MAURO ANDREANI e PAOLO BOTTARI – ARTISTI PARALLELI – (l’infinito e la storia)

FESTIVAL DELLE ARTI CONTEMPORANEE 2020

COVID 19 DADA EXPERIENCE

a cura di Factory Athena – La Limonaia di Villa Strozzi – Via Pisana 77, Firenze

Venerdì 21 agosto 2020, ad ore 21

MAURO ANDREANI e PAOLO BOTTARI – ARTISTI PARALLELI

COVID 19

(l’infinito e la storia)

Il video che fa da sfondo alle azioni – il quale inizia e termina con un’immagine dinamica che allude all’infinito scorrere del tempo cosmico – offre una martellante sequenza di immagini strettamente legate all’inattesa, non conclusa esperienza che tutti noi abbiamo vissuto e viviamo a causa della pandemia causata dal virus Covid 19. Alle sconcertanti immagini rovesciate nelle nostre case dai media si alternano, nel video, fantasiose ricostruzioni della probabile struttura del virus, realizzate da ricercatori e grafici evidentemente interessati a forme e cromie non prive di fascino estetico: come in ogni umana vicenda la tragedia e la commedia reclamano i loro diritti e tuttavia altre immagini, di luoghi desolatamente vuoti e dunque disumanizzati, attestano inequivocabilmente la particolarità del tratto di storia che siamo stati chiamati a vivere.

Nello spazio-tempo che intercorre tra il video e il pubblico Mauro Andreani e Paolo Bottari compiono proprie azioni visivo-comportamentali vertenti su tematiche che indagano sulla condizione umana nel suo rapporto col visibile e con l’invisibile, con ciò che è intelligibile e ciò che non lo è, con le sollecitazioni che all’uomo pervengono dalla storia e con le domande eterne che l’essere umano si pone per sua stessa natura. La materia di base delle due parallele prestazioni performative è la carta, quale possibile deposito-veicolo di segni, parole, vuoti, stimoli, rinunzie, idee. Dalla carta pervengono ad Andreani parole che egli valuta e con le quali agisce; nella carta Bottari rileva l’assenza di risposte alle domande che si pone e di esiti certi dalle ricerche che esperisce.

MAURO ANDREANI nasce a Livorno nel 1947. L’attività creativa ha inizio alla fine degli anni sessanta con la pittura, poi si sviluppa con esperienze installative, multimediali e performative consumate secondo linee di ricerca che da sempre sono materiale di riflessione e d’indagine sulle problematiche relative al rapporto tra le cose della vita e quelle dell’arte, mezzo di cui l’uomo può disporre per cercare indizi sul senso stesso dell’esistenza.

Dalla fine degli anni ottanta il suo lavoro è proseguito esclusivamente con esperienze comportamentali vissute direttamente col corpo – spesso con l’ausilio del video – impegnato in azioni di confronto/scontro con situazioni sempre alludenti alle contraddizioni che sono oggetto della sua ricerca, dunque all’intelligenza ed alla rinuncia ad esercitarla, al desiderio di percorrere liberi itinerari che si rivelano poi fatalmente circolari e perciò chiusi in sé stessi oppure destinati a trovare inattesa e ineludibile conclusione in prossimità di un invalicabile confine.

PAOLO BOTTARI nasce a Livorno nel 1948. Dopo esperienze pittoriche (1968-1974) orienta il suo lavoro verso ricerche oggettuali (1975-1995) che si dipanano per lunghi cicli di sperimentazione, i quali hanno ad oggetto tematiche esistenziali e coesistenziali. Nel corso di tali ricerche ha inizio l’attività performativa, che tuttora prosegue intersecandosi con esperienze installative e multimediali.

Insieme con Mauro Andreani progetta e realizza (2011-2018) una serie di operazioni visivo-comportamentali (TespiL’infinito e la storiaStelle del Varietà) finalizzate, tra l’altro, al recupero di un rapporto concreto e fecondo tra la ricerca artistica ed un pubblico non più limitato agli addetti ai lavori, bensì potenzialmente esteso all’intera società. Di tali operazioni e delle motivazioni che le animano è dato conto nel libro Trilogia Popolare, edito nel 2014 dalla Libera Accademia degli Inutili.