Il Monaco che vinse l’Apocalisse: doppio sold out a Roma e evento speciale a Milano
𝐃𝐎𝐏𝐏𝐈𝐎 𝐒𝐎𝐋𝐃 𝐎𝐔𝐓 a Roma per le Proiezioni Evento del film “Il Monaco che vinse l’Apocalisse” previste per il 𝟐𝟓 𝐠𝐢𝐮𝐠𝐧𝐨, a pochi passi dal Vaticano, delle 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟖:𝟑𝟎 e delle 𝐨𝐫𝐞 𝟐𝟎:𝟑𝟎.
Alle Proiezioni prevista partecipazione del regista Jordan River assieme ad altri ospiti
In occasione del successivo dibattito “𝑪𝒂𝒎𝒎𝒊𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒔𝒑𝒆𝒓𝒂𝒏𝒛𝒂 𝒅𝒂 𝑺𝒂𝒏𝒕’𝑨𝒈𝒐𝒔𝒕𝒊𝒏𝒐 𝒂 𝑮𝒊𝒐𝒂𝒄𝒄𝒉𝒊𝒏𝒐 𝒅𝒂 𝑭𝒊𝒐𝒓𝒆”, porterà i saluti, tra gli altri, il 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐨𝐧𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚 𝐌𝐨𝐧𝐬. 𝐀𝐧𝐭𝐨𝐧𝐢𝐨 𝐒𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨̀. Un sacerdote fuori dal comune, moderno e vicino alle tendenze contemporanee, lo si vede durante le messe cantare ‘Esseri umani‘ di Marco Mengoni, presente in TV e sui social. Fine studioso di Gioacchino da Fiore, il Vescovo Staglianò ha più volte affermato che l’Abate da Fiore è «𝑼𝒏𝒂 𝒇𝒊𝒂𝒄𝒄𝒐𝒍𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒑𝒍𝒆𝒏𝒅𝒆 𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂». Sin dalla prima proiezione è rimasto affascinato da questo film
AL CityLife Anteo di Milano il 30 giugno proiezione evento speciale del film “Il Monaco che vinse l’Apocalisse”
Introduzione e dibattito con il regista Jordan River e la partecipazione dell’attore Yoon C. Joyce.
Ci sono film che non sono legati né alla moda né alla stagione del momento proprio perché affrontano argomenti atemporali, attuali non solo a Pasqua e a Natale, ma tutto l’anno, e tra questi c’è il film “Il Monaco che vinse l’Apocalisse” di Jordan River, la prima pellicola ispirata al pensiero di Gioacchino da Fiore (filosofo e pensatore italiano, tra le figure di spicco più studiate all’estero), tra l’altro nei mesi scorsi citato da Papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale del creato, che di lui affermò che “seppe indicare l’ideale di un nuovo spirito”. Il pensiero di Gioacchino ha influenzato artisti e filosofi, da Dante Alighieri, che lo definì “di spirito profetico dotato”, a Montaigne, Hegel, Joyce e Michelangelo, che a lui si ispirò per la composizione della Cappella Sistina. Il film è uscito il 5 dicembre 2024 in tutta Italia nel circuito The Space Cinema e nel circuito d’essai nel periodo di Natale, con molte altre proiezioni anche nei primi mesi del 2025. Poi ad aprile si sono susseguite fino a Pasqua e oltre, con il film in diverse città italiane, nuove proiezioni che dopo Roma culmineranno il 30 giugno 2025 a Milano al CityLife Anteo alle ore 19:40. Il film rientra nella campagna ‘Cinema Revolution’ promossa dal Ministero della Cultura, per un’intera stagione dedicata ai grandi film al prezzo speciale di 3,50 euro. La proiezione sarà introdotta dal regista e produttore Jordan River, che offrirà a fine proiezione un dibattito con il pubblico. Parteciperà, tra gli altri, anche l’attore Yoon C. Joyce (Il ragazzo e la tigre, Gangs of New York, Kundun).
Non una biografia, ma un viaggio interiore di tensione e di rivelazioni inedite. “Un film che ti sfiora il midollo e ti lascia energia positiva interiore”, come hanno affermato alcuni spettatori dopo la proiezione. A spiegare tale curiosità per un genere di film fuori dal comune è proprio il regista: « Nelle oltre 600 proiezioni a cui ho partecipato, la gente mi ha chiesto spesso perché avessi scelto di produrre un film così meditativo in un tempo in cui tutto invece scorre velocemente. Ho risposto che è proprio per questo che ho sentito la necessità di realizzare un film necessario e, ancor più, utile. Con questo film le sacre scritture arrivano al cinema senza passare per l’ortodossia e diventano patrimonio di tutti. La “Terza guerra mondiale a pezzi” non era soltanto una provocazione pronunciata da Papa Francesco, ma forse una profezia, e non è un caso se lo stesso Pontefice, pochi mesi prima della sua morte, abbia indicato come esempio da seguire proprio Gioacchino da Fiore, quel profeta della speranza che seppe indicare il Terzo Tempo quale Tempo dell’amore e di una nuova consapevolezza dell’umanità. L’Apocalisse è anche profezia presente nel Vangelo. Matteo, al versetto 24,29, segnala che “il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte”». Un’opera, questa, che coniuga il fantastico con lo storico, la spiritualità con l’immanenza, ma anche la riflessione interiore con il rapporto con la natura e la trascendenza, rivelando al pubblico gli aspetti più profondi dell’animo umano e il continuo conflitto tra bene e male, affrontato da questo monaco vissuto nel XII secolo