Scenari Alpini: i 5 progetti vincitori della Call del Museo di Fotografia Contemporanea per Milano-Cortina 2026
SCENARI ALPINI — PAESAGGI E COMUNITÀ FRA TRADIZIONI E FUTURO
Selezionati i cinque progetti vincitori della Call for Project promossa dal Museo di Fotografia Contemporanea nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano-Cortina 2026
Cinisello Balsamo-Milano, 30 giugno 2025 – Si è conclusa la selezione della Call for Project “Scenari Alpini. Paesaggi e comunità della Lombardia fra tradizioni e futuro”, promossa dal Museo di Fotografia Contemporanea – che dal 27 novembre 2024 è ufficialmente Museo Nazionale di Fotografia (Munaf) – con il contributo di Regione Lombardia, nell’ambito del programma dell’Olimpiade Culturale di Milano-Cortina 2026.
La Commissione, riunitasi in data 26 giugno 2025 presso la sede museale di Villa Ghirlanda, Cinisello Balsamo, ha esaminato le 136 candidature, selezionando i cinque progetti vincitori e attribuendo due segnalazioni di merito.
I VINCITORI
Stefano Boccalini (Milano, 1963) con Tessere domande – saperi, parole e spazio pubblico.
Il progetto artistico si basa sul lavoro concreto di costruzione di una comunità, a Monno, in Valle Camonica, in cui saperi immateriali legati alla tessitura e al ricamo diventano opportunità di scambio, trasmissione intergenerazionale e sviluppo economico e sociale. Le parole condivise diventano punto di partenza per ripensare oggi i contesti montani (in collaborazione con Ca’Mon – Centro di Comunità per l’arte e l’artigianato della montagna e Associazione Intrecci).
Chiara Brambilla (Milano, 1982) e Luca Mosso (Bormio – SO, 1962) con Understory Voyeur.
Il progetto riflette sul concetto di rappresentazione degli animali selvatici, ribaltando la visione antropocentrica con cui solitamente il mondo naturale viene osservato. La ricerca, sotto forma di installazione video multicanale, si sviluppa tra il Parco Regionale delle Orobie Bergamasche e il Monte Barro.
Alessandro Dini (Pescia – PT, 1996) e Yrong Wu (Zhejiang – Cina, 1997) con Cronotipi dell’abitare: trasformazioni temporali e spaziali nelle Alpi.
Una ricerca fotografica sulle trasformazioni dei territori montani e urbani di Bormio, Livigno e Milano in occasione delle Olimpiadi Invernali. Le opere mettono in relazione cantieri e infrastrutture con la vita quotidiana e i cicli naturali.
Francesco Merlini (Aosta, 1986) con Never Seen the Sea.
Madesimo, il comune più lontano dal mare, è il centro di questa ricerca visiva e multimediale che, partendo da memorie personali e da Giosuè Carducci, esplora le ambiguità della fotografia di paesaggio tra archivi storici e familiari.
Benedetta Ristori (Fiesole – FI, 1988) con Custodi del tempo verticale.
Un processo partecipato che coinvolge le donne della comunità di Ornica e Valtorta, nelle prealpi bergamasche, per raccontare uno spazio di rigenerazione delle terre alte e interrogarsi su modelli sostenibili di abitare.
SEGNALAZIONI DI MERITO
Attribuite per l’innovazione artistica, l’uso di tecnologie avanzate e l’esplorazione di miti e ritualità.
Alessandro Laita (Zevio – VR, 1979) e Chiaralice Rizzi (Como, 1982) con Senza titolo.
Un progetto che unisce memoria e AI, partendo dall’Archivio di Etnografia e Storia sociale di Regione Lombardia, per rileggere visivamente i riti del fuoco delle Alpi Lombarde nella zona di Ponte Nossa e Ardesio.
Collettivo JOF / Luca Vigliani (Udine, 1985) e Tomaso Clavarino (Torino, 1986) con Hide and Seek.
Un’indagine tra realtà e finzione, scienza e leggenda, nei territori della Val Masino e Val di Mello. Una riflessione multimediale tra fotografia, video e audio sulle mitologie alpine e il futuro delle zone di alta quota.
La Commissione – composta da Davide Rondoni (Presidente del Museo e della Commissione), Matteo Balduzzi (Curatore scientifico del Museo), Benedetta Cestelli Guidi (storica e critica della fotografia), Renato Ferlinghetti (geografo) e Walter Niedermayr (fotografo e artista) – ha evidenziato l’alta qualità artistica, la varietà dei linguaggi e la vitalità del panorama fotografico italiano contemporaneo.
“Abbiamo voluto dare spazio a chi sa raccontare le montagne lombarde con occhi nuovi e linguaggi contemporanei – ha dichiarato l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso –. I progetti vincitori parlano di comunità, ambiente, lavoro e identità. È questa la direzione che Regione Lombardia intende seguire nell’ambito dell’Olimpiade culturale: un racconto autentico dei territori, fatto da chi li vive”.
Il Presidente del Museo, Davide Rondoni, ha aggiunto:
“La montagna, le zone alte sono da sempre luogo dove si cerca riparo e ispirazione specie nelle epoche personali o collettive di soffocamenti. Questa iniziativa e questi lavori belli tra tanti belli ci offrono una traiettoria per lo sguardo e per il cuore”.
I progetti selezionati saranno realizzati nel corso del 2025 e confluiranno in una grande mostra collettiva al Museo Nazionale della Fotografia, in occasione delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026. Le opere entreranno poi a far parte delle collezioni del Museo.
Ufficio stampa
Museo di Fotografia Contemporanea
Villa Ghirlanda, Cinisello Balsamo (MI)
mufoco.org
ufficiostampa@mufoco.org
f.griziotti@mufoco.org