Triennale Decameron – Luca Lo Pinto

Continua il programma in streaming di Triennale Milano, una serie di appuntamenti per vivere anche online le attività organizzate dall’istituzione.

Prosegue il Decamerone: prendendo spunto dall’opera di di Giovanni Boccaccio, Triennale ha invitato artisti, designer, architetti, intellettuali, musicisti, cantanti, scrittori, registi, giornalisti ad “abitare” gli spazi vuoti di Triennale per sviluppare una propria personale narrazione.

Prossimo appuntamento, domani 28 aprile alle ore 17.00, con Luca Lo Pinto, direttore del museo MACRO.

Luca Lo Pinto, in dialogo con il curatore Davide Giannella, parlerà di criticità e risorse, dinamiche e prospettive del sistema dell’arte contemporaneo e della produzione artistica e culturale oltre la pandemia.

 

Martedì 28 aprile, ore 17.00

Luca Lo Pinto, direttore del museo MACRO

 

Proseguono gli appuntamenti di Triennale Decameron – il format di Triennale Milano che invita artisti, designer, architetti, intellettuali, musicisti, cantanti, scrittori, registi, giornalisti a sviluppare una personale narrazione – con il direttore del museo MACRO di Roma Luca Lo Pinto, martedì 28 aprile.

Nell’ambito di Triennale Decameron, Luca Lo Pinto, in dialogo con il curatore Davide Giannella, parlerà di criticità e risorse, dinamiche e prospettive del sistema dell’arte contemporaneo e della produzione artistica e culturale oltre la pandemia.

 

Triennale Decameron è un progetto di Triennale Milano sviluppato a partire dallo spunto del Decamerone di Giovanni Boccaccio, che narra di un gruppo di giovani che nel 1348 per dieci giorni si trattengono fuori da Firenze per sfuggire alla peste nera e a turno si raccontano delle novelle per trascorrere il tempo.

 

Tutte le “novelle” di Triennale Decameron saranno trasmesse in diretta sul canale Instagram di Triennale. Tutti i giorni alle 17.00.

 

Luca Lo Pinto

Nato a Roma, 1981. Dal 2020 è Direttore Artistico del MACRO con il programma triennale Museo per l’Immaginazione Preventiva. Dal 2014 al 2019 ha lavorato come curatore della Kunsthalle Wien, dove ha organizzato le personali di Camille Henrot, Gelatin/Liam Gillick, Pierre Bismuth, Nathalie du Pasquier, Babette Mangolte, Charlemagne Palestine, Olaf Nicolai e le collettive Time is Thirsty; Publishing as Artistic Toolbox: 1989-2018More than just wordsIndividual Stories–Collecting as Portrait and MethodologyOne, No One, One Hundred ThousandL’Exposition ImaginaireFunction Follows Vision, Vision Follows Reality. Tra le altre mostre curate si segnalano Luca Vitone–Io, Luca (PAC, Milano); XVI Quadriennale d’Arte (Palazzo delle Esposizioni); Le Regole del gioco (Fondazione

Achille Castiglioni); Trapped in the Closet (Carnegie Library/FRAC Champagne Ardenne); Antigrazioso (Palais de Toyko); Luigi Ontani–AnderSennoSogno (Museo H.C. Andersen); D’après Giorgio (Fondazione Giorgio e Isa de Chirico). Nel 2004 ha co-fondato la rivista e casa editrice NERO. I suoi scritti sono apparsi su numerosi cataloghi e riviste internazionali. Si è occupato della redazione di libri di artisti quali Luigi Ontani, Babette Mangolte, Gino De Dominicis, Mario Garcia Torres, Olaf Nicolai, Giorgio Andreotta Calò, Emilio Prini, Mario Diacono, Charlemagne Palestine. Nel 2012 ha curato la pubblicazione Documenta 1955-2012The Endless Story of Two Lovers. Nel 2014 ha ideato il progetto editoriale 2014 concepito come una time capsule.