Massimo Lomi – Soltanto la luce – Galleria Lattanzi – Carrara

Le stanze della Galleria Lattanzi si aprono per accogliere la nuova mostra del pittore livornese Massimo Lomi, che ha a Carrara le radici della sua formazione, come studente del liceo artistico sul finire degli anni ’70. Lomi proviene da una famiglia di artisti di matrice post-macchiaiola, come nipote di Giovanni Lomi, e da lì muove la sua ricerca in totale autonomia.
La nuova mostra carrarese, dall’evocativo titolo Soltanto la luce, intende mettere al centro proprio la duttilità di espressione di Lomi, con diversi soggetti che squadernano la poliedrica attività dell’artista.
L’appuntamento è per sabato 11 marzo, alle ore 18, con il vernissage durante il quale sarà presente l’artista, assieme allo storico dell’arte e curatore della mostra Davide Pugnana. Verranno illustrate le opere scelte per l’evento.
Per l’occasione Lomi omaggerà il pubblico presente con alcuni cadeaux. Artisti come Massimo Lomi – il quale addirittura porta inciso nel suo destino anagrafico l’appartenenza ad una “scuola” – dipingono continuando a scavare nel senso e nella portata di un movimento, arricchendolo con intelligenza figurativa. Nel suo caso è l’ondata macchiaiola a permanere innegabilmente attiva nello svolgersi del suo processo creativo.
Quest’ondata di liberazione, esplosa nel cuore risorgimentale dell’Ottocento con fuoriclasse della pittura come Fattori e Cabianca, è stata talvolta recuperata dalle generazioni successive con un piglio non sempre di fresca attualizzazione, ma di ingolfo manierista. In mostra, delle visioni pittoriche di Lomi, percepiamo subito il palpito trepido, tremulo e nudo. Quella sua sicurezza di mestiere non cede mai a fraseggi retorici, né si fa filtro azzimato di vedute tolte al vasto campionario del già visto.
Si potranno vedere da vicino le sue fughe prospettiche di passerelle sul mare, incendiate dal biancore mozzafiato del sole di mezzogiorno; la sua infilata di ombrelloni colti di scorcio dal basso, o il ritmo delle cabine ritte nell’aria di quarzo, traforate di luce abbacinante, sono pulitissimi attimi di visione. Le sue fenditure di luci languide nelle sere che muoiono sopra i tetti delle città, come il suo senso poeticissimo della lontananza, restituiscono un modo di sentire il dato fenomenico che trascende ogni appartenenza a scuole e poetiche precedenti.
Lomi attraversa con perizia la stagione macchiaiola e lo fa per trovare la sua specifica angolazione di trasfigurazione stilistica. Ogni tela di Lomi poggia su un nitore, su una semplicità profonda di visione, che ci sembra come uno spicchio di realtà visto dopo un’operazione di cataratta. È questa pittura senza ombre, al limite della saturazione abbacinante, la cifra più autentica della pittura di Lomi.
Ingresso libero
Opening: sabato 11.03.2023 alle ore 18.00
dall’11.03.2023 al 08.04.2023
dal martedì al sabato: ore 17.00 – 20.00 Su appuntamento in altri orari
info: 3389965819 – idra.ass.artisticoculturaleaps@gmail.com