Fondazione Magnani-Rocca – Conferenza di  Alessandro Malinverni – Canova e la danza

CANOVA / IL BICENTENARIO

Un incontro speciale aperto a tutti gli amanti dell’Arte per celebrare il più grande esponente del Neoclassicismo in Italia, lo scultore Antonio Canova.

Giovedì 23 giugno alle ore 18.00 – Nella Sala del Goya della Fondazione Magnani-Rocca, Alessandro Malinverni studioso di Canova ed esperto di Neoclassicismo terrà una conferenza dal titolo “Canova e la danza”.

Un racconto dal vivo dedicato ad un artista straordinario, al cospetto di una delle sue opere più singolari, la Tersicore, musa della danza. Un appuntamento imperdibile per chi ama Canova e la Collezione di Luigi Magnani.

Solo giovedì 23 giugno in occasione della conferenza:

  • dalle ore 16.00 ingresso ridotto (5€ anziché 12€) alla Villa e alla mostra su Lucio Fontana
  • dalle ore 17.30 ingresso libero

L’ABC DI FONTANA

L come Linea

Nella mostra “Lucio Fontana. Autoritratto” c’è anche il capolavoro di Piero Manzoni “Linea m. 9,48” del 1959.

Secondo Lucio Fontana la Linea di Manzoni era una delle scoperte più geniali di tutto il Novecento. Lucio Fontana è stato un talent scout di giovani artisti e soprattutto un attento collezionista, proprio come Luigi Magnani che nella Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca, ha raccolto le opere di alcuni dei più importanti maestri della storia dell’Arte mondiale.

Per questo motivo nella mostra Lucio Fontana. Autoritratto ci sono anche opere di altri grandi del tempo di Fontana come BajBurriCastellaniPaoliniScheggi, Fabbro.

Nel suo dialogo con la storica dell’arte Carla Lonzi, Fontana parla proprio degli artisti a lui contemporanei e della sua personale collezione: “io non mi aspettavo, veramente, questo fiorire, quest’evoluzione così rapida e anche così omogenea di tutta questa gioventù che si è scatenata, si può dire, verso le ricerche nuove. E allora, un uomo anziano, anche un artista che, credo, anche riconosce il valore degli altri… perché non sono un egoista che credo solamente in me, perché ho una collezione aggiornatissima […] resta come frastornato no, quasi come impotente… e dice ‘ma io, cosa faccio adesso?’ “

Le opere dei “giovani” scelti da Fontana ci mostrano il suo gusto, la sua cultura e la sua personalità. Preferiva artisti estrosi, inclini all’inventiva pittorica o spaziale, sperimentali e raffinati. Ed è possibile vederle fino al 3 luglio alla Villa dei Capolavori