Nicolò Link Hg Andreatta – Resti presenti, Rovine future – Visioni ALTRE

Sabato 14 novembre 2020 alle ore 11.30 viene inaugurata
la personale dell’artista
Nicolò Link Hg Andreatta
Campo del Ghetto Novo, Venezia
12 – 30 novembre 2020
tutti i giorni
11.00 –18.00 ingresso libero
Resti presenti rovine future – Dialogo tra l’essere umano e i luoghi abbandonati nel tempo, dal Piranesi al post graffitismo di Nicolò Andreatta.
Il 14 novembre si terrà la presentazione a cura di Visioni Altre/

Adolfina De Stefani, dalle ore 11:00 alle 18:00.
A seguito del nuovo Dpcm, non sarà possibile un vernissage ma avrà luogo un ‘porte aperte’ in presenza dell’artista.
“Resti presenti, Rovine future – Un dialogo tra l’essere umano e i luoghi abbandonati nel tempo, dal Piranesi al postgraffittismo”.
L’artista presenta una serie di opere grafiche-pittoriche di grandi dimensioni a cura di Adolfina de Stefani.
Il progetto “Resti presenti, Rovine future” nasce dall’analisi di una realtà scomoda:
la presenza di rovine architettoniche che coinvolgono tutto il territorio italiano.
L’artista guarda alle rovine interrogandosi sulla loro valenza simbolica: che cosa significavano questi resti per gli uomini del passato? Quando una rovina si può definire tale e che come si possono interpretare e vivere questi luoghi ormai abbandonati?
Basandosi su documentazioni storiche quali le Antichità Romane Tomo I, Tomo II, Tomo III si può notare come il tema dei resti architettonici abbia fortemente interessato la produzione artistica del ‘700 di Gian Battista Piranesi, lasciandoci in eredità una vasta raccolta di riflessioni. Tuttavia, il fascino delle rovine non è andato perso nel tempo e il poter dare vita a ciò che gli altri ritengono ormai morto è un tema ricorrente nella scena artistica attuale.
L’artista concentra la sua produzione attraverso la creazione di interventi site-specific non invasivi in zone urbane dismesse, con il fine di riqualificarle dando loro nuova vita e significato.
In questo caso, Nicolò Link Hg Andreatta sviluppa la sua ricerca creativa partendo dalle incisioni di Piranesi, per poi reinterpretarle secondo la sua visione contemporanea. Si creano così delle realtà oniriche nelle quali passato e presente coesistono e dialogano tra loro. “Resti presenti Rovine future” pone degli interrogativi urgenti sullo spazio e su come noi lo percepiamo in base al nostro vissuto quotidiano. Che cosa dà vita ad un luogo? E’ fondamentale un costante intervento umano oppure la semplice attribuzione di un significato basta come condizione necessaria e sufficiente per rendere un luogo significativo?
12 – 30 novembre 2020
tutti i giorni
11.00 –18.00 ingresso libero