ORI-ONE

Maddalena Sirtori -Fructidor 2017 – Livorno -02/09 – 14/09

Maddalena Sirtori partecipa con tre opere alla rassegna d’arte contemporanea “Fructidor”, quinta edizione, curata da Il Melograno Art Gallery.

La mostra sarà inaugurata sabato 2 settembre a Livorno

TRIANGOLO PER TRE

TRIANGOLO PER TRE

Maddalena Sirtori è nata a Merate nel1992. Si è diplomata al Liceo Artistico e in seguito presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, con una tesi dal titolo: Astratto-concretismo nelle ricerche contemporanee. Nel 2017 ha conseguito il Diploma di II Livello in Arti Visive indirizzo Pittura, ancora presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, votazione 110/110 e lode, con una tesi dal titolo: Matematica e arte, dall’apparenza all’essenza. Poesia dei numeri fra Terra e Cielo. Relatori: Ignazio Gadaleta, Angelo Antonio Falmi.

La ricerca artistica è sviluppata attraverso un linguaggio geometrico, non inteso come astratto ma come concreto, vicino alla realtà. Il pensiero che conduce alla scelta di adoperare queste forme geometriche muove dalla convinzione che tutto ciò che circonda l’uomo, dalla contingenza alle azioni della vita, è caratterizzato dalla matematica e da forme geometriche, spesso o sempre invisibili ma assolutamente indispensabili, invisibili in quanto essenza delle cose, e struttura portante di qual si voglia forma concreta. Prende così avvio la prima serie di lavori, nel 2013, ossia durante il secondo anno di Pittura all’Accademia di Brera, lavori che partono dal campo rettangolare apparentemente vuoto, ma dotato di una struttura portante essenziale, proprio come la nostra vita; una vita regolata da rapporti matematici e forme geometriche che ne sono la sostanza invisibile. L’operazione consiste nello scomporre il campo in strutture modulari, dove a prevalere è la forma del triangolo; i colori impiegati sono i primari che, accostati fra loro in sfumature, creano i secondari, brillando dinnanzi a noi in contrasti di complementari.

In seguito, dal 2015, inizia un nuovo ciclo di opere, sempre fondandosi sulla convinzione sopra indicata, si è cercato di riflettere sull’universo. Riflettere sull’universo significa semplicemente pensare che la matematica e geometria del nostro mondo appartengano anche al più alto universo. E’ stato sufficiente un semplice gesto, ovvero alzare gli occhi al cielo, come da sempre ha fatto l’uomo. Ecco che i rapporti matematici e geometrici, invisibili più che mai in questo universo, diventano ora visibili osservando le stelle e le stelle, ossia dei punti che da millenni l’uomo ha cercato di unire, trovandovi figure antropomorfe e zoomorfe e costruendo svariate storie che compongono le pagine della mitologia. E’ proprio per questo che si inizia ora a lavorare sulle geometrie del cielo, partendo dai punti (stelle) e dalle linee che li uniscono (costellazioni). In buona parte dei lavori si fa riferimento alle costellazioni canoniche, in omaggio ai nostri antenati che prima di noi vi hanno scorto delle figure, rilevando dai testi di astronomia le scale di riduzione e quindi le misure su cui lavorare. Nei casi in cui si studiano e osservano le costellazioni, si cerca di lavorare anche sul periodo in cui sono visibili dalla nostra posizione, collegando anche la storia legata alla figura mitologica a determinati eventi della vita. Le forme ottenute nelle opere sono il risultato di scomposizioni, linee che proseguono oltre le forme delle costellazioni e nuove forme individuate, quasi una sorta di gioco in cui libertà creativa abbraccia la regola matematica. Vi sono lavori che invece non prendono in considerazione la costellazione canonica ma nascono dalla libera unione di stelle osservando direttamente il cielo. In questo ciclo non abbiamo solamente opere singole ma anche organizzate in gruppi, ogni pezzo secondo collocazioni precise.

ORI-ONE

SOPRA-ORI-ONE

ORI-ONE

ORI-ONE

In seguito a questi cicli pittorici sopra elencati, segue una serie di lavori tridimensionali. La scelta di lavorare sulla terza dimensione intende ribadire la valenza concreta dei risultati, in linea con il pensiero legato alle opere.

Il lavoro che inaugura questa serie è ancora legato al tema di una costellazione, Orione, largamente considerata nelle opere pittoriche. Questo ulteriore sviluppo si presenta come opera tridimensionale ma applicata alla parete.

I successivi lavori sono dipinti in superficie con forme geometriche ottenute ragionando sulla struttura portante del campo e dai relativi moduli, i colori sono sempre i tre primari. Ogni opera possiede caratteristiche differenti, una sorta di valore aggiunto, sia esso il movimento e la partecipazione dello spettatore o il semplice ragionamento attorno a determinate forme geometriche. Le sculture sono sempre composte da più parti legate tra loro, a volte da elementi come il filo.

Dal 2016 seguono opere pittoriche talvolta con aggiunta di elementi tridimensionali, installazioni per interni e installazioni ambientali spaziando dal tema delle costellazioni, affrontando tematiche sociali attuali e altro ancora. Insomma, dopo la serie delle sculture, non segue un ciclo preciso che affronta una nuova tematica ma si lavora liberamente con i concetti già elaborati nelle precedenti serie.