La Quadrata 2021 – La Giuria

La Quadrata 2021

La Giuria

Silvia Pierini, Gian Ruggero Manzoni, Piero Garibaldi

Vi presentiamo la Giuria che ha selezionato le opere in concorso alla decima edizione del contest promosso da Il Melograno Art Gallery

La Giuria si è espressa per indicare i 50 finalisti e i vincitori.

I Premi:

Premio Solo Show – una mostra personale

Premio Art Fair –  il vincitore sarà presente con alcune opere ad Arte Padova 2021

Un grandissimo ringraziamento ai Giurati che hanno reso possibile lo svolgimento de La Quadrata 2021

Silvia Pierini, Livorno

Classe 1973, è giornalista pubblicista e ufficio stampa. Ha collaborato per il quotidiano Il Tirreno, il settimanale di informazione della Toscana “OgniSette” riviste di musica e spettacolo. Oggi collabora per la rivista Reality Magazine.

Si e’ aggiudicata il premio di giornalismo ” l’Addetto Stampa dell’anno 2004″, menzione speciale assegnata dalla giuria nella sezione spettacolo e sport.

Coautrice del libro “Diario di uno Sbarco-guida alla scoperta di Livorno” della casa editrice Sillabe, del libro e ebook (Amazon) “E’ nato e ora? L’altra faccia dell’amore”.
Blogger per “Re-fashion news novita’ dal mondo” e “italiano brand shop”, ha collaborato per “Livorno dalla musica americana al jazz” edizioni Erasmo e per il catalogo “VAL DI CECINA Storie, Colori, Sapori”.

Gian Ruggero Manzoni, Lugo

Gian Ruggero Manzoni è nato nel 1957 a San Lorenzo di Lugo (RA), dove tuttora risiede.
È poeta, narratore, pittore, teorico d’arte, drammaturgo, performer.
Frequentato il Liceo Classico a Lugo di Romagna, nel 1975 si iscrive al DAMS di Bologna indirizzo Spettacolo.
Nel 1977, a seguito dei fatti riguardanti il famoso “Marzo Bolognese”, lascia la città emiliana e parte volontario nelle Forze Armate.
Negli anni successivi soggiorna per lunghi periodi in Belgio, in Francia e in Germania, dove frequenta quegli ambienti artistici. Insegna Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino dal 1990 al 1995.
Come teorico d’arte, pittore e poeta partecipa ai lavori della Biennale di Venezia negli anni 1984 e 1986, edizioni dirette da Maurizio Calvesi. Ha al suo attivo oltre 50 pubblicazioni e 70 mostre pittoriche.
Ama abitare in provincia e, come di solito dice, “dell’uomo di provincia possiede tutti i difetti, ma anche tutti i pregi”.

Gian Ruggero Manzoni, fin da giovanissimo, per tradizione familiare, si dedica a studi riguardanti l’ebraismo, le filosofie occidentali e orientali, l’antropologia e la storia.
Terminati gli studi liceali si interessa di musica, di cinema e dei linguaggi espressivi emergenti, in particolare del fenomeno definito, da linguisti come Tullio De Mauro, “lo slang giovanile… le nuove parole usate dai giovani”.
È del 1980 il suo primo libro, scritto in collaborazione con Emilio Dalmonte, titolato “Pesta duro e vai trànquilo/Dizionario del linguaggio giovanile” (Ed. Feltrinelli).
Nel 1981 si lega in amicizia col pittore Omar Galliani, assieme al quale inizia una proficua collaborazione che perdura tuttora.
Nel 1983 incontra, a Londra, il graffitista Keith Haring poi entra nella redazione della rivista romana “Cervo Volante”, edita dall’artista Tommaso Cascella nonché diretta, in un primo tempo, da Adriano Spatola, quindi da Corrado Costa, poi da Edoardo Sanguineti insieme ad Achille Bonito Oliva.
Allaccia i primi contatti con gli artisti della “Transavanguardia”, in particolare con Enzo Cucchi e con Mimmo Paladino, poi con Nino Longobardi e coi galleristi Lucio Amelio di Napoli ed Emilio Mazzoli di Modena.
Risale, sempre ai primi anni ’80, il farsi conoscere anche tramite la pittura (che Manzoni definisce “niente più che un prolungamento visivo della sua scrittura”).
Invitato da Maurizio Calvesi e da Marisa Vescovo, come poeta ed artista partecipa ai lavori della XLI Biennale di Venezia (anno 1984) curando, assieme al poeta Valerio Magrelli, la Sezione Poesia per “Arte allo Specchio”, quindi inizia una stretta collaborazione col gallerista Cleto Polcina di Roma, che lo porta a soggiornare spesso in quella città.

Conosce Gino De Dominicis, col quale s’intrattiene parlando d’antropologia e di cultura assiro-babilonese, poi Mario Schifano e Amelia Rosselli.
Nel 1985 mette in scena “Filokalia”, testo poetico-teatrale da lui recitato. La prima si tiene a Udine. In quel periodo il compositore Fernando Mencherini gli musica “La religione del suono”. La prima si tiene a Porto Venere.
Torna in Germania dove frequenta personalità artistiche del calibro di Penck, Lupertz, Beuys, Immendorff, Disler, Polke, Baselitz (partecipando a due seminari di pittura tenuti da quest’ultimo), quindi, di nuovo a Londra, avvicina Kenny Scharf, Bruce McLean e Jim Dine.
Ritornato in Italia riallaccia i contatti con Andrea Pazienza, fumettista, già suo compagno di studi al DAMS di Bologna, Augusto Daolio, leader de “I Nomadi”, e con l’amico di sempre Pier Vittorio Tondelli.  Nel 1986 è di nuovo alla Biennale di Venezia.
Inizia a frequentare Giovanni Testori poi, assieme a Marisa Vescovo, Concetto Pozzati, Piero Dorazio, Roberto Sanesi, Vettor Pisani, Omar Galliani fonda la rivista “Origini” (Ed. La Scaletta) che dirigerà fino al 1998.
Dal 1987, durante le sue letture poetiche, si fa accompagnare da musicisti jazz come Mario Gallegati, Nicola Franco Ranieri, Giorgio Ricci Garotti ai quali, nella seconda metà degli anni ’90, si affiancano il pianista-compositore Guido Facchini e il cantante-vocalista John De Leo. Comincia a collaborare con Lucrezia De Domizio e col di lei marito ‘Buby’ Durini.
La compagnia teatrale Giocovita e Paolo Valli mettono in scena il suo testo “Per colui che è”, dedicato a Ezra Pound. La voce recitante è del regista Egidio Marcucci e le scene sono di Graziano Pompili. La prima si tiene a Piacenza.

Nel 1988 è invitato a partecipare al convegno “La nascita delle grazie”, un evento organizzato a Riccione dai poeti Giuseppe Conte, Rosita Copioli, Mario Baudino, Roberto Mussapi, Tomaso Kemeny e da Stefano Zecchi (quelli che diverranno “lo zoccolo duro del Mitomodernismo”). Parte degli atti del convegno vengono pubblicati in “Origini”. Nel 1990 comincia a frequentare gli ambienti artistici milanesi e diventa uno dei responsabile delle pagine culturali di “Risk-Arte Oggi”, giornale diretto da Lucrezia De Domizio Durini, e con Gianni Celati collabora alla realizzazione della rubrica di prose “Narratori delle riserve” per il quotidiano “Il Manifesto”.  Nel 1991 Fernando Mencherini gli musica “Il codice”. La prima si tiene nel 1992 a Lugo di Romagna. Esecuzione al contrabbasso di Stefano Scodanibbio.
Approfondisce gli studi riguardanti Gorgia, Hume, Stirner, i nichilisti russi Zajcev e Pisarev, quindi Nietzsche, Heidegger, Benn, Bakunin, Junger, Spengler, Carl Schmitt, Camus, Celine e i tanti teorizzatori moderni del Nichilismo e del Pensiero Forte. Nel 1993 inizia a collaborare con le edizioni “Il Saggiatore”. Riallaccia i contatti con la Germania e, per un breve periodo, diventa responsabile per l’Italia della Scuola di Pensiero “Liebe und Aktion”, fondata nel 1901 a Berlino da H. Hoffmann e K. Fischer.  Sempre nei primi anni ’90 conosce e collabora con artisti come Giosetta Fioroni, Aldo Mondino, Giacinto Cerone, Arcangelo, Luigi Ontani, Jan Knap, Bruno Ceccobelli. Quindi, assieme a Miranda Cortes e al gruppo “La Frontera”, quale voce recitante, mette in scena uno spettacolo teatrale con scenografie di Cesare Baracca. Partecipa ai lavori della rivista/almanacco di prose “Il Semplice” (Ed. Feltrinelli) diretta da Gianni Celati ed Ermanno Cavazzoni. A livello scultoreo realizza vasi e formelle presso la storica Bottega di Ceramica Gatti di Faenza.
Conosce il pittore tedesco Anselm Kiefer.

È nella redazione di “Letteratura-Tradizione” (Ed. Heliopolis) quindi ne dirige tre numeri. Nel 2000 esce, in Germania, con l’editore Matthes & Seitz Verlag di Monaco di Baviera, il libro di poesie “Il digiuno imposto”, illustrato da Mimmo Paladino. Il libro viene presentato a Merano e a Brunnenburg, nelle sale del castello che fu di Ezra Pound, poi alla Fiera del Libro di Francoforte, a Berlino, Colonia, Monaco e in altre città tedesche. Il musicista Brian Eno si interessa del libro.
Nel 2001 conosce Alessandro Scansani, direttore della casa editrice Diabasis, della quale diviene autore e socio.
Nell’ottobre 2002 è in Argentina e Uruguay per promuovere “Il digiuno imposto” tradotto in quei paesi dal poeta Pablo Anadon.
Nel 2004 crea un cenacolo letterario coi giovani poeti Andrea Ponso, Francesco Camerini, Rino Cavasino, Sebastiano Gatto, Luca Ariano, Davide Brullo e altri. Quei lavori confluiranno nell’antologia/manifesto “Oltre il tempo” (Ed. Diabasis).
Nel 2005 entra a fare parte del Comitato Scientifico per le Attività Culturali e Letterarie del Monastero di Camaldoli.
Dal 2006 riprende a fare teatro, mettendo in scena alcuni suoi monologhi di nuovo accompagnato dal cantante-vocalista John De Leo.
Nel 2008 fonda la rivista “ALI” (dalle origini al cosmo – dalle origini all’abisso) Edizioni del Bradipo, quadrimestrale d’arte, letteratura e idee. In questa nuova impresa editoriale assieme a lui sono lo scienziato Edoardo Boncinelli, i critici d’arte Marisa Vescovo e Claudia Casali, i critici letterari Paolo Lagazzi, Marco Sangiorgi e Giancarlo Pontiggia, il traduttore Marco Fazzini, il regista Nicola Macolino, il pittore e poeta Salvatore Scafiti. Sempre in quell’anno mette in scena “Il sonno di Macbeth”, con la compagnia “Abraxas”. Prima nazionale al Teatro Savoia di Campobasso.

Lasciato il Comitato Scientifico per le Attività Culturali e Letterarie del Monastero di Camaldoli, nel 2009 traduce l’ “Esodo” biblico per le Edizioni Raffaelli di Rimini. Nel gennaio 2010 riprende a operare per la Scuola di Pensiero tedesca “Liebe und Aktion”.
Nel 2011 tiene, come docente, un corso di pittura e scultura presso l’Espace Polychrome di Liegi, in Belgio.
Nel 2012 traduce la “Genesi” biblica. Con Mimmo Paladino pensa a un libro di prose poetiche e acquarelli, “Tutto il calore del mondo”, che prenderà vita nel 2013 con le Edizioni Skirà. A fine anno torna in Germania per incontrare uno dei suoi maestri, Georg Baselitz, poi, nel 2014, in Gran Bretagna, dove si è trasferita la figlia.
Negli anni seguenti indirizza la sua creatività soprattutto in ambito pittorico, esponendo sue opere in varie occasioni e curando mostre e cataloghi di amici artisti, nonché scrivendo, per loro, testi critici e saggi.
Nel gennaio 2019 esce, per la casa editrice Rizzoli, il libro “Il risolutore”, scritto da Pier Paolo Giannubilo, in cui è raccontata la vita sia artistica che privata di Gian Ruggero Manzoni. La pubblicazione viene accolta con sommo interesse a seguito degli aspetti avventurosi, estremi e, a momenti, tragici in essa narrati.
Alcune delle sue opere letterarie sono state tradotte e pubblicate in Grecia, Spagna, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Argentina, Uruguay, Cile, USA. Ha vinto i premi letterari: Savignano Poesia Inedita (1986), Mont Blanc Narrativa Inedita (cinquina finalista 1993), Todaro-Faranda Narrativa Inedita (1996), Confesercenti-Bancarella Narrativa (2002), Città di Bari-Costiera di Levante Narrativa (2002), Francesco Serantini Narrativa (2004). Nel 2015 è stato tra i finalisti del Premio Viareggio-Repaci per la Narrativa.

Piero Garibaldi, Forte dei Marmi

Nato a Pietrasanta il 26/11/1982 entra in contatto con l’arte a seguito di un diploma commerciale e studi intrapresi nell’ambito giuridico. Tra gli anni novanta e i primi duemila i contesti che coinvolgono il profilo sono le pubbliche relazioni nella musica elettronica e l’attività di Clubs impegnati nella solidarietà. Nell’estate 2012 il ventaglio di esperienze è sollecitato a confluire nell’arte contemporanea grazie ad un paragrafo lavorativo, in qualità di sorvegliante mostre, nel palazzo emblema di Forte dei Marmi “Il Fortino”. Da quel momento Garibaldi si affaccia al panorama della creatività con spirito di entusiasmo ed è così che l’argomento artistico diventa una missione in cui riportare interessi ed attitudini. L’attualità è descritta dalla sempre aperta disponibilità ad accompagnare il pubblico per una visita guidata tra le sale della Casa Museo Ugo Guidi per citare la programmazione di eventi e lo sviluppo di approfondimenti divulgati dai canali di informazione. I ruoli che Garibaldi si è ritagliato firmandosi “progettazione e comunicazione artistica” sono di curatore, per l’organizzazione di progetti espositivi, addetto ai rapporti con la stampa, attivo nell’elaborazione e diramazione di comunicati, e di pubbliche relazioni collaborando con associazioni ed enti per rivolgere riflettori sulle manifestazioni. Sulla pagina fb Piero Garibaldi sono reperibili ed aggiornati contatti, ed iniziative, di una pratica che anche nella recente ideazione Instagram “La Diretta Aggiornata” segue il principio del “fare sistema”.

La rassegna in galleria sarà inaugurata sabato 19 giugno alle ore 18.00 in galleria

Scopri i vincitori, la giuria, i finalisti:

Il Melograno Art Gallery
La Quadrata 2021
Rassegna dei Finalisti
19 giugno – 4 luglio 2021
Vernissage ore 18
Livorno, via Marradi 62/68