Lotus di Peter Coyle – Galleria Vittoria – Roma

Lotus di Peter Coyle

dal 21 al 30 giugno 2023

Inaugurazione mercoledì 21 giugno ore 18

Galleria Vittoria

Via margutta 103 – 00187 – Roma

Galleria Vittoria presenta il 21 giugno alle 18, in occasione della festa della musica, Lotus di Peter Coyle, nella veste inaspettata di artista visivo.

Proprio per celebrare questa importante occasione, l’artista inglese si esibirà in una session acustica, accompagnato dal chitarrista Paolo Antinori.

Le opere, dai colori accesi e vivaci, saranno in mostra per la prima volta a Roma nella cornice di Via Margutta, negli spazi della Galleria Vittoria. Oltre 20 le opere inedite realizzate in digital art dal frontman, cantante e ispirato paroliere dei Lotus Eaters, band iconica della new wave britannica.

L’arte visiva di Peter integra armoniosamente il suo lavoro musicale.” dichiara Mark Paytress, critico musicale e scrittore, che presenta l’artista in mostra. In effetti” dichiara Paytress “è difficile districarsi tra i due, perché le creazioni visive di Coyle, come la sua musica, si nutrono di suoni e sonorità sempre nuove. C’è un contatto forte e rassicurante tra le due forme, una fluidità dove pop e arte danzano e si mescolano per rivelare il vero spirito dell’artista.”

In galleria le opere digitali, stampate in diversi formati, creeranno un percorso cromatico astratto che avvolge e trasporta il visitatore in una trasfigurazione grafica dei brani di Coyle.

La mostra è curata da Tiziano M. Todi che scrive “Dal rosa all’azzurro, dall’arancio al verde, Peter Coyle si avvale del potere comunicativo dei colori e assemblandoli crea un incantesimo visivo che cattura lo spettatore immergendolo in atmosfere uniche da mondi onirici. Peter Coyle esplora dunque quella voglia di ricerca e la costante innovazione che da sempre caratterizza il leitmotiv di un artista capace di spingersi oltre i propri limiti.”

L’esposizione è visitabile presso la Galleria Vittoria di via Margutta 103 fino al 31 giugno.

Lotus

introduzione di Tiziano M. Todi

Forme astratte, linee sinuose e movimento perpetuo, sono questi i codici del linguaggio visivo che troviamo nelle opere di Peter Coyle.

Con un background nel mondo musicale il pensiero creativo di Peter prende forma attraverso il linguaggio della Digital Art indirizzando la sua ricerca artistica su una gamma eclettica di colori e forme. Cattura i toni delle sfumature dell’aurora e li declina in infinite possibilità cromatiche lasciandosi la libertà di sperimentare combinazioni inaspettate che modella con sapienza ed eleganza fornendoci uno sguardo intimo e inaspettato nella sua creatività.

Dal rosa all’azzurro, dall’arancio al verde, Peter Coyle si avvale del potere comunicativo dei colori e assemblandoli crea un incantesimo visivo che cattura lo spettatore immergendolo in atmosfere uniche da mondi onirici.

Peter Coyle esplora dunque quella voglia di ricerca e la costante innovazione che da sempre caratterizza il leitmotiv di un artista capace di spingersi oltre i propri limiti.

TESTO MARK PAYTRESS

Tra i numerosi progetti musicali che hanno cavalcato le scene new wave e post-punk degli inesauribili anni Ottanta, uno in particolare, The Lotus Eaters di Liverpool, sopravvive al tempo come pochi altri.

The First Picture Of You, un singolo entrato nelle classifiche di tutta Europa da un album, No Sense Of Sin, che rivelava una profondità ancora maggiore del lavoro della band, con le sue dodici canzoni squisitamente realizzate, allo stesso tempo seducenti, eleganti, sempre artistiche.

Da allora, Peter Coyle, frontman, cantante e ispirato paroliere del gruppo, ha intrapreso una carriera da solista piuttosto diversa da quella di una rock star convenzionale. Si è lasciato crescere, sia creativamente che personalmente, fino al punto in cui si trova oggi, nella sua piena maturità, dove musica, cuore e arte, manifestandosi come parole e immagini, viaggiano in perfetto equilibrio.

L’arte visiva di Peter integra armoniosamente il suo lavoro musicale. In effetti, è difficile districarsi tra i due, perché le creazioni visive di Coyle, come la sua musica, si nutrono di suoni e sonorità sempre nuove. C’è sempre un contatto forte e rassicurante tra le due forme, una fluidità dove pop e arte danzano e si mescolano per rivelare il vero spirito dell’artista.

Dopo aver intrapreso questo percorso evolutivo, spinto dall’impulso di esplorare sempre nuovi modi di esprimere la sua creatività, Peter Coyle rimane comunque attento alle sue radici, aprendosi sia all’innovazione che al cuore del suo ancora considerevole pubblico.

In tal modo, Coyle riesce a trascendere i cliché e l’autocompiacimento. Dopo un lungo periodo di riflessione, si è rimesso in gioco con una freschezza rara e una sicurezza mai ostentata. Ciò gli dà la libertà di citare se stesso, mentre, allo stesso tempo, esplora lo spettro in continua evoluzione dell’espressione creativa del momento.

I quadri di Peter Coyle, proprio come le sue canzoni, si lanciano nel futuro prendendo la rincorsa dal passato e riuscire a coglierli nel presente di questa mostra unica nel suo genere, rappresenta un grande privilegio.