CORPOLOGIE – Ospizio Giovani Artisti – Roma

CORPOLOGIE
Artisti: Hamutal Attar, Seungjoo Bae, Davide Di Votti, Werther Germondari, Isea Karlsli, Bertik Korenek,Denton McCabe, Veronique Pozzi Painé, Luis Carlos Rodriguez.
Il corpo umano è protagonista in questa mostra, analizzato anche senza ritegno nelle sue infinite possibilità di interazione: sociali, psicologiche e naturalmente estetiche. Tutto attraverso le opere di nove artisti internazionali.
Attenzione: la mostra prevede le precauzioni di sicurezza Covid-19, gli ingressi saranno contingentati e consentiti soltanto con opportuni dispositivi di protezione individuale.
È inoltre vietato l’ingresso ai minori.
Periodo: 30 ottobre – 11 Novembre 2020
Orario nei giorni successivi l’inaugurazione: solo su appuntamento
Hamutal Attar (Tel Aviv, Israele, 1992) è interessata ad esplorare nuovi collegamenti tra animazione e videoarte. Il video in mostra “YYY AAA OOO” esplora il divario tra una persona e la sua anima e il tentativo di mediare tra i due. Il video è incentrato su una donna che lotta con il suo linguaggio interiore. Legge i segni all’interno del suo corpo e li vocalizza con voci primordiali. Questi segni si muovono e si contorcono, e il suo mondo interiore si scatena e la sfida. La collisione tra i mondi della donna offusca i confini tra loro.
Seungjoo Bae (Corea del Sud, 1995) è un artista visiva che vive e lavora a Parigi. Nel video in mostra essa interagisce con una ‘sex-doll’ e spiega: “Ero molto interessata al corpo della bambola e al suo aspetto iperrealistico, piuttosto che al suo uso. Oggi il corpo è un supporto per l’identificazione, ma a me interessava come strumento per sperimentare, scoprire e afferrare il mondo. Così ho deciso di incontrare la bambola in un corpo a corpo, senza identificarmi con la donna vera, la bambola del sesso… con le mie sensazioni del corpo come unico modo per conoscerlo”.
Davide Di Votti (Budapest, Ungheria, 1984) La sua ricerca principale riguarda il corpo umano. “Her…” è stata la sua prima mostra, a Berlino, nel 2018. È stata poi stata presentata a Budapest, ed è il successo è stato tale che è stata ripetuta due volte, anche a Belgrado. Il tema della mostra “Her…” è la tolleranza LGBTQ, ma soprattutto l’accettazione del transgenderismo. Una delle sue modelle per le stampe è stata la più famosa ragazza transgender ungherese, Angela Novak. Davide Di Votti ha anche realizzato una mostra sul tema del cancro al seno a Londra nel 2018.
Werther Germondari (Rimini, 1963) Artista visivo, performer e filmmaker. Attento a dinamiche innovative sperimentali neo-concettuali che si caratterizzano per un gusto ironico e surreale, svolge dai primi anni ottanta una ricerca attraverso numerosi media espressivi. Ha partecipato a esposizioni in gallerie private e spazi sperimentali internazionali, alternando installazioni d’ambiente, videowork e atti performativi, focalizzando l’attenzione su elementi nascosti, attinenti a una visione reale, sociale e politica. Nel 2013 ha ideato l’Ospizio Giovani Artisti.
Isea Karsli (Firenze, 1996) è una fotografa che attualmente vive e studia a Londra. È nata e cresciuta in Italia, ma i suoi genitori hanno origini turche e ha trascorso gli ultimi anni tra questi due paesi. A proposito del suo video ha detto: “Nella nostra società la rappresentazione della realtà ha soppiantato la realtà stessa; la cosiddetta Società dello Spettacolo incorpora l’individuo in atteggiamenti e comportamenti volti a far progredire una società consumata distratta, satura di immagini, in cui perdiamo di vista i paradossi e i meccanismi assurdi che guidano la nostra vita quotidiana”.
Bertik Koronek (Roma, 1998) è il nome d’arte di questo giovane e talentuoso artista visivo, che utilizza soprattutto la fotografia ed il video. Le foto presenti in mostra fanno parte di ‘Forray forever’, una serie di immagini sulla verginità nelle sue varie sfaccettature; in esse l’ingenua purezza infantile si scontra con la lasciva ossessione dell’adolescenza. Perversioni e morbosità che nascono dal tedioso strazio della noia nella solitudine e isolamento delle mura domestiche.
Denton Peter McCabe (Santa Fe, New Mexico, USA, 1983). L’attuale corpus di opere di McCabe consiste in collage, pittura, fotografia, videoart e soundart. Come membro registrato della Navajo Nation, il lavoro di McCabe critica la cultura globale e l’identità contemporanea come un individuo estraneo che scruta dalla periferia le questioni sociopolitiche contemporanee. Scegliendo di sfidare le aspettative degli artisti nativi americani, il suo lavoro estrae intenzionalmente la sessualità e la violenza, come reazione alla negazione collettiva dei nostri istinti umani di base.
Veronique Pozzi Painé (Giussano, 1975) Dopo il Liceo Artistico si e’ diplomata con lode all’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano), ha frequentato il S.Martin College of Art&Design (Londra) e l’Universita’ degli Studi di Milano Bicocca- Facolta’ di Psicologia, laureandosi in Discipline della Ricerca Psicologico Sociale, compiendo lunghe ricerche artistico/antropologiche in Asia. Attualmente lavora prevalentemente tra Milano e Berlino e la sua ricerca artistica si focalizza sulle contraddizioni e sulla disarmonia del contemporaneo, l’imprevedibilità, l’impermanenza e le situazioni borderline.
Luis Carlos Rodriguez (Ávila, Spagna, 1961) vive e lavora a Valladolid. Diplomato in Belle Arti, in tecniche audiovisive speciali presso la Facoltà di Belle Arti di Bilbao (Università dei Paesi Baschi). È stato professore di arti applicate ed attualmente è professore docente di formazione all’Università di Valladolid. Ha fondato e diretto SMAV, Audiovisual Media Service dell’Università di Valladolid e ha diretto numerosi programmi TV e diverse serie educative. Ha inoltre partecipato a numerose mostre collettive e realizzato diverse mostre personali.