Aleksandar Stamenov e Flaminia Verdoni – Dell’Uno e dell’Altro – Ex Chiesa di Santa Croce – Tuscania

Lunedì 14 agosto 2022 nell’antico borgo di Tuscania (VT), presso l’Ex Chiesa di Santa Croce, in Piazza F. Basile 41, dalle 18.00 alle 21.00, apre al pubblico Dell’Uno e dell’Altro, bipersonale degli artisti Aleksandar Stamenov e Flaminia Verdoni. La mostra sarà visitabile tutti i giorni fino a sabato 19 agosto.

Artisti compagni di viaggio e di vita, alla loro prima bipersonale espongono le loro ultime opere, analizzanti la grande tematica dell’umano e della sua interiorità, e in particolare, di ciò che è manifesto e di ciò che è celato allo sguardo del mondo. Aleksandar Stamenov, artista bulgaro nato nel cuore del Monte Vecchio, residente nel viterbese, nella sua ricerca pittorica esplora con tratti intensi e decisi la psicologia del soggetto, fermando la sua fuggente presenza sulla tela, in un attimo di vita condivisa fra il pittore e l’interiorità invasiva del modello che si lascia scorgere.

Quasi una roccia su cui aggrapparsi, come quando da bambino scalava il torrente, il pittore sembra voler ancorare le sue “presenze” ad un appiglio, arrestarle in un punto. Ritrarle. Tracciare segni  di contorno, che facciano presa. Poi la linea continua dell’identità, che ci aliena dal mondo e ci definisce. Ognuno è solo. (…) È così che il pittore graffia le sue presenze con il colore, ce ne fa intravedere le viscere. Tutto se ne va, tranne il dolore di chi ha sofferto.’’

(Ginestra Bacchio su Aleksandar Stamenov, dal catalogo della mostra Presenze, 2021)

Flaminia Verdoni, artista romana, nei suoi dipinti su carta ricerca la catarsi dell’interiorità di un individuo in perpetuo mutamento, disperato nel suo bisogno di definizione, esponendo in questa mostra il suo ultimo ciclo di opere, concentrate sulla fragilità del rapporto con l’altro, metafora del contrasto fra sè e il mondo.

C’è un movimento continuo, una eco che arriva da lontano, che ben si presta a un’analisi dell’identità che si fa epifanica, rivelata dall’autrice all’autrice stessa. Perché la domanda principe, quella che dà il via alla ricerca e che si risolve in ogni singolo stralcio pittorico – e che rende questi quadri profondamente saggi – è una, e una sola.

Chi sono io?”

E in quell’io è racchiuso il mondo intero. Qui è contenuta la radice, il contrasto tra il credere di essere qualcosa e il mettere in atto l’essenza stessa.’’

(Antonella Giannaccaro su Flaminia Verdoni, dal catalogo della mostra Come in una notte antica, 2022)

Dell’Uno e dell’Altro, interiorità a confronto, nell’esplorazione di ciò che non osa farsi vedere, di ciò che appena si lascia vivere.

Con il patrocinio del Comune di Tuscania, dell’Ass. Cult. Essential, dell’Ass. cult. ACTAS.