LE OPERE DI LIA PASCANIUC NEL FILM «LA STANZA DEL SORRISO»

LE OPERE DI LIA PASCANIUC

NEL FILM «LA STANZA DEL SORRISO»,

CANDIDATO AI DAVID DI DONATELLO

Le opere della visual artist Lia Pascaniuc sono state inserite nel lungometraggio “La stanza del sorriso” di Enzo Dino, selezionato nella rosa dei 60 candidati al premio cinematografico italiano David di Donatello 2020.

La partecipazione di Lia Pascaniuc a questo progetto abbraccia un percorso non soltanto artistico, ma anche sociale: i ricavati del film sosterranno infatti la ricerca oncologica, Ugi Onlus e Airc. L’artista, che inoltre ha un’innata propensione a cimentarsi in esperienze culturali nuove e lontane dal suo consueto ambito, si riconosce nel messaggio positivo e di speranza di cui il lungometraggio si fa portavoce.

<<È stato un onore partecipare al progetto – commenta Lia Pascaniuc -, ritengo che l’arte abbia anche una funzione terapeutica oltre che culturale ed estetica e nel film questo messaggio viene fortemente sostenuto. Sono, infatti, felice che i miei lavori abbiano contribuito a diffonderlo, entrando a far parte di un contesto espressivo ben preciso e carico di significato>>.

Il film, inoltre, ha vinto numerosi premi in America: Best Film Drama New York, Premio del pubblico Las Vegas, Premio speciale Great Cinema Now – UTAH, Selezionato al Cathartis Film Festival, San Pietroburgo Russia e Finalista del Social Film Festival di Benevento.

Con questa collaborazione, che porta l’arte visiva di Lia Pascaniuc nelle sale cinematografiche e al grande pubblico, l’artista si avvicina a un nuovo percorso progettuale, che toccherà i temi del sociale e della beneficienza: l’arte è una forma espressiva trasversale e deve arrivare a tutti e può con i suoi contenuti diventare uno strumento di ausilio e sostegno alle persone in difficoltà.

Lia Pascaniuc, rumena di origini e torinese di adozione, è una visual artist che utilizza diversi linguaggi contemporanei per indagare tematiche ed emergenze dell’odierna società. Dal 2009 affronta con la sua arte (coadiuvata nelle sue ricerche da professionisti sul tema) il fenomeno del clima e di conseguenza la trasformazione dei paesaggi. Tra le più importanti partecipazioni sono da menzionare: nel 2018-2109: Museo della Shoa – Milano, Vita LiquidaXerjoff Gallery Torino, Global warming a Casa Olimpia-Sestriere; All’archivio italiano dell’autoritratto fotografico – Senigallia; Galleria Weber & Weber – Torino; con La complessità dei paesaggi China Photojournalism (Shandong); Global warmingParma; nel 2017: La solitudine dell’autoscatto al Palazzo Guidobono-Tortona; nel 2016: Vita Liquida-Acquario Civico di Milano; Istanbul ArtFAir con Galleria Barbara Paci – De Rerum Natura “Infra Terram” a Pietrasanta, al Festival della Scienza, con Galleria AmyD-Genova; nel 2015 : 11° ArtVerona Fair e Liquid Landscape-Galleria RezArte, Circuito Off Fotografia Europea.

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