Maria Irene Vairo – Carnevale 2025 – Melograno Art Gallery – Livorno

Maria Irene Vairo

Carnevale 2025

Rassegna d’Arte Contemporanea a Livorno

Melograno Art Gallery

27 febbraio – 4 marzo 2025

vernissage sabato 1 marzo ore 18

“Mascherine innamorate”

Un gioco nel gioco, un enigma visivo che si svela con leggerezza e poesia. “Mascherine innamorate” di Maria Irene Vairo gioca con l’ambiguità della forma: è una foglia che si maschera? Una maschera che si trasforma in foglia? Oppure un insetto che si mimetizza tra la vegetazione? L’opera lascia aperte tutte queste possibilità, stimolando l’osservatore a un continuo rimbalzo tra realtà e illusione.

Al centro della tela, una linea verde slanciata divide lo spazio in due metà speculari: il rosso e il giallo si fronteggiano, in un dialogo silenzioso e intrigante. La creatura che vi si posa appare duplice, come se fosse due foglie distinte o, al contrario, un’unica forma che si sdoppia nel gioco della percezione.

I colori, vivaci ma delicati, trasmettono un’energia contenuta, quasi timida ma decisa. Il tratto essenziale e spontaneo richiama un’estetica fresca e naif, capace di evocare con semplicità un piccolo mondo di metamorfosi e mistero, dove nulla è mai esattamente ciò che sembra.

Maria Irene Vairo

La pittura di Maria Irene Vairo nasce dall’incontro tra istinto e attesa, un equilibrio tra gesto spontaneo e riflessione sul tempo. Il suo processo creativo è fluido e imprevedibile: a volte segue il filo di un’intuizione immediata, altre volte si nutre di materiali raccolti nel quotidiano, che l’artista lascia “maturare” fino a quando non trovano il loro posto sulla tela. Questi frammenti, lavorati a mano o lasciati nella loro forma originaria, si intrecciano con la pittura in un dialogo sospeso tra realtà e sogno.

Le sue opere prendono vita in modi diversi: alcune nascono da schizzi preliminari, altre emergono direttamente sulla tela, frutto di un flusso creativo che si lascia guidare dall’ispirazione del momento. Il colore, spesso sfumato e privo di contorni netti, riflette la complessità della percezione, fatta di infinite sfumature. Nulla è rigidamente definito, eppure ogni composizione appare come un piccolo universo compiuto, dove il visibile e l’invisibile si incontrano.

Il suo linguaggio artistico è aperto, privo di schemi fissi, capace di trasformare la tela in una finestra su mondi in attesa di essere scoperti.

Maria Teresa Majoli, febbraio 2025

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Livorno, via Marradi 62/68

Orario:
10/12.30 e 16/20. Domenica e festivi 10/12.30 e 17/20.
Chiusi la mattina del lunedì.