La mostra “Tracce” di Alessandra Carloni aòòa Galleria d’Arte Contemporanea di Palazzo Ducale, Pavullo nel Frignano
“TRACCE”
Alessandra Carloni
Oltre 40 opere in mostra
che raccontano la relazione tra l’uomo contemporaneo e la natura
Galleria d’Arte Contemporanea di Palazzo Ducale, Pavullo nel Frignano
La Galleria d’Arte Contemporanea di Palazzo Ducale inaugura sabato 1 marzo 2025, alle ore 16.00, la mostra personale “TRACCE” dell’artista romana Alessandra Carloni, che per la prima volta espone in Emilia-Romagna oltre quaranta opere, tra pittura, video e skateboard.
Alessandra Carloni è una delle migliori esponenti della street art italiana, sempre più apprezzata dalla critica e dal pubblico.
La mostra, a cura di Simona Negrini, responsabile delle Gallerie Civiche di Palazzo Ducale, si presenta come un viaggio oltre il tempo e lo spazio, in cui il visitatore potrà perdersi tra colori e forme accattivanti, mondi irreali popolati da macchine volanti, curiosi personaggi dai colori vividi ed avvolgenti, animali fantastici e città metropolitane sospese nel vuoto, traboccanti di un verde foresta.
Un percorso creativo e artistico
Oltre quaranta “Tracce” raccontano il lungo percorso dell’artista, che nasce da una attenta ricerca stilistica dove segno e parola si uniscono. Tutti i temi prediletti dall’artista saranno in mostra: il viaggio, l’ibrido umano, le maschere, l’arte urbana.
Un viaggio emozionale che susciterà nel visitatore suggestioni e interrogativi sui significati profondi del rapporto uomo-città, uomo-natura e uomo-tecnologia.
La pittura diretta, dalla tavolozza multicolore, racchiude chiare simbologie e una semantica di grande attualità.
Un linguaggio artistico eclettico
Alessandra Carloni spazia tra diverse tecniche artistiche: pittura ad olio, disegno e street art, realizzando anche opere murali, monumentali, in Italia e all’estero.
Inaugurazione
Sabato 1 marzo 2025 – ore 16:00
Esibizione del violinista Denis Zannani in galleria.
Visite guidate e incontri pubblici
Sono previsti tre incontri in galleria rivolti al pubblico:
- Sabato 22 marzo 2025 – ore 16.30
- Sabato 12 aprile 2025 – ore 16.30
- Sabato 3 maggio 2025 – ore 16.30
Orari di apertura
- Martedì e giovedì: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00
- Sabato, domenica e festivi: 16.00 – 19.00
- Su richiesta: lunedì, mercoledì e venerdì 10.00 – 13.00
Ingresso libero
Per informazioni e visite guidate:
Visit Pavullo Welcome Room
Tel. 0536 29964
Email: visitpavullo@comune.pavullo-nel-frignano.mo.it
Instagram: @artepavullo
ALESSANDRA CARLONI
La pittura che danza
Immaginate per un istante di guardare il vostro pianeta dall’alto, di sorvolarlo contemplandone ogni dettaglio e sfumatura. Immaginate di cavalcare, sospesi a mezz’aria, un orso polare, una volpe rossa, una grande balena azzurra.
In questo viaggio onirico, che sfida lo spirito di gravità, non siete soli. Al vostro fianco avrete creature stellari, forse giunte dall’iperuranio, uomini e donne dai volti talvolta indefiniti che a briglie tese seguono, con caparbia determinazione, rotte per destinazioni sconosciute.
Nel vuoto è un divino brivido che percepiamo. Da lassù le paure dell’uomo svaniscono, la durezza dei muri si sgretola, case e città sono leggere come piume. In questi micro-mondi scomposti, dai colori brillanti, volano libri, valigie, animali d’aria, d’acqua o di terra, ed antiche imbarcazioni che navigano nel vuoto a vele spiegate.
Alessandra Carloni è abile nell’esaltare la bellezza del volo, della leggerezza, della vita in quanto viaggio ed esplorazione fisica ed animica, metafora dell’esistenza, concepita non come fuga dalla realtà bensì come consapevolezza della condizione dell’essere.
“Tutti quanti tra gli uomini abbiano in sé qualcosa della farfalla e della bolla di sapone, sappiano meglio di tutti che cos’è la felicità”, così parlava Zarathustra nell’opera di Nietzsche.
Sono forse ali quelle che vedo sulle spalle di una giovane donna?
Ali di libellula, piume, penne di uccelli selvatici, ali di tela leonardesche che ci rammentano il sogno dell’uomo di volare fin dall’origine dei tempi.
È una pittura che danza. Ritmi sinuosi, forme morbide ed avvolgenti, luci reminiscenti, atmosfere fiabesche che simbolicamente liberano l’uomo dal soggettivismo spingendolo verso continue metamorfosi tra incanto e disincanto.
Personaggi fiabeschi attraversavano, come giganti in viaggio, metropoli desolate, spesso indossano occhiali da aviatore, bizzarri copricapi alati, memori delle divinità mitologiche, talvolta con espliciti riferimenti al mondo animale.
La maschera, come afferma Alessandra Carloni, è un chiaro omaggio alla tradizione e al folclore cittadino. Maschere bellamente osteggiate per il semplice gusto di celare la propria identità.
L’artista sa coniugare sapientemente letteratura e pittura. La parola e il segno sono complementari. Ad ispirare le sue opere autori italiani e stranieri quali: Jules Verne, Herman Melville, Marco Polo e Italo Calvino.
È una pittura colta e raffinata quella di Alessandra Carloni, che porta sulla tela, così come sui muri delle architetture delle grandi capitali mondiali, temi importanti della contemporaneità.
La pittura diventa anche un mezzo per raccontare un futuro che è già presente, la caducità del vivere contemporaneo, dove le nuove tecnologie hanno reso labili i confini tra realtà ed immaginazione, tra viaggio fisico e virtuale.
In questo gioco di finzione ed illusione, vittime di una tecnologia disorientante, sono creature senza volto, immobili umanoidi che indossano visori. Qual è il destino della natura in questi grigi ed affollati paesaggi antropici?
Madre natura, inizialmente sopraffatta e calpestata, riscattata potentemente, emerge poderosamente dal cuore delle architetture cittadine.
L’uomo del futuro, così come lo immagina l’artista, è un uomo nuovo, cosciente delle sue origini, più rispettoso del mondo naturale. Uomo e natura non sono più distinti e separati, ma entità interconnesse.
L’uomo del futuro ha un corpo fatto di foglie, di elementi naturali ed animali, abitante di una “giungla urbana”, dove arte e tecnologia digitale pacificamente convivono.
Le oltre quaranta opere in mostra alla Galleria d’arte contemporanea di Palazzo Ducale rendono omaggio al complesso percorso artistico e stilistico di Alessandra Carloni,
“Tracce” che raccontano un’estetica di rara raffinatezza, capace di affascinare e coinvolgere un pubblico eterogeneo, un invito a guardare il mondo dall’alto e a continuare a viaggiare con l’immaginazione oltre le sfere celesti, là dove risiedono le realtà assolute e dove l’animo umano si desta.