Le lastre dipinte ceretane a Vetulonia – Museo Civico Archeologico “Isidoro Falchi”

Le lastre dipinte ceretane a Vetulonia

Si apre una nuova stagione espositiva per il Museo Civico Archeologico “Isidoro Falchi”

È stata inaugurata il 27 marzo scorso al Museo Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia, la mostra 𝑸𝒖𝒂𝒅𝒓𝒊 𝒆𝒕𝒓𝒖𝒔𝒄𝒉𝒊 𝒓𝒂𝒄𝒄𝒐𝒏𝒕𝒂𝒏𝒐. 𝑰𝒍 𝒎𝒊𝒕𝒐 𝒆 𝒊𝒍 𝒓𝒊𝒕𝒐 𝒅𝒂 𝑪𝒂𝒆𝒓𝒆 𝒂 𝑽𝒆𝒕𝒖𝒍𝒐𝒏𝒊𝒂. 𝑼𝒏 𝒏𝒖𝒐𝒗𝒐 𝒔𝒕𝒓𝒂𝒐𝒓𝒅𝒊𝒏𝒂𝒓𝒊𝒐 𝒓𝒆𝒄𝒖𝒑𝒆𝒓𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑮𝒖𝒂𝒓𝒅𝒊𝒂 𝒅𝒊 𝑭𝒊𝒏𝒂𝒏𝒛𝒂”.

Un’operazione ad ampio raggio, che ha visto coinvolte varie istituzioni, a partire dalla collaborazione della Soprintendenza con l Guardia di Finanza. Circa 70 i visitatori che hanno preso parte all’inaugurazione, ma soprattutto tante le autorità: Elena Nappi, sindaco di Castiglione della Pescaia; la direttrice del Museo, Simona Rafanelli, che ha curato la mostra assieme al funzionario archeologo Daniele Federico Maras, venuto a rappresentare la Sabap VT-EM in collaborazione con il collega Leonardo Bochicchio, a sua volta appartenente alla Soprintendenza MET-RM; il Cap. Manuel Carbonara e il Lgt. CS Fabio Calabrese per la 𝗦𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗧𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮 𝗕𝗲𝗻𝗶 𝗗𝗲𝗺𝗮𝗻𝗶𝗮𝗹𝗶 𝗲 𝗱𝗶 𝗜𝗻𝘁𝗲𝗿𝗲𝘀𝘀𝗲 𝗣𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗙𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗥𝗼𝗺𝗮. E poi ancora Antonio Giglio, benemerito ed esperto restauratore delle lastre etrusche dipinte, già storico collaboratore della Soprintendenza.

Da tutti i fronti è stato rilevato l’alto valore scientifico e comunicativo degli interventi, sottolineando l’alto valore qualitativo e culturale delle quattro lastre dipinte di produzione ceretana. Pochi reperti ma rilevanti, un recupero fondamentale quello della Guardia di Finanza che ha salvato le lastre dall’oblio della memoria.

Nonostante l’enorme e irreparabile perdita di informazioni causata dallo strappo dei reperti al loro contesto originario, il recupero delle lastre e il loro studio, dopo una delicata operazione di restauro, ha consentito di ricavare informazioni preziose per la loro tutela e valorizzazione, in funzione della fruizione pubblica. Infatti sottolinea Maras – la conoscenza è fondamentale e indispensabile, ma soprattutto prioritaria: senza di essa non si può procedere alla protezione e conservazione dei beni archeologici e, dunque, neppure a una loro valorizzazione. In questo l’attività di promozione ricopre un ruolo importante, così come l’alleanza con le forze dell’ordine, i musei, gli istituti di ricerca pubblici e privati e, come in questo caso, anche gli Enti Locali, fino al punto di poter trasformare una brillante operazione di contrasto al commercio illecito in un’occasione di crescita culturale per tutti.”

Grazie al coinvolgimento diretto del Comune di Castiglione della Pescaia (GR) – chiosa la Soprintendente Margherita Eichberg – è possibile recuperare per un poco l’antica unità culturale etrusca, divisa dai moderni confini regionali, ma che esprime ancora oggi una forte funzione identitaria e conserva un ruolo primario nella promozione della cultura”.

E torna a sottolineare il valore culturale delle lastre anche la direttrice Rafanelli: “Pochi pezzi d’eccellenza che spiccano per qualità e che hanno aperto una nuova stagione espositiva per il MuVet, avviando un vero e proprio ‘percorso culturale’ che proseguirà in primavera. Infatti, a metà aprile uscirà un volume di studi associato alla mostra, per i tipi dell’ARA Edizioni; a seguire, verrà organizzata una Giornata di Studi, dedicata alle lastre, in cui verranno presentati anche il volume e un podcast divulgativo rivolto a tutti gli interessati.

Con ciò il MuVet si conferma ancora una volta punto di riferimento e fulcro nodale per la promozione della cultura etrusca.

Con orgoglio il primo cittadino di Castiglione della Pescaia ha invitato tutti ad approfittare del tempo restante per venire a visitare una mostra che è un’occasione imperdibile per ammirare questi che sono “capolavori unici nel loro genere che ci raccontano il nostro passato in maniera straordinaria ed avvincente”, davanti ai quali non si può che restare estasiati.Opere così rare che si possono ammirare solo nei grandi musei del mondo e che oggi abbiamo la fortuna, la possibilità e l’onore di avere al MuVet – Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia”.

L’esposizione resterà aperta sino al prossimo 5 maggio, ma le prime visite guidate sono già disponibili nel lungo weekend di Pasqua e Pasquetta, per gruppi di massimo di 20 persone, a cura delle archeologhe del Museo, Francesca Paris e Costanza Quaratesi (per informazioni e prenotazioni: tel. 0564 948058, email: museo.vetulonia@comune.castiglionedellapescaia.gr.it).