La Gabbia e il Volo: diritti delle donne violati nel mondo – Sala del Consiglio Giuseppe Impastato via della Greca 5 Roma

La mostra La Gabbia e il Volo: diritti delle donne violati nel mondo a cura di Antonio E.M. Giordano

Sala del Consiglio Giuseppe Impastato via della Greca 5 Roma,

dal 16 al 31 marzo 2023 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 17

Inaugurazione giovedì 16 marzo dalle ore 17 alle 20

Ingresso libero

Floriana Celani 

Sandra Di Coste

Suida Dushi 

Yvonne Ekman 

Morteza Eqbalzada 

Stefania Fabrizi 

Elizabeth Frolet

Anita Guerra 

Hans-Hermann Koopmann 

Katherine Krizek

Patrizia Molinari

Mahshid Mussavi

Annalisa Pitrelli

Giulia Ripandelli

Barbara Schaefer

Marilena Sutera

Patrizia Trevisi

Vanda Valente

La mostra proseguirà dal 3 al 16 aprile nella Casa Municipio Roma I Centro via Galilei 53

chiude le iniziative del Municipio Roma I Centro per l’8 marzo con il Convegno il 16/3 alle ore 18

<<IL CATALOGO>>

La violazione dei diritti delle donne nel mondo da Oriente a Occidente. Negazione dell’identità femminile” è il Convegno organizzato dalla Presidente Commissione Pari Opportunità e Consigliera del Municipio, Daniela Spinaci, in sintonia con la Presidente del Municipio Lorenza Bonaccorsi,

giovedì 16 marzo alle ore 18 con il patrocinio del Municipio Roma I Centro e dell’Associazione Nazionale Telefono Rosa

Il titolo della mostra invece è ispirato al verso “da questa muta gabbia prendere il volo” della poetessa persiana Forough Farrokhzad (Teheran 1934-1967), che denunciò le prevaricazioni maschili.

18 artisti internazionali e di formazioni cosmopolite (Morteza Eqbalzada <Afghanistan, Katherine Krizek <USA, Anita Guerra <Cuba/USA, Elizabeth Frolet <Madagascar/Francia, Yvonne Ekman <Regno Unito, Hans-Hermann Koopmann <Germania, Suida Dushi <Albania, M. Mussavi < Iran), alcune docenti di Accademie di Belle Arti (Floriana Celani, Sandra Di Coste, Patrizia Molinari, Marilena Sutera, Annalisa Pitrelli), invitati a esprimere una riflessione sul tema, usando linguaggi espressivi (pittura tradizionale e digitale, scultura, installazioni, fotografia, grafica, video) e materiali eterogenei, testimoniano solidarietà con le rivendicazioni da mezzo secolo (nel 1994 l’attivista e psichiatra Homa Darabi si diede fuoco a Teheran) delle donne iraniane e afghane, rendono omaggio [Silenzio. Esserci – F. Celani; Il tappeto – M. Sutera] alle oltre 500 vittime della repressione in Iran e alle donne che rischiano la vita togliendo il velo [Il velo vola sopra Tehran – Anita Guerra] e protestando in strada [Rompete le righe – Giulia Ripandelli] dopo l’uccisione di Masha Amini per una ciocca di capelli fuori dal velo [Hair/Capelli e Le ragazze corrono veloci – Sandra Di Coste] inneggiando Jin, Jîyan, Azadî ossia Vita, Donna, Libertà [Anime libere – Patrizia Molinari; La rivolta dei veli neri – Vanda Valente], per una società equa e paritaria, per l’accesso all’istruzione e al mondo del lavoro e della politica. Dalla solitudine [Senza parola – Yvonne Ekman] della “muta gabbia” [La gabbia e il volo – Elizabeth Frolet] del burka [Donna col burkaMorteza Eqbalzada] la pressione della solidarietà internazionale apre alla speranza [Nel respirare la solitudine, sconvolgete spiragli della mia coscienza Mahshid Mussavi; Con tutto il cuore – Stefania Fabrizi], anche se la lotta [Il ratto di Proserpina – Annalisa Pitrelli; La lottaSucida Dushi] richiede tempo [How long will it take? Prisoners in space and time – Hans- Hermann Koopmann] per arrivare ai burka che volano [La Gabbia e il Volo sopra Kabul – Anita Guerra] e alla liberazione della donna [Rivoluzione e Resurrezione 3 (R – 1) – Barbara Schaefer]. Con Inside X – I tessuti della sposa – Patrizia Trevisi narra un crudo racconto scientifico ricamato contro la dittatura maschilista. Gli artisti pensano anche alle bambine spose [La sposa bambina, M. Eqbalzada] o avvelenate con i gas per chiudere le scuole femminili; a quelle della Cina rurale vittime di abusi scolastici, alle bambine e donne, non soltanto in Africa, vittime di infibulazione, ritenuto un rito di purificazione; alle lotte contro le discriminazioni di genere e razziali. Do You Know Her? – Katherine Krizek è una serie di ritratti di donne che hanno lottato per i diritti umani e di genere in vari settori della società e delle arti da Oriente a Occidente.

Dall’avvocata iraniana Nasrin Sotoudeh che ha difeso le giovani donne che protestavano contro l’obbligo di indossare l’hijab, arrestata e incarcerata. A Malala Yousafzai pakistana già a 11 anni attivista per l’istruzione femminile contro le leggi dei talebani; subì un attentato e nel 2014 vinse il premio Nobel per la pace. All’attivista afghana Sakena Yacoobi, fondatrice di un istituto per l’educazione e assistenza legale di donne e bambini. A Vandana Shiva attivista indiana a favore dell’agricoltura ecologica contro il monopolio delle multinazionali e a difesa del diritto all’acqua delle donne e contadini poveri. A Maya Angelou scrittrice e artista di spettacolo in USA, attivista con Martin Luther King e Malcolm X contro la discriminazione razziale dei neri e vittima di stupro. A Franca Viola che a 17 anni nel 1960 in Sicilia rifiutò il matrimonio riparatore col suo stupratore e la legge poi fu abrogata nel 1981.

Info e richiesta catalogo stampa: archetipiematrici@gmail.com

Per richieste di visite guidate: antgiordan@gmail.com

Grafica locandina e catalogo: Giulia Ripandelli

Foto locandina: ph.: Morteza Eqbalzada