WALTER MARIN GIAN LUCA GALAVOTTI MICHELE PUCACCO Wikiarte Bologna

Walter Marin, Gian Luca Galavotti, Michele Pucacco – Wikiarte – Bologna

Walter Marin

Gian Luca Galavotti

Michele Pucacco

Wikiarte

Galleria d’Arte Contemporanea

Bologna

7 – 19 settembre 2019

Vernissage sabato 07 settembre 2019 ore 18.00

durante la serata presenzierà la Dott.ssa Denitza Nedkova

8 hertz di frequenza, otto cicli per secondo è il battito della Terra – del suo campo elettromagnetico -, la frequenza di replicazione del DNA umano e il ritmo delle onde encefaliche Alpha con cui il cervello attivava capacità extrasensoriali quali visione a distanza, telepatia, telecinesi, ecc., capacità latenti presenti in ognuno di noi.

Esattamente 432 Hz di accordatura tonale sono necessari per attivare – anche se temporaneamente – in noi lo stato Alfa che vibra a 8 Hz di per sé non udibili dall’orecchio umano. Esattamente 432Hz sono quelli che usano i grandi nomi della musica – da Mozart a Chet Baker – per trasformare le onde sonore in arte.

Walter Marin segue queste good vibes e le trasforma in immagini costruite non di note e frequenze ma di colori e forme. Ma la vibrazione aurea – quella dell’ottava musicale – pervade la pittura, è l’anima dello stesso battito vitale che scandisce l’esistenza fisica di ogni presenza materiale, animata o non. La tela è concepita come melodia, come risonanza che si accorda con la naturale trepidazione del creativo che sente l’incessante respiro della realtà proiettato nella concretezza specifica dell’artefatto. Le raffigurazioni diventano, dunque, toni che emergono, si espandono e si dissolvono nell’ambiente circostante in un gioco sinestetico che produce la figurativa traccia cromatica degli otto cicli per secondo.

La ripetitività delle tracce che crea il ritmo iterativo, l’acutezza dei suoni che si concretizza in forme e materiali duri, la dissoluzione tonale che pervade cromaticamente l’ambiente sono tra le principali caratteristiche dell’intervento creativo di Michele Pucacco. In un solo suono centrale – che si irradia circolarmente sulla tela in numerosi sottosuoni policromi – o in un’intera melodia – che scandisce forme ovali e angolari, superfici ruvide o brillanti -, la raffigurazione è incentrata sulla ricerca di un’armonia tra tecniche, materiali ed espressività che determina un linguaggio artistico poliedrico ma chiaro e efficace che tramite contrasti semplici – cromatici, materici, dimensionali – e reiterazioni essenziali e melodiche attiva una narrazione universale che gode dalla geometria musicale priva di limiti direzionali. La superficie pittorica offre la sua bidimensionalità come base per uno sviluppo spaziale che segue la legge delle armoniche, amplificando ed arricchendo la frequenza base con valori multipli e di spettro diverso. Pucacco coinvolge, dunque, le diverse possibilità dell’arte visiva come gli strumenti musicali sono coinvolti in quella sonora, effettuando un’accordatura verdiana che dà il LA sempre a 432 Hz.

L’arte di rendere percepibile – visibile e udibile – quell’ elemento marginale che interessa solo l’attenzione periferica ma che diventa fulcro dell’esperienza olistica impegna tutto l’operato di Gian Luca Galavotti. Come gli 8Hz non sono udibili se non coinvolti in un’esecuzione tonale binaurale a 432 Hz, cosi un attrattore cognitivo determinante – come il rosso di un vestito o il punto esclamativo di una frase – non è definibile tale se non zoomato nel proprio contesto così da evidenziare la sua essenzialità. Galavotti effettua questo processo non solo attraverso un ingrandimento mirato, ma anche tramite una depauperazione cromatica della raffigurazione. Il contrasto sottolinea gli elementi divergenti e definisce le forme. Ma senza la melodia binaria non giungerebbe mai al nostro orecchio la frequenza aurea e senza la contestualizzazione sommaria e monocroma non emergerebbe mai al nostro occhio il punto di colore. Così evidenziato il singolo elemento diventa oggetto di infinite interpretazioni e ri-contestualizzazioni, poiché da un semplice segno di interpunzione si è trasformato – grazie all’intervento creativo – in un feromone dello storytelling.

Denitza Nedkova

Galleria Wikiarte

Via San Felice 18 – Bologna

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Durata mostra:
dal 07 settembre al 19 settembre 2019
dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00
19 settembre chiusura ore 15.00
Info e contatti:
Mail: info@wikiarte.com
Sito: www.wikiarte.com