VIVAVUCI – viaraffineria – Catania

VIVAVUCI
30 Luglio – 11 Agosto 2021
viaraffineria, Catania

A cura di Gaia Bobò e Daniela Maria Geraci

VIVAVUCI è un progetto espositivo che riflette sui processi di trasmissione vocale come veicoli di identità immateriali, estensione di un istinto antropologico volto alla sopravvivenza di pratiche e credenze condivise. La mostra pone in dialogo le opere di José Angelino, Daniela Maria Geraci & Elena Lo Presti, Silvia Giambrone, Lily Lavorato, Pietro Librizzi e Timo Performativo attraverso un percorso sviluppato negli spazi dell’ex deposito industriale viaraffineria. Gli artisti mettono a sistema, attraverso una pluralità di linguaggi, i diversi possibili sguardi sui processi di trasmissione, indagando gli stessi come sistemi di flussi energetici, tradizioni in movimento, terreni dislocati e trasformi.
La mostra si inaugura in data 30 luglio alle ore 18.00 e sarà visitabile su prenotazione fino all’11 agosto. Nella giornata inaugurale, alle ore 19.30, si terrà la performance IN BALLO REHEARSAL di Timo Performativo. Il 31 luglio alle ore 19.00 avrà luogo l’evento di poesia performativa Poetry Slam: duello di poesia performativa, in collaborazione con WOW Incendi Spontanei.
A cura di Gaia Bobò e Daniela Maria Geraci, l’esposizione riserva una particolare attenzione alla complessa geografia del Sud Italia, intesa come spazio fluido, costellazione di mitologie e immaginari, la cui tradizione orale non è mai stata propriamente sistematizzata in parte a causa delle storie di migrazione che l’hanno caratterizzata nei secoli.

Il titolo, VIVAVUCI, ingloba il termine “voce” nella lingua siciliana – riconosciuta dall’UNESCO come una lingua “vulnerabile” a rischio di estinzione – facendo altresì riferimento al più comune “vivavoce”, o comunicazione ad alta voce. L’intento è quello di celebrare lo strumento vocale – viva (la) voce – il più antico sistema di trasmissione di conoscenza, vibrazione che nasce dalle profondità del corpo, elemento fondamentale per la comunicazione di storie pubbliche e private.
La voce è strumento comunicatore, narratore, attivista, mediatore e meditatore. La sua mancanza è un silenzio attivo, che sottende la volontà di ascolto. Può offrirsi da sola, o accompagnarsi con altre diventando un coro, per protestare, vociare, persuadere, irretire, affogare, assordare, adorare, ridere, celebrare.

Artisti in mostra
José Angelino
Daniela Maria Geraci & Elena Lo Presti
Silvia Giambrone
Lily Lavorato
Pietro Librizzi
Timo Performativo

Programma
30 luglio
Ore 18.00 Inaugurazione VIVAVUCI
Ore 19.30 IN BALLO REHEARSAL performance di Timo Performativo
31 luglio
Ore 19.00 Poetry Slam: duello di poesia performativa

La mostra VIVAVUCI ospita le performance del collettivo WOW – Incendi Spontanei.

Il Poetry Slam è un format interattivo di competizione tra performer che si cimentano in poesia orale, monologhi poetici, rap, improvvisazione ecc. Uniche regole: tre minuti a testa, testi propri, solo corpo e voce. Sarà il pubblico a decretare il migliore.
L’ingresso agli eventi è libero e gratuito.

viaraffineria è un progetto indipendente per la promozione di arte e ricerca contemporanee, opera nel contesto catanese dal 2019 ed è gestito da Giulia Caruso e Maria Vittoria Di Sabatino. Situato nel cuore della vecchia area industriale della città, viaraffineria è un ex magazzino di ricambi per auto limitrofo al complesso delle Ciminiere, dove fino agli anni ‘70 veniva raffinato lo zolfo. Oggi il complesso ospita il museo permanente sullo sbarco in Sicilia del 1943, locali fieristici, spazi per concerti, rappresentazioni teatrali e cinematografiche e un centro culturale. Nella zona sono nate decine di attività, dai meccanici ai ristoranti, dagli spazi di co- working ad un piccolo teatro e la Galleria Massimo Ligreggi.

Mail: info@viaraffineria.it
Instagram: @viaraffineria
Giulia +39 340 6225188
Vittoria +39 348 3282164
Via Raffineria 44, Catania

Sponsor tecnico:

Eurotrasporti Srl -Santa Venerina, CT

Main Sponsor:

AZ GROUP

Poetry Slam in collaborazione con

WOW incendi spontanei

Biografie degli artisti in mostra

JOSÈ ANGELINO
José Angelino (Ragusa 1977), vive e lavora a Roma. Nel 2013 ottiene il Premio per le Arti Visive della Fondazione Toti Scialoja. Nel 2014, ha partecipato alla grande rassegna internazionale European Glass Experience, promossa dal Consorzio Promovetro di Murano come progetto itinerante nei maggiori musei del vetro. Nel 2016 gli viene riconosciuto il premio “Arte Fiera 40”, in occasione dei 40 anni della fiera di Bologna” e nel 2017 il premio “Artribune”nell’ambito del festival NEXST di Torino.

DANIELA MARIA GERACI
Daniela Maria Geraci lavora sulla relazione e l’antagonismo tra tradizione e migrazione. Tramite la sua esperienza di seconda generazione di immigrati siciliani che si sono stabiliti a Londra, la sua ricerca tocca i temi della diaspora, trasferimento, relazioni familiare e la (im)possibilità di archiviare il sapere generazionale. Pensa ai corpi sfollati come degli spettatori e strumenti di questi processi, oltre le parole, fortemente dipendente da oggetti a cui attribuire un significato per sopravvivere/adattarsi.

ELENA LO PRESTI
Elena Lo Presti è un’artista multidisciplinare originaria di Roma e di base a Londra. Lavora prevalentemente con la ceramica e la scrittura, è interessata nel creare forme alternative di narrazione visuale dove il personale e il domestico diventano il principale veicolo di condivisione. Questo spesso include l’uso di attività tradizionali come il lavoro a maglia e l’uncinetto, la cucina e la condivisione del cibo, che per l’artista sono modi di creare nuove comunità e connessioni con le persone, specialmente in questo momento di difficoltà. Elena è interessata alla nebulosità che avvolge i ricordi e nel modo in cui questi influenzano la realtà, trasformandola e mutandola.

SILVIA GIAMBRONE
Attraverso l’utilizzo di diversi linguaggi – performance, installazione, scultura, suono, video – il lavoro di Silvia esplora le politiche e le pratiche del corpo con una particolare attenzione alle forme più sotterranee di assoggettamento. La sua ricerca indaga la dimensione politica dell’intimità poiché essa è il terreno in cui si radicano le forze più misteriose di ognuno. Osservando con sospetto il rapporto tra le relazioni e gli oggetti, che si offrono sempre più come simulacri degli aspetti più reconditi delle dinamiche relazionali, il suo lavoro opera una ricognizione sul domestico e sulle sue tensioni più profonde. Ritiene infatti che la violenza sia un linguaggio e che proprio l’ambiente domestico sia il luogo in cui primariamente si venga addomesticati alla possibilità della violenza stessa.

LILY LAVORATO
Lily Lavorato (1995) è un’artista di base a Leed. Lavora in maniera fluida tra il segno, la scultura e l’arte sociale. Costruisce paesaggi immaginari attraverso frammenti e processi incerti e delicati. Avvicinandosi al suo lavoro con morbidezza e calore, i materiali sono curati nella sua pratica che considera ciò che si perde/trova nei processi di guarigione.

PIETRO LIBRIZZI
Pietro Librizzi (nato nel 1993 a Palermo) si è laureato al Goldsmiths’ College di Londra nel 2016 con una triennale in Belle Arti, lavora prevalentemente in pittura e vive tra Roma e Petralia Soprana (Palermo) dove gestisce uno spazio-progetto di nome ‘casapiena microcentro’. Nel 2020 è stato borsista del programma studio CASTRO Projects a Roma.

TIMO PERFORMATIVO
Nato a Palermo nel fervore dell’estate di Manifesta12 del 2018, si forma nelle strade e negli studi degli artisti palermitani a cui guarda: Manfredi Beninati e il Laboratorio Saccardi. Il suo studio è fin da subito un luogo digitale non fisico: whatsapp, dove rafforza il suo strumento principale, la pittura nomade, en plein air. La ricerca continua fuori dallo schermo, dentro la festa, nella comunità, nell’atto performativo di togliersi un indumento diventa una pratica costante. La performance: I’ll make you a t-shirt if get naked fa leva sulla provocazione ma si basa su una ricerca che verte sulla sessualità, sul corpo e sulla sua esposizione, ancora un tabù nonostante la commercializzazione continua da parte della pubblicità. Da qui poi il progetto sulla pubblicità, il suo linguaggio e la sua forma