Impronte – IkiGai Art Gallery – Roma

Impronte

sei tu a lasciare il segno

vernissage venerdì 18 ottobre ore 18.30
18 ottobre 25 ottobre 2019
IkiGai Art Gallery
via sirte 39, Roma

Santo Caglioti, Gianfranco Coltella, Barbara Maresti, Carlo Petrini, Fabio Savina, Emanuele De  Simone

L’audacia sperimentativa dell’autoritratto, inteso come strumento di  introspezione e rappresentazione della propria interiorità, è il filo  conduttore che lega le opere degli artisti esposti. Per autoritratto  non si vuole intendere solo la mera rappresentazione della propria  fisiognomia, ma anche della propria emotiva interiorità ed energia.  L’artista è stato sfidato a essere totalmente libero di rappresentare  se stesso come vorrebbe che gli altri lo percepissero e come lui  stesso si percepisce per aprirsi e fa aprire a rivoluzionarie visioni.

Gianfranco Coltella sperimenta sapientemente l’uso di materiali  insoliti per le sue creazioni, approcciando a incredibili forme  innovative.

Fabio Savina narra, in pochi frammenti, microcosmi umani.  Vivere realizzando i propri sogni è il segno che la sua opera vuole  lasciare agli spettatori. Un’intensa e profonda riflessione sulla  capacità di mettersi in gioco e di esplorare il mondo seguendo con  audacia la scia di ciò che realmente ci rende felici.

La  “detessutazione” è il principio teorico che è stato utilizzato per  definire le opere di Santo Caglioti. L’artista gioca e sperimenta con  il supporta della tela, intrecciando filamenti e creando dei veri e  propri quadri-scultura che entrano in contatto con lo spettatore  invitandolo, sottilmente, a toccarli.

Barbara Maresti racconta se  stessa attraverso la fine arte del collage. Disegna una fitta strada  di parole che va quasi a vestire un’invisibile sagoma umana,  assimilabile alla propria, rendendola pregna del valore d’emozioni d’infanzia. Una creatività guidata da emozioni che disegnano un  percorso di avvincente ricerca personale.

Il ritratto di Emanuele De  Simone punta a enfatizzare i soggetti attraverso il bianco e nero,  servendosi, non solo della grafite, ma anche dell’inchiostro. Essendo  lui stesso un giovane musicista, predilige rappresentare artisti del mondo della cultura musicale underground e urbana, nei quali poter  riflettere se stesso e le proprie aspirazioni creative.

Il linguaggio  artistico di Carlo Petrini è, invece, permeato da una coinvolgente  freschezza. Il suo Autoritratto conduce lo spettatore verso un mondo  onirico, e rintraccia, nell’originalità della rappresentazione, una  ritmica tensione emotiva.

Alessia Ferraro
IkiGai Art Gallery Director