GIOVANNI BATTISTA – L’eredità del pittore irpino a 100 anni dalla scomparsa – Avellino
GIOVANNI BATTISTA
L’eredità del pittore irpino a 100 anni dalla scomparsa
Seminario di Storia dell’Arte
“GIOVANNI BATTISTA: L’eredità del pittore irpino a 100 anni dalla scomparsa”
Il seminario si terrà per commemorare il centenario di un protagonista della nostra storia artistica e culturale.
Questo evento unico avrà luogo il 18 gennaio 2025 alle ore 18:30, presso il suggestivo salone del Circolo della Stampa, all’interno del prestigioso Palazzo della Prefettura di Avellino, situato in Corso Vittorio Emanuele, 6.
Programma
Coordinatore: Sabino Morano, scrittore e saggista.
Interventi:
- Prof. Angelo Cutolo – Storico locale
- Dott. Giuseppe D’Amore – Cultore
- Ing. Gerardo Troncone – Gruppo Archeologico Irpino
Relazione conclusiva:
Prof. Stefano Orga – Tema: “L’eredità del pittore irpino a 100 anni dalla scomparsa”.
“Le sue opere, pur ancorate al realismo descrittivo, rivelano una sensibilità unica per la luce e per il colore, che in Italia ne fanno un interprete significativo della pittura paesaggistica, di stampo romantico, a cavallo del Diciannovesimo e dei primi anni del Ventesimo secolo.”
Biografia di Giovanni Battista (1858-1925)
Giovanni Battista nacque ad Avellino il 7 aprile 1858 da Carmine e Costantina Pellecchia, ottavo figlio di una famiglia contadina di Contrada Vasto. Fin da bambino mostrò passione per il disegno e l’arte.
Nel 1870, a 12 anni, iniziò a frequentare lo studio del noto paesaggista Cesare Uva (1824-1886), entrando nella Scuola romantica avellinese. Uva lo incoraggiò a proseguire gli studi a Napoli presso il Real Istituto di Belle Arti, dove seguì gli insegnamenti di Stanislao Lista (1824-1908), conseguendo la Licenza in Belle Arti.
Negli anni seguenti, Giovanni Battista:
- Esordì nel 1879 alla XV^ esposizione della Società Promotrice di Belle Arti “Salvator Rosa” con l’opera “Casa Contadina”.
- Lavorò presso la bottega d’arte di Cesare Uva in Via Riviera di Chiaia a Napoli fino al 1908.
- Viaggiò in Italia (Sicilia, Lazio, Toscana, Emilia, Liguria, Lombardia) e in Europa, visitando Parigi durante l’Esposizione Universale del 1900.
- Dipinse vedute apprezzate dai turisti stranieri, collaborando con commercianti come Giuseppe Gargiulo a Sorrento.
Nel 1900 visitò l’Egitto, dipingendo la Piana di Giza e altri monumenti antichi.
Si sposò due volte (1896 e 1908) ma non ebbe figli. Dal 1897 lavorò per Silvio Salvatore Gargiulo, creando soggetti sorrentini per la vendita.
Visse a Napoli fino alla morte, avvenuta il 18 gennaio 1925.
Invito
Il seminario rappresenta un’occasione straordinaria per scoprire l’eredità artistica di Giovanni Battista.
Per informazioni: centrodiricerca.b.orga@gmail.com