Valeria Cipolli riceve il diploma d’onore al Premio “Michelangelo Buonarroti” con “I colori parlano tutte le lingue?”
Valeria Cipolli riceve il diploma d’onore con menzione d’encomio al Premio Internazionale “Michelangelo Buonarroti” con la silloge “I colori parlano tutte le lingue?”
Giovane Holden Edizioni
“I colori parlano tutte le lingue?”, pubblicato da Giovane Holden, è un libro pensato per tutti gli amanti dell’arte: pittori, artisti e chiunque si senta tale, indipendentemente dalla forma o dal luogo in cui esprime la propria creatività.
“Galeotta è stata un’ esposizione internazionale a cui ho avuto il piacere di partecipare come artista – ci dice – dove ho avuto modo di conoscere centinaia di artisti da ogni parte del mondo. Riflettendo sui molteplici aspetti del colore una domanda mi è sorta spontanea: i colori scrivono davvero in tutte le lingue? Può lo stesso rosso o lo stesso blu raccontarci storie simili parlando lingue diverse? Il tuo giallo è uguale al mio?”
A questi e altri interrogativi sul mondo dell’arte e sul processo creativo, l’autrice cerca di dare una risposta attraverso i suoi versi, guidando il lettore in un viaggio che esplora il suo universo artistico e interiore. La sua palette cromatica personale si intreccia con una visione multiculturale, arricchendo la narrazione con sfumature di significati e prospettive differenti.
La copertina, realizzata dall’autrice stessa, ha una storia particolare. “Come ci racconta, nella parte inferiore dell’immagine sono raffigurati 18 artisti incontrati alla Biennale di Firenze lo scorso anno, ognuno rappresentato attraverso i simboli distintivi della propria arte o personalità”.
“Ci tenevo a fare questo omaggio ad artisti conosciuti personalmente affinché il libro svolgesse una funzione anche diciamo così sociale. L’idea della raccolta, infatti, proprio perché concepita all’interno di una potente incubatrice di condivisione come una mostra d’arte – ci tiene a precisare – è che possa anche fare da ponte attraverso la sua stessa divulgazione, mettendo in contatto gli artisti che la leggeranno, in un circuito virtuoso di creatività e supporto che si autoalimenta.”