappare ‘germogliata’ pressoché simile nel Sambuco in fiore (2.D), sebbene privata del nero ‘umido’ e con l’aggiunta di pennellate di azzurro non evidenti ma che premono per venire a galla e, con esse, tutte le corolle del fiore.
Umanità
Significativa di come l’umanità, per Francesca Lucchini, sia sempre connessa con la natura e il Divino, è l’opera L’acqua che placa ogni arsura (3.A) nella quale l’acqua, elemento della natura che dà vita, è Cristo crocifisso visto, forse, nella reminiscenza dell’istante in cui dice «ho sete». Nel dipinto Cristo è già morto, da quel costato ferito fuoriesce sangue e acqua: è proprio il momento in cui Egli stesso risana l’arsura dell’uomo. L’artista realizza il dipinto con tagli netti, quasi a blocchi di cubi, ideale modello per una vetrata di un edificio religioso. Dello stesso rosso della Roccia infuocata (2.A) vive anche La colf (3.B): amabile quanto decisa nella posa, è dipinta con “pezze” di materia colorata, quasi una citazione da commedia dell’arte; mentre dal riflesso rosso pare che il nostro punto di vista sia dal focolare. Sempre incentrate su una Umanità-Donna sono le opere L’eco della violenza (3.C) e Senza finzione (3.D), in cui, con evidenza figurativa, vi è un’attenzione narrativa verso alcuni drammi del nostro tempo, i quali se causati dai creati-uomini, troveranno risoluzione nella giustizia del Creante-Dio.
Elevarsi-Speranza
L’ottimismo e la gioia della contemplazione del creato sono “annunciati” da un’aquila giovannea, sempre rivolta al futuro, nell’opera Alto volo che si intride di speranza (4.A), subito ripresa e rilanciata, con immediato descrittivismo figurativo, in Elevare lo sguardo e prendere il volo (4.B).
Il Palpito (4.C), trasferito su tela grazie a vorticosi tratti curvilinei, con evidenti rimandi alla dinamicità, dimostra il senso di rigenerazione di quella Natura che è sempre in essere, in grado di rinnovare e palpitare anche quando schiacciata dalla sofferenza. Così che il “plancton” agogna a salire verso la luce, facendosi strada tra le linee dure e scure, tra quelle rosse delle ferite, anelando verso la luce; in modo analogo la colomba palpita per elevarsi al cielo.
Federico Troletti
Francesca Lucchini, nata a Redondesco (MN) diplomata all’Accademia di Brera Scuola Artefici.
Espone in Italia e all’estero dal 1976.
Tra le personali: Milano Galleria Sever, Artecultura Editr., Studio Comerio, Galleria Cortina – S. Donato Milanese Galleria Arte Moderna – Udine Gall.Art Time. Personale in Norvegia.
Collettive in Giappone Russia Ungheria Georgia.
Nel 2002 vince il I° premio Internazionale Città di Aosta con Patrocinio per antologica 30 anni di pittura.
Nel 2006 conia la “Spirituarte”. Espone presso Villa Borromeo Visconti Litta, Lainate, 30 anni del cammino pittorico.
Progetta e segue la realizzazione di 20 vetrate Santuario S. Maria del Suffragio Vanzago (MI), con l’artista Graziella Zanaboni. 2013 – Per Oblati di Rho, ritratto del Card. C.M.Martini. – Expo 2015 – mostra Internazionale Arte Senza Confini Cibo dell’Anima Vanzago, cura la sezione PITTURA. 2018 Garda, Villa Carlotti antologica 40 anni. 2020 Triennale Roma, opera ammessa “bacio 2020” a cura Daniele Radini Tedeschi. 2022, a cura di Carlo Franza, personale a Firenze in sei Periodi. Premio Internazionale Florence Seven Stars per la PITTURA. Collabora con la Scuola Primaria e dell’Infanzia di Vanzago come guida-artista, in diversi eventi. Con l’opera C.M.Martini-La trasparenza della Parola è finalista premio concorso ESSERE ITALIANI. 2024 – con la collaborazione e presentazione di Federico Troletti, personale a Malesco (VB) Ex Ospedale Trabucchi con “la potente materia del Creato”.
Dal 2007 è tra i Soci Artisti della Permanente. Socia U.C.A.I.- Milano.
Ha frequentato i Corsi Arte-Fede-Cultura della Diocesi di Milano. Presentazioni a catalogo: S. Balestrieri, F.B. Negri, C. Franza, G. Martucci, L. Magugliani, F. Passoni, L. Prada, G. Rota, F. Troletti.
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Luogo: Galleria “Arianna Sartori”
Indirizzo: Mantova – Via Cappello 17
Titolo della mostra: Francesca Lucchini “Tra Creato e Creature”
Mostra a cura di: Arianna Sartori
Inaugurazione: Sabato 17 maggio ore 18.00 alla presenza dell’Artista
Presentazione: Federico Troletti
Date: dal 17 al 29 maggio 2025
Orario di apertura: da Lunedì a Sabato 10.00-12.30/15.30-19.30.
Chiuso Domenica e festivi
Informazioni: Tel. 0376.324260 – info@ariannasartori.eu