TRATTAMENTO CONTRO LA COCCINIGLIA PER I PINI DI CERVETERI

TRATTAMENTO CONTRO LA COCCINIGLIA PER I PINI DI CERVETERI

Iniziato il trattamento contro la cocciniglia tartaruga sui pini domestici (Pinus pinea) della necropoli della Banditaccia di Cerveteri. Era l’autunno del 2023 quando è stata individuata l’aggressione sugli esemplari di pino da parte di questo parassita alloctono. I primi casi di infestazione da cocciniglia tartaruga del pino Toumeyella parvicornis) sono stati registrati a Napoli nel 2015; successivamente essa ha colpito Campania e Lazio in particolare, soprattutto Roma.

L’invasione a Cerveteri è più recente visti le conseguenze e i danni limitati riportati dagli alberi. Si tratta tuttavia pur sempre di un rischio anche per la sicurezza e per l’incolumità pubblica, poiché il parassita indebolisce i pini sino a farli morire nel giro di pochi anni.

Si è proceduto con un intervento fitoiatrico tramite endoterapia a bassa pressione, ricorrendo all’abamectina, piuttosto che per aspersione, che avrebbe creato più problemi.

Con l’endoterapia, spiega Carlo Mascioli – dottore forestale –, si iniettano dosi di insetticida nel sistema xilematico del tronco degli alberi, così che, da lì, grazie al flusso linfatico arrivino sino alla chioma. Così facendo si evita sia di inquinare l’ambiente con sostanze chimiche che di intossicare e contaminare persone e animali, con un notevole risparmio economico per le minori quantità di prodotto utilizzate.

Però è importante intervenire prontamente, ricorda Mascioli, stroncando sul nascere l’infestazione, per evitare che i pini si indeboliscano e diventino più suscettibili al parassita, e i trattamenti meno efficaci.

Ora occorrerà monitorare l’evoluzione della situazione per capire quando e se si dovrà procedere con un altro intervento similare.