Luisella Rolle e Guglielmo Meltzeid – Emotions – Venezia

Emotions  di Luisella Rolle e Guglielmo Meltzeid
a Venezia durante Biennale d’Arte 2022

Si inaugura mercoledì 2 giugno 2022 alle ore 18 la grande rassegna artistica EMOTIONS in occasione della 59° esposizione Internazionale  d’ Arte della Biennale di Venezia 2022 a Santa Croce 1979 A, Campo San Stae.

La mostra dal 2 al 30 giugno con orari di apertura da martedi a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Artisti  in mostra  Luisella Rolle  e Guglielmo  Meltzeid.

Lo spazio Priuli Bon  intende essere un punto di riferimento per la promozione e la diffusione dell’Arte Contemporanea sia di artisti italiani che di artisti stranieri.

L’ originalità di questa mostra sta nell’essere una “personale” a due voci. Due artisti la cui diversa espressività è coniugata da un delicato ed intenso mondo interiore. Luisella Rolle e Guglielmo Meltzeid  trasmettono emozioni, istanti che rimangono come segni del presente e che parlano all’osservatore come sussurri di tenui ritratti e paesaggi urbani, apologie dell’umano sentire che ognuno interpreta in dote della propria cultura e della  interiore bellezza.

Luisella Rolle, artista torinese che con le sue opere esplora vie sperimentali attraverso l’utilizzo eclettico dei materiali quali la pittura, il mosaico, i metalli e la fibra, che impiega in modo mirato e sapiente nelle sue narrazioni poetiche e contemporanee. L’artista è profondamente ricettiva nei confronti della società e delle novità artistiche, il suo operato è ricco di esperienze didattiche, proficue collaborazioni e la sua poetica segue un’evolversi di stile che fa sempre riferimento all’approccio antropologico.

È uno sguardo” intimo” quello che accompagna le tele esposte in questa mostra, uno sguardo che abbraccia luoghi, spazi urbani, ma anche momenti di vita: un incontro, un abbraccio, una tenera carezza. “Visioni” quindi, di spazi sia esteriori che introspettivi, perché tutto ciò che vediamo e viviamo, è filtrato attraverso il “profondo” che è in noi.

Guglielmo Meltzeid, un pittore che non dipinge ma ispira illuminazioni d’arte.

Le tele di Meltzeid sono pure visioni, leggiadre immagini bidimensionali proiettate nel ricordo di una passata occasione o nella commozione di un tenero rievocar le passate cose. In realtà vivono in uno  sguardo innocente o malioso le sublimi fanciulle in fiore di proustiana memoria. Sembra di poterne accarezzare i capelli d’oro, di perdersi nell’azzurro dei loro sguardi e di aspirarne il profumo. Il miracolo di trasformare un paesaggio di matrice impressionista in un’immagine che tale non è più, ma che non è ancora  espressionista e tantomeno astratta per collocarsi in un’ubiquità indefinita, carica di ricordi e di suggestioni misteriose è un’altra delle risorse di Guglielmo Meltzeid, che si consegna alla storia della pittura italiana del Novecento anche con straordinarie prove nelle quali, in chiave iperrealista, recupera la terza dimensione ricorrendo ad una scrittura tecnico-stilistica la cui intensità la riscatta dalla mera e fredda esibizione.

Loreta Larkina