Alcide Fontanesi – LA CITTÀ DELLE SCULTURE  – mtn | museo temporaneo navile di Bologna

LA CITTÀ DELLE SCULTURE 

Alcide Fontanesi

mtn | museo temporaneo navile di Bologna

via John Cage 11/a – 13/a

17|12|2021-23|01|2022

A un anno dalla sua scomparsa mtn | museo temporaneo navile intende fare una sintesi della straordinaria vicenda creativa di Alcide Fontanesi (Reggio Emilia 1926, Bologna 2020).

Il progetto espositivo sottolinea gli aspetti della sua opera relativi all’indagine sullo spazio pubblico e sulla funzione dell’arte in un contesto sociale: questo ha caratterizzato tutta la sua ricerca. Nella pratica creativa di Fontanesi la scultura è attentamente progettata per inserirsi all’interno della comunità. Svolgendo in essa un ruolo sia funzionale, il luogo dove è posta l’opera diventa uno spazio di prossimità, dove le persone possono riunirsi, riposare, giocare; sia immaginativo, la materia, la forma e la sua superficie diventano un linguaggio capace di accogliere e comunicare nuovi orizzonti di senso all’organismo sociale. 

Quando ci si approccia al lavoro di un artista, occorre conoscere cosa muove la sua ricerca. Le motivazioni di Fontanesi, soprattutto nell’ultimo periodo, erano quelle di vedere le proprie opere vivere, non in un asettico luogo espositivo, ma dentro la città, accompagnando la quotidiana vita degli esseri umani. Immaginava con piacere che le sue sculture fossero in qualche modo aperte e disponibili ad accogliere, oltre che l’azione entropica degli agenti atmosferici, anche eventuali segni, graffiti, messaggi lasciati.

È dunque implicito questo rapporto paritario con l’altro, non così scontato, che l’artista cercava e che costituisce una delle motivazioni fondative del suo lavoro.

La Città delle Sculture, oltre che approfondire l’opera del maestro, attiva qualcosa di molto significativo e necessario oggi: il museo diffuso sul territorio, facendo così diventare l’arte esperienza condivisa e democraticamente disponibile a tutti.

All’interno di mtn | museo temporaneo navile sono ospitate un numero significativo di opere plastiche e pittoriche di Fontanesi che fungeranno da centro dal quale sarà possibile, anche grazie a un supporto critico e a una mappa resa disponibile dal museo, conoscere le opere pubbliche presenti sul territorio di Bologna. Questa esperienza di museo diffuso, oltre che sintetizzare l’essenza dell’opera di Fontanesi, permette di approfondire l’identità di mtn come museo di quartiere e luogo di ricerca in campo artistico e sociale. 

La mostra, curata da Marcello Tedesco, partecipa al programma ufficiale di ART CITY 2022 e sarà accompagnata da un testo critico di Valeria Tassinari.

La mostra è sempre visibile dall’esterno del museo.

Via John Cage 11/a-13/a – 40129 Bologna

Orari: venerdì dalle 15 alle 19, solo su appuntamento scrivendo con anticipo a info@museotemporaneonavile.org

museotemporaneonavile.org

BIOGRAFIA

Alcide Fontanesi nasce a Reggio Emilia il 29 maggio 1926. Trascorre l’infanzia a Roncadella, nella campagna reggiana, e fin da bambino rivela una naturale predisposizione e attenzione al disegno, un desiderio non sempre rispecchiato in famiglia durante gli anni della crescita e della prima formazione scolastica. È partigiano durante la seconda guerra mondiale con il nome di battaglia “Lince”. La qualifica di patriota gli viene conferita dall’ANPI per il reclutamento nel reparto della 76a S.A.P. dal 15 dicembre 1944 al 5 ottobre 1945. Si trasferisce a Bologna negli anni cinquanta, e nella città di adozione inizia a occuparsi di progettazione e produzione di arredamenti di interni per abitazioni e uffici. La passione per il disegno, la pittura, e l’uso dei materiali è affiancata al lavoro di ideazione e elaborazionesvolto in officina fino agli inizi degli anni settanta, quando lascia l’azienda per dedicarsi al solo lavoro artistico. La frequentazione con il maestro bolognese Paolo Manaresi lo incoraggia a proseguire nella scelta, e a dare forma al linguaggio espressivo di quegli anni: dal paesaggio, alla pittura informale dei materiali, fino alla modellazione delle lastre di ferro il cui contorno morbido e docile diviene una cifra del suo fare scultoreo. Nel 1973 dà vita al laboratorio artistico chiamato “Il tubo”, situato nella bolognese via Mascarella degli anni Settanta, all’interno del quale si animavano dibattiti artistici, culturali e politici, uno spazio che via via si trasforma e lascia il testimone all’attività espositiva del Centro Mascarella Arte Ricerca nel 1982.

Negli anni ottanta Adachiara Zevi descrive il lavoro artistico di Fontanesi come una “ricerca successiva di contaminazioni tra materiali e spazi diversi” (1983). E in questo decennio la pittura su tela e su tavola di legno lascia il passo al dialogo tra le sculture in acciaio e gli spazi, sia interni sia esterni, che diventano luoghi grazie alla relazione e allo scambio che li trasforma. Una “scultura di superficie” come è stata chiamata da Andrea B. Del Guercio, con una vocazione che “accresce e qualifica una volontà ‘aperta’ dell’opera plastica” (1990). 

Grazie alla collaborazione del presidente del Quartiere Navile Claudio Mazzanti e del Comune di Bologna, nel novembre del 1998 viene ospitato all’interno del “Progetto Bolognina” un nucleo di sculture realizzate nel biennio 1997-1998, concepite per essere esposte all’aperto, in dialogo con il vecchio quartiere della città. Nel 2006 sette sculture di questo ciclo intitolato “Genesi” trovano collocazione permanente nell’area antistante al Teatro Testoni, nel Parco Zucca, nel Parco dei Giardini e nel Parco della Fiera, distretto situato nel limitrofo Quartiere San Donato che per volontà del presidente Riccardo Malagoli ampliava la mappa e metteva in comunicazione le opere scavalcando i confini amministrativi del territorio. Nel 2010 sarà ancora Riccardo Malagoli che in concomitanza con il progetto intitolato “Bella fuori… dentro San Donato” curato dal Comune di Bologna e dalla Fondazione del Monte, ospiterà “Abitare lo spazio” tre sculture di Fontanesi collocate permanentemente nelle aree verdi antistanti la ridisegnata sede del Quartiere. I locali ospiteranno nel 2018, per volontà del Presidente Simone Borsari e del Comune di Bologna, la donazione Alcide Fontanesi che è ricordata con le parole scritte di Valeria Tassinari: “Presentare l’opera di Alcide Fontanesi poco dopo il suo novantesimo compleanno è un regalo, un vero dono per chi scrive, perché nella sua persona e nel suo lavoro si incontrano un’energia stabile, una certezza di valori, una precisione poetica di rara delicatezza” (2017).

Nel giugno del 2017 la collaborazione tra il presidente del Quartiere Navile Daniele Ara, il Comune e la Provincia di Bologna consente ad Alcide Fontanesi la realizzazione sul territorio dell’ultima opera scultorea intitolata “Geometrie sospese”. L’opera donata al Liceo Sabin di Bologna è stata installata all’ingresso dell’Istituto per conferire una nuova identità al cortile e alla facciata del Liceo.

Alcide Fontanesi si è spento a Bologna il 14 settembre 2020, proprio in quei giorni mtn | museo temporaneo navile ospitava una sua opera in occasione della mostra “Neutral”.