ELIA PELLEGRINI (MAMIE) continua il suo percorso nel mondo dell’arte partecipando alla mostra Utopie e Distopie: Esplorando il Futuro Immaginato, alla Galleria Cael di Milano
ELIA PELLEGRINI MAMIE: UN VIAGGIO TRA SPERIMENTAZIONE E DUALITÀ
Il giovanissimo artista Elia Pellegrini, noto con lo pseudonimo di Mamie, continua il suo percorso di ricerca e sperimentazione nel mondo dell’arte, partecipando alla mostra Utopie e Distopie: Esplorando il Futuro Immaginato, in corso alla Galleria Cael di Milano dal 7 al 21 febbraio 2025. Una nuova esperienza espositiva che lo vede protagonista tra artisti internazionali impegnati nell’indagine dei futuri possibili attraverso il linguaggio visivo.
Un’arte in continua evoluzione
Mamie è un artista che si distingue per la capacità di tradurre in immagini le proprie emozioni, muovendosi tra stili e linguaggi differenti. La sua ricerca visiva si nutre di sperimentazione e si evolve costantemente, senza limitarsi a una sola forma espressiva. Il contrasto tra astrazione e figurazione è una costante della sua produzione, dove ogni elemento grafico diventa simbolo di un’identità in trasformazione.
Le sue opere figurative si caratterizzano per l’uso del bianco e nero, con personaggi enigmatici che emergono da intrecci di linee sinuose e segni grafici. Questi volti, che sembrano sospesi tra maschera e realtà, raccontano storie di fragilità e ricerca interiore. Allo stesso tempo, la sua produzione astratta si sviluppa attraverso composizioni dinamiche, in cui il gesto pittorico diventa espressione di libertà e istintività.
Il linguaggio dell’istinto e della materia
L’universo artistico di Mamie è dominato dall’equilibrio tra casualità e controllo, tra spontaneità e costruzione. Le sue tele astratte si articolano in una stratificazione di segni e colori, creando strutture visive che evocano tensioni e dualismi. Spesso utilizza materiali in modo non convenzionale, giocando con rilievi e texture per dare tridimensionalità alle sue opere e conferire loro un senso di profondità tattile.
Questo approccio sperimentale gli permette di indagare le emozioni umane in maniera viscerale, trasformando le sue opere in spazi di riflessione e interpretazione. Ogni tela diventa così una narrazione aperta, in cui lo spettatore è invitato a trovare il proprio significato.
“Libero di essere tragicamente”: il manifesto di Mamie
“Libero di essere tragicamente” è il messaggio che guida la sua ricerca artistica. Un invito a liberarsi dai condizionamenti mentali, a vivere l’arte come strumento di espressione autentica e incondizionata. Ogni sua opera diventa così un frammento di un percorso in divenire, un viaggio continuo alla scoperta di nuove forme di significato.
Con questa mostra, Mamie si inserisce in un contesto internazionale che esplora le visioni utopiche e distopiche del futuro, confermando la sua crescita artistica e la sua volontà di lasciare un segno nel panorama contemporaneo.